Quaderni agosto

Incendio della Sindone, il ricordo nei “Quaderni pompieristici”

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Sul numero di aprile, la rivista Antincendio, racconta un altro pezzo di storia nella rubrica “Quaderni pompieristici”, ricordando l’incendio della Sindone custodita nella Cappella del Guarini e della sua spettacolare messa in salvo da parte dei Vigili del fuoco.

La Sindone, il simbolo più alto della Cristianità è in pericolo

La notte tra venerdì 11 e sabato 12 aprile 1997 il cielo di Torino si illuminò per un violento incendio.

Il fuoco che divorava il Duomo e metteva a rischio il simbolo più alto della Cristianità, la Sacra Sindone, provocò dolore e ansia nella popolazione.

In breve tempo il fuoco cinse il tamburo della cupola, propagandosi sino all’ala ovest dell’attiguo Palazzo Reale, dove si era da poco conclusa una cena di gala in onore del Segretario delle Nazioni Unite.

Il lavoro dei Vigili del fuoco nell’incendio della Sindone

I Vigili del fuoco, circondarono i due edifici.

Figure silenziose nella notte quasi volavano sui tetti, per le scale, in ogni angolo del Duomo e del Palazzo Reale. Tanta era la pressione psicologica che gravava su di loro e sulle loro azioni sicure e coordinate.

Davanti ai loro increduli e sbigottiti occhi, il fuoco stava divorando un prezioso patrimonio di arte e di cultura.

Ecco perché bisognava fermarlo ad ogni costo.

Il al terribile spettacolo sconvolse il Cardinale Giovanni Saldarini, che restò impietrito invocando ogni possibile sforzo per salvare il lenzuolo che reca l’icona dell’uomo crocifisso

La Sacra Sindone è in salvo

I vigili difesero e protessero a lungo la teca, che conteneva la sacra reliquia.

Ma a causa di possibili crolli, davanti a quell’enorme ragnatela di tubi del ponteggio, aggrovigliati e distrutti dal fuoco, fu necessario demolire la teca in cristallo per portare in salvo l’urna contenente il Lino.

La Sindone venne messa in salvo e i Vigili del fuoco lavorarono per tutta la notte con grande vigore e determinazione per salvare anche la Cappella, il Duomo e il Palazzo Reale.

Ci riuscirono!

Non contenti quegli stessi vigili vollero scongiurare il crollo della Cappella.

Così il loro impegno durò ancora sino al 17 maggio dello stesso anno, quando, grazie alla loro alta professionalità, scongiurarono il gravissimo pericolo del collassamento del bellissimo edificio barocco.

I vigili ne uscirono profondamente segnati nello spirito, seppur fieri di aver sottratto al rogo e ad un possibile crollo il Sacro Lino e il suo meraviglioso contenitore: la Cappella del Guarini.

Per saperne di più visita il sito POMPIERI E LE IMPRONTE NEL TEMPO

Flaminia Ciccotti

Responsabile Rivista Antincendio - Epc Editore