Le soluzioni di Tecnofire con gli avvisatori ottico-acustici hanno caratteristiche ideali per una corretta progettazione delle segnalazioni nel pieno rispetto del complesso panorama normativo
Come progettare un sistema di rivelazione automatica
Progettare un sistema di rivelazione automatica di incendio (IRAI), richiede un corretto dimensionamento delle segnalazioni ottico-acustiche.
Tuttavia, il panorama normativo che ne regolamenta la corretta distribuzione, è molto ampio e articolato e ciò rende complicato il lavoro del progettista.
Come è noto, la norma UNI 9795:2013 “Sistemi fissi automatici di rivelazione e di segnalazione allarme d’incendio” (oggi in fase di revisione dalla commissione tecnica CT34, gruppo di lavoro GL4 in UNI), nel paragrafo 5.5.3, descrive macroscopicamente i metodi. Emerge che molti professionisti non conoscano l’esistenza del Rapporto Tecnico UNI TR 11607 (pubblicato a Novembre del 2015), che specifica i requisiti relativi alla progettazione, all’installazione, alla messa in servizio, alla verifica funzionale, all’esercizio e alla manutenzione degli avvisatori acustici e/o luminosi secondo la EN 54-23 ed EN 54-3.
Nell’ambito delle segnalazioni acustiche, il quadro normativo include la norma UNI 11744 (pubblicata ad Aprile del 2019), che identifica le caratteristiche del segnale acustico di pre-allarme e allarme incendio. In tale ambito, rientrano anche i sistemi di allarme vocale per scopi di emergenza, regolamentati dalla norma UNI ISO 7240-19 e dalla UNI CEN/TS 54.32. Infine, il D.M. del 18 Ottobre 2019, meglio conosciuto come “Codice di prevenzione incendio”, fa ulteriori considerazioni in merito.
Metodologia e soluzioni per il progettista
In un quadro normativo così esteso e frammentario, il progettista deve sapersi orientare tra le numerose norme e guide disponibili, a partire dalla conoscenza del Rapporto Tecnico UNI/TR 11607.
Nella progettazione di un sistema di rivelazione automatica di incendio, il progettista deve prima di tutto valutare le caratteristiche ambientali e degli occupanti dell’edificio.
Inoltre, dopo aver eseguito un’analisi del rischio, deve individuare il dispositivo di segnalazione primaria più indicato, scegliendo tra avviso acustico (sirene o sistema di allertamento vocale), avviso ottico (avvisatore VAD-Visual Alarm Device/avvisatore VID-Visual Indication Device) o entrambi.
La segnalazione deve in ogni caso essere di tipo bi-sensoriale e per questo è consigliabile utilizzare almeno la segnalazione ottico-acustica.
In un edificio è importante rilevare le pressioni acustiche all’interno delle aree acusticamente isolate e, qualora ciò non fosse possibile, si consiglia di utilizzare il prospetto 3 contenuto nel rapporto tecnico sopraccitato, che indica i livelli di rumore ambientale di sottofondo tipici degli ambienti più comuni.
Occorre prestare molta attenzione all’utilizzo dell’avvisatore VAD (Visual Alarm Device), raccomandato, ad esempio, nelle seguenti situazioni: nei contesti in cui il rumore di fondo è oltre i 95db, nel caso in cui gli occupanti dell’edificio utilizzino protezioni acustiche, in presenza di audiolesi che possano essere lasciati isolati.
Per l’utilizzo dei VAD è indispensabile scegliere il corretto posizionamento, selezionando il tipo W (montaggio a parete) o tipo C (montaggio a soffitto), e valutare se la luce emessa (cubo o cilindro di luce) è in grado di raggiungere tutti gli occupanti.
In particolare, in prossimità delle uscite di sicurezza, è fondamentale valutare se i flash degli avvisatori VAD possano generare confusione o impedire il corretto riconoscimento delle vie di esodo: in tal caso è raccomandato un posizionamento diverso.
La segnalazione acustica, invece, deve consentire il raggiungimento in tutto l’edificio di 5db in più rispetto al rumore di fondo e comunque deve essere compresa tra i 65db ed i 120db. Per tutti questi motivi diventa indispensabile prendere in esame ogni avvisatore VAD, analizzandone le caratteristiche dichiarate riportate nella scheda tecnica. Per i dispositivi Tecnofire, sui sistemi indirizzati, è consigliabile l’utilizzo del TFPAN-M, pannello ottico-acustico di tipo VAD a doppio tono.
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