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Sicurezza degli impianti tecnologici e di servizio: come cambia il Capitolo S.10 del Codice?

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L’analisi delle modifiche introdotte nei Capitoli S9 ed S10 del Codice di Prevenzione Incendi a seguito dell’emanazione del D.M. 18/10/2019 – QUI IL NOSTRO APPROFONDIMENTO ed in particolare nella sezione dedicata all’operatività antincendio, pone l’attenzione su un aspetto particolare della progettazione della sicurezza in caso d’incendio cioè quella legata alla sicurezza degli operatori. Sicurezza questa che in una progettazione per prestazione assume un’importanza rilevante in quanto solo la complessiva garanzia dell’esatta risposta delle prestazioni, definite nel contesto della strategia antincendio che sta alla base del progetto, unitamente alla disponibilità di una predefinita operatività può essere garanzia della coerenza fra i rischi valutati e le misure definite.

Il capitolo S.10 Sicurezza degli impianti tecnologici e di servizio: le modifiche al Codice Antincendio

Il Capitolo S.10 del Codice presenta poche modifiche rispetto alla versione 2015, del resto era già ben chiara ed esplicita l’importanza che la corretta realizzazione, manutenzione ed esercizio degli impianti e dei sistemi tecnologici ha sulla sicurezza complessiva del bene e dei suoi occupanti.
Al paragrafo S.10.6.1 si ritrova una lieve modifica relativa ad una ridefinizione che riguarda gli impianti elettrici, non si riportava più la distinzione fra quadro elettrico generale e i quadri secondari ma le misure sono generiche per tutti i quadri e prevedono che solamente nei casi di quadri installati in ambienti aperti al pubblico questi siano almeno protetti da una porta frontale con chiusura a chiave.

L’inserimento del paragrafo S.10.6.3

Unica rilevante novità della nuova versione del Codice è l’inserimento del paragrafo S.10.6.3 sulle “Infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici”.
In loro presenza infatti devono essere utilizzati materiali, adottate soluzioni progettuali ed accorgimenti tecnici che limitino la probabilità di innesco dell’incendio e la successiva propagazione dello stesso anche all’interno dell’opera da costruzione ed altre opere limitrofe. La loro installazione dovrà garantire la sicurezza degli operatori addetti alle operazioni di manutenzione nonché la sicurezza dei soccorritori.
Riferimento utile è la circolare DCPST n 2 del 5 novembre 2018 (in allegato). Il paragrafo S.10.6.10, relativo agli “impianti centralizzati di climatizzazione e condizionamento” è integrato nella nuova versione del Codice con il riferimento agli effetti dei gas refrigeranti all’interno di ambiti dell’attività ove gli occupanti possono essere esposti ai loro effetti, in tale circostanza dovrebbero essere usati gas classificati A1 o A2L secondo la norma ISO 817.

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SPECIALE EVOLUZIONE DEL CODICE DI PREVENZIONE INCENDI -Parte 7a
Il continuo sviluppo ed evoluzione del Codice di Prevenzione Incendi: analisi della versione emanata con il D.M. 18/10/2019
Giuseppe G. Amaro, Elena Vultaggio
Rivista Antincendio n.8/2020 – LEGGI IL SOMMARIO

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Redazione InSic

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