Teatro: protezione parti in legno

Vernici intumescenti e vernici ignifughe per legno: consigli per la scelta

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Anche nelle situazioni più complesse, con l’ampia gamma delle soluzioni Amonn è possibile soddisfare sia i requisiti tecnici sia quelli estetici.

Ne ha parlato Claudio Traverso, Direttore Tecnico Amotherm, sulla Rivista Antincendio

Come scegliere la vernice protettiva

Da sempre questo è il tema centrale di ogni discussione quando l’oggetto da trattare è il legno.

Reazione o Resistenza non importa, in entrambi i casi la vernice protettiva dal fuoco deve rimanere trasparente e funzionale.

È in queste poche righe, dunque, che si racchiude tutta la complessità, la difficoltà, ma anche la grande tecnologia dei protettivi per legno.

Rispetto ad altri supporti, come ad esempio l’acciaio, il legno porta con sé una casistica infinita di variabili, motivo per cui è particolarmente importante che produttore e posatore siano figure molto esperte, specialisti del settore.

Per assimilare meglio questo tema, analizziamo un caso pratico nelle diverse fasi.

La protezione antincendio in un teatro: le fasi del processo

Analisi dello stato

L’analisi dello stato

Pensiamo alla ristrutturazione di un edificio pubblico, un teatro, con presenza sia di elementi lignei strutturali (travi e pilastri) che di elementi lignei di arredo (pavimenti e rivestimenti), insomma una situazione complessa dove le informazioni esistenti sullo storico sono molto scarse.

L’analisi, che si deve condurre per redigere un protocollo riportante le varie fasi del processo, deve partire da punti fermi e imprescindibili, quali:

  • Rilievo e verifica sullo stato del supporto esistente.
  • Stesura di un piano di intervento per la pulizia e preparazione delle superfici.
  • Definizione delle modalità di posa e della situazione al contorno.
  • Scelta della soluzione tecnica idonea e compatibile con i punti precedenti.

Verifica dello stato

Analizziamo punto per punto le varie fasi del processo.

a) È fondamentale capire lo stato del supporto in termini di: 

– Presenza di un vecchio strato di vernice con poro chiuso.

– Assenza di vernice, ma è presente un impregnante e/o mordente ed il poro è aperto.

– Sulla superficie presenza di altri prodotti o impurità derivanti dalle attività svolte in precedenza nei locali.

b)  Con i dati raccolti al punto a) si predispone l’intervento di preparazione del supporto, che può variare in base ad alcuni fattori:

– se il legno non è mai stato trattato, ma presenta solo sporcizia accumulata nel corso degli anni, si eseguono una semplice carteggiatura e la pulizia della superficie;

– se si tratta di legno impregnato di cui non si hanno riferimenti, si esegue una carteggiatura profonda con successiva pulitura;

– se si tratta di prodotti a poro chiuso, si procede ad una lamatura con asportazione totale del vecchio strato/i di vernice.

Preparazione al nuovo trattamento

A questo punto il supporto è pronto a ricevere il nuovo trattamento di protezione, che in funzione dell’esito della valutazione del rischio condotta dal professionista antincendio sarà finalizzato a:

Migliorare la classe di REAZIONE al fuoco (es. classe 1 o BS1d0).

Aumentare la classe di RESISTENZA al fuoco (es. R30…).

Le scelte del progettista antincendio

È in questa fase che il progettista, per operare la miglior scelta (prodotto e/o soluzione), deve considerare anche altri aspetti, come ad esempio la destinazione d’uso dei locali, le condizioni ambientali in cui si andrà ad operare, la presenza di persone etc.

Detto questo è fondamentale poter disporre di un ventaglio di soluzioni tra le quali scegliere quella che meglio risponde alle specifiche esigenze del cantiere.

Perché è importante una gamma ampia e diversificata

Ecco che il ruolo del produttore diventa determinante, poiché più è ampia la gamma delle soluzioni, diversificata ma anche specifica, più sarà semplice e sicura la scelta.

Vediamo come:

– Su supporti difficili i prodotti a base solvente presentano una bagnabilità migliore della superficie rispetto ai prodotti in base acquosa.

– I prodotti specifici per impiego a pavimento hanno resistenze all’abrasione e all’usura migliori di quelle che presenta un prodotto idoneo anche per pareti e soffitti.

– I sistemi poliuretanici offrono prestazioni in termini di resistenza alla luce migliori degli altri sistemi.

È chiaro che non basta un solo prodotto per affrontare il complesso mondo del trattamento del legno ed è per queste ragioni che la gamma di AMONN dedicata a questo settore, che prende il nome Amotherm WOOD, offre varie soluzioni sia in base acquosa che a solvente, sia trasparenti che pigmentate.

Se operiamo nel mondo della RESISTENZA al fuoco, AMOTHERM WOOD WSB – trasparente
oppure AMOTHERM WOOD WB – Bianco rispondono entrambi ai requisiti della norma di prova EN 13381-7 e sono classificati secondo la EN 13501-2.

Se operiamo nel mondo della REAZIONE al fuoco, classificazione secondo EN 13501-1 e norme Nazionali, una completa e diversificata gamma di prodotti viene in aiuto al progettista:

AMOTHERM WOOD 540 SB: specifico per paviment
AMOTHERM WOOD 450 SB: per arredi e rivestimenti – trasparente
AMOTHERM WOOD 461 SB: per arredi e rivestimenti – pigmentato
AMOTHERM WOOD 300 SB: specifico per l’industria del mobile – a poro aperto

In conclusione, ecco perché il trattamento del legno ai fini della protezione al fuoco è una roba seria, da specialisti!

Maggiori informazioni su www.amonncolor.com

Responsabile Commerciale Divisione Periodici di EPC Editore

Clio Gargiulo

Responsabile Commerciale Divisione Periodici di EPC Editore