L’ICT, Information and Communication Technology, indica l’uso delle tecnologie hardware e software nella gestione e nel trattamento delle informazioni, specie nelle grandi organizzazioni.
In questo articolo esaminiamo la definizione di ICT, come nasce, come si evolve in ambito aziendale, quali sono gli obiettivi e che cos’è in particolare ICT Governance.
Nell'articolo
Cosa si intende con ICT Information and Communication Technology?
ICT significa Information and Communication Technology.
In Italia TIC significa Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione ed indica la convergenza dell’informatica con le telecomunicazioni. Identifica ogni settore legato allo scambio di informazioni e tutti i metodi e le tecnologie che servono a realizzarlo, compreso l’hardware, il software e i servizi connessi. L’ICT indica l’uso della tecnologia nella gestione e nel trattamento dell’informazione, specie nelle grandi organizzazioni.
In particolare riguarda l’uso di apparecchi digitali e di programmi software che consentono all’utente di:
- creare,
- memorizzare,
- scambiare
- utilizzare informazioni (o dati) nei più disparati formati: dati numerici, testuali, comunicazioni vocali e molto altro.
La tecnologia dell’informazione comprende le reti di telecomunicazioni, l’architettura aperta (client server, Open Archives Initiative), la multimedialità.
ICT Information and Communication Technology: un po’ di storia
L’ICT prende vita dalla rivoluzione nel mondo delle telecomunicazioni sviluppatasi negli ultimi decenni del XX sec.
Prosegue attraverso alcune tappe fondamentali che hanno portato alla realizzazione e gestione, con opportuni criteri di protezione e sicurezza nella trasmissione e recupero dell’informazione, di sistemi informativi computerizzati e delle relative piattaforme e applicazioni.
Anni 60
La trasmissione di informazioni tra calcolatori connessi in rete fra loro, avviata a partire dagli anni 60, costituisce un aspetto di un fenomeno più generale, di grande portata pratica e concettuale: la progressiva convergenza e integrazione di informatica e telecomunicazioni.
Anni 70 e anni 80
A partire dagli anni 70, sempre più le tecnologie proprie dell’informatica vengono mutuate dalle telecomunicazioni; a partire dalla metà degli anni 80, anche grazie alla diffusione dei personal computer, inizia una rivoluzione di portata epocale e più precisamente la rivoluzione digitale applicata al campo audio-visivo.
La successiva diffusione della telefonia cellulare, contemporanea alla progressiva digitalizzazione delle reti telefoniche pubbliche e di tutti i media di comunicazione (voce, video, immagini, documenti) ha portato all’interoperabilità, integrazione e globalizzazione di tutte le reti.
Anni 90
Il notevole sviluppo delle ICT, soprattutto a partire dagli anni 1990, è stato variamente studiato in economia e accostato, per vastità e impatto su sviluppo, produttività e strutture produttive e organizzative, ai mutamenti di paradigma tecnologico associati alle più significative rivoluzioni della storia dell’economia moderna.
General purpose technology
Le ICT presentano, infatti, le caratteristiche delle “tecnologie di uso generale” (general purpose technology). Esse sono un input dal costo decrescente nel tempo, dalle vastissime applicazioni, potenzialmente pervasive, in grado di diminuire sia l’onere degli altri input sia il prezzo dell’output, allo stesso tempo incidendo sulla qualità dei prodotti.
L’ICT Information and Communication Technology in ambito aziendale: quali i vantaggi
Assume particolare importanza nell’ambito aziendale, dove l’insieme delle tecnologie utilizzate per automatizzare i sistemi informativi è considerato una variabile in grado d’influenzare la strategia dell’impresa e di aumentarne la competitività. In particolare:
- migliora il processo decisionale mediante l’uso di supporti informatici evoluti per l’analisi dell’ambiente competitivo,
- realizza i movimenti strategici appropriati grazie al supporto di applicazioni in linea con gli indirizzi aziendali,
- modifica i processi lavorativi e introduce cambiamenti nell’intero settore cui l’azienda appartiene (è il caso per es. dell’editoria, nell’ambito della quale sono nati nuovi prodotti, quali i giornali, le riviste e i libri elettronici),
- permette la costituzione di un patrimonio informativo riutilizzabile come risorsa aziendale.
Tecnologie dell’Informazione: quali gli obiettivi
Il fine ultimo delle tecnologie dell’informazione è comunque la manipolazione dei dati informativi tramite:
- conversione,
- immagazzinamento,
- protezione,
- trasmissione
- recupero sicuro dei dati stessi.
L’Information Technology è anche un ambito di studio che si occupa di:
- archiviazione,
- elaborazione o trasformazione,
- rappresentazione delle informazioni con l’aiuto del computer e delle tecnologie a esso connesse.
Rientrano in quest’ambito lo studio, la progettazione, lo sviluppo, la realizzazione, il supporto e la gestione dei sistemi informativi e di telecomunicazione computerizzati, anche con attenzione alle applicazioni software e ai componenti hardware che le ospitano.
I professionisti dell’ICT Information and Communication Technology
I professionisti delle TIC sono caratterizzati da molteplici capacità di intervento:
- dall’installazione alla progettazione di architetture telematiche,
- dalla gestione di basi di dati alla progettazione di servizi integrati per la convergenza di informatica e telefonia nella telematica per i nuovi metodi di trasmissione dell’informazione.
Che cos’è ICT Governance
L’espressione inglese ICT o IT Governance, ossia governo dell’informatica e delle telecomunicazioni, sta iniziando a diffondersi sia nell’ambito informatico che nell’Alta Direzione degli Enti, ma il suo utilizzo è ancora embrionale o limitato ad alcuni aspetti, prevalentemente tecnici.
Lo stesso termine d’altro canto, che non vede per ora l’uso diffuso della traduzione in italiano con “governo dell’IT o dell’ICT”, è usato spesso in maniera generalistica e con significati diversi.
ICT Governance è derivato dall’analogo Corporate Governance, che include processi, pratiche metodi e strumenti per il governo dell’intero Ente e sta ad indicare il processo per il controllo e la direzione dell’ICT a garanzia del raggiungimento degli obiettivi dell’Ente stesso.
In caso di Azienda, l’obiettivo primario è il business, in caso di Pubblica Amministrazione, l’obiettivo primario è l’efficace ed efficiente svolgimento dei propri compiti istituzionali.
ICT Governance: le aree di intervento
Non esiste ancora una canonica e universalmente accettata definizione di ICT Governance, ma secondo la più qualificata ed accettata letteratura tecnico-manageriale, essa include le seguenti principali aree:
- allineamento strategico dell’ICT con il business e con le attività dell’Azienda/Ente;
- controllo dei costi e del “valore” che l’uso dell’ICT genera o può generare;
- gestione dei rischi legati all’ICT ed ai suoi progetti di sviluppo;
- gestione delle risorse, intese nell’ampia accezione di infrastrutture ICT, programmi software, informazioni-conoscenza, persone e Società fornitrici-partner;
- gestione e misura delle prestazioni, sia strettamente dell’ICT sia, più in generale, del business e delle attività (il così detto BPM, Business Performance Management).
ICT Governance: responsabilità
L’ICT Governance è quindi:
- un processo o un insieme di processi,
- dinamico e continuo (ossia sistematico e ciclico),
- parte integrante del governo dell’Azienda/Ente (Corporate Governance),
- la cui responsabilità è del:
- management esecutivo, in particolare del responsabile dell’intera azienda (in Italia tipicamente l’Amministratore Delegato o Amministratore Unico, nei Paesi anglosassoni il CEO, Chief Executive Officer)
- responsabile dei sistemi informatici, chiamato spesso con l’acronimo inglese CIO, Chief Information Officer.
Tale governo deve essere in grado di:
- far fronte alle diverse prospettive dei differenti interlocutori dell’Ente,
- dai responsabili e dal personale interno fino ai referenti esterni,
- quali ad esempio i clienti e i fornitori,
- sia nel breve che nel medio-lungo termine.
Le principali prospettive sono:
- di tipo economico,
- di mercato,
- di ottimizzazione dei servizi agli interlocutori,
- di miglioramento dei processi e della cultura-competenza del personale interno, oltre che, ovviamente, l’ottenimento di una gestione continuamente migliorativa (il così detto continuous improving) nell’erogazione dei servizi ICT.
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