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Tutela dei minori: l’attività della Polizia Postale

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Il cybersex crime rappresenta una vera e propria sfida per la Polizia Postale che opera un monitoraggio costante della rete per verificare la presenza di siti pedopornografici e intercettare i criminali, svolgendo un ruolo fondamentale di prevenzione alla lotta di questo odioso crimine.

In questo articolo vediamo come opera la Polizia Postale e delle Comunicazioni per arginare e combattere il fenomeno e tutelare i minori.

Articolo tratto dal volume Manuale di diritto di internet edito da EPC Editore

La tutela dei minori e la rete

Nel suo aspetto migliore la rete costituisce una risorsa fantastica per imparare, divertirsi e comunicare ma, nel suo aspetto peggiore, può danneggiare seriamente lo sviluppo emotivo dei bambini e portare a situazioni che li pongono fisicamente in pericolo. Per tali ragioni, vari sono gli strumenti di tutela previsti dal legislatore, non soltanto nazionale, per limitare il rischio di potenziali abusi sui minori e garantire loro un adeguato sviluppo psicofisico.

Attività della Polizia Postale per la tutela dei minori

I cybersex crime, in particolare, in virtù delle loro mutevoli modalità di attuazione, rappresentano una vera e propria sfida per le Forze di Polizia che, in tutto il mondo, hanno sviluppato settori specializzati di prevenzione e contrasto al Cybercrime, che cooperano a livello internazionale. Parallelamente all’introduzione di nuove fattispecie penali si sono sviluppate specifiche strategie investigative, in cui ai “tradizionali” strumenti d’indagine vengono affiancate tecniche operative maggiormente legate alla dimensione informatica.
L’attività di contrasto in Italia è affidata dal legislatore alla Polizia Postale e delle Comunicazioni, branca specializzata della Polizia di Stato. Nata nel 1981, competente in materia di criminalità informatica e tutela delle comunicazioni, ad essa è stata demandata l’applicazione in via esclusiva di strumenti eccezionali quali, le attività investigative sotto copertura online.

Polizia Postale: presenza sul territorio

La Polizia Postale e delle Comunicazioni è presente su tutto il territorio nazionale attraverso 20 compartimenti, con competenza regionale, 81 sezioni con competenza provinciale, coordinati a livello centrale dal Servizio Polizia delle Comunicazioni, con sede in Roma.
Sono circa duemila gli operatori che mettono a disposizione dei cittadini le loro qualifiche professionali, le approfondite conoscenze informatiche e le loro esperienze di polizia giudiziaria. Inoltre, il servizio funge da punto di contatto dell’Italia con gli uffici di polizia dei Paesi aderenti al G8 e che si occupano di crimini informatici.

Tutela dei minori: Polizia Postale e Investigazioni su pedopornografia

Con l’art. 14 della legge 269/1998, allo scopo di garantire un ampio spettro d’azione alle forze di polizia, è stata estesa l’operatività di alcuni istituti, tipicamente riservati alle inchieste in materia di stupefacenti e criminalità organizzata, anche alle investigazioni attinenti alla pedopornografia, consentendo:

  • l’acquisto simulato di materiale pedopornografico e le relative attività di intermediazione;
  • l’utilizzo d’indicazioni di copertura, anche per operare in regime di infiltrazione nell’ambito di comunicazioni telematiche, realtà e comunità virtuali;
  • l’attivazione di spazi virtuali “civetta” gestiti dalle forze dell’ordine;
  • il ritardo nell’esecuzione di provvedimenti di cattura, arresto o sequestro, se necessario per acquisire rilevanti elementi probatori.

Questi specifici strumenti investigativi possono essere impiegati solamente per alcune delle condotte previste dal reato di pedopornografia e, nello specifico, è esclusa la loro operatività per le mere ipotesi di cessione e di detenzione di materiale pedopornografico.

Come opera la Polizia Postale

La Polizia Postale opera un monitoraggio costante della rete, analizzando l’insieme dei servizi da essa offerti, tanto a livello preventivo che repressivo.
Giornalmente sono effettuati controlli in rete per verificare la presenza di siti pedopornografici e, inoltre, diversi agenti sono presenti sui vari social networks con profili anonimi per intercettare i soggetti dediti al grooming online, svolgendo un ruolo fondamentale di prevenzione alla lotta di questo odioso crimine.

Tutela dei minori ed indagini sotto copertura

Una delle tecniche più incisive in materia di pedofilia, pedopornografia online e grooming consiste nell’indagine sotto copertura. Le undercover investigation consentono di entrare in contatto ed interagire con probabili autori di reato, ottenere da quest’ultimi informazioni, reprimere crimini già compiuti e prevenirne altri.
In questo modo è possibile individuare gli ambienti virtuali frequentati dai sex offenders ma anche a meglio conoscere il fenomeno e le dinamiche sottese a tali condotte criminose.
Il legislatore, infatti, attribuisce alla Polizia Postale e delle Comunicazioni il compito di effettuare attività sotto copertura sulla rete internet su richiesta dell’Autorità Giudiziaria. Queste includono:

  • la possibilità di attivare siti,
  • di realizzare o gestire aree di comunicazione o di scambio di materiale o di partecipare ad esse utilizzando circuiti preesistenti.

Centro Nazionale per il Contrasto alla Pedopornografia sulla Rete (CNCPO)

In seno a quest’organo di polizia opera il Centro Nazionale per il Contrasto alla Pedopornografia sulla Rete (CNCPO), con compiti di coordinamento delle indagini, analisi dei crimini informatici, monitoraggio della rete e gestione delle black list.

Le funzioni assegnate al CNCPO sottendono, quale attività fondamentale, quella del raccordo di tutte le parti coinvolte nell’attività di contrasto alla pedopornografia online, siano esse tenute ad agire per effetto di obblighi giuridici, statutari o semplicemente sociali.

Il Centro si pone quale referente italiano nell’ambito delle inchieste internazionali, nonché quale organo di coordinamento delle indagini svolte in Italia dalle unità presenti sul territorio. Il monitoraggio della rete è effettuato anche attraverso le segnalazioni che i privati cittadini, le associazioni di tutela dell’infanzia e gli Internet Service Provider effettuano attraverso una piattaforma online di segnalazione: www.commissariatodips.it.

Il CNCPO si avvale dell’UACI – Unità di Analisi dei Crimini Informatici, composta da psicologi della Polizia di Stato che, oltre a supportare le attività di indagine, in collaborazione con i maggiori istituti universitari italiani, fornisce l’analisi criminologica dei soggetti autori di reato che frequentano il web.

Conclusioni

Non può non evidenziarsi tuttavia che il miglior strumento di prevenzione è da rinvenirsi nell’educazione dei ragazzi a un uso consapevole delle ICT. Compito che spetta ai genitori nonché a tutte quelle figure professionali che quotidianamente operano a contatto con minori. Conoscere una minaccia, infatti, è il miglior modo per poterla evitare.

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Una squadra di professionisti editoriali ed esperti nelle tematiche della salute e sicurezza sul lavoro, prevenzione incendi, tutela dell’ambiente, edilizia, security e privacy. Da oltre 20 anni alla guida del canale di informazione online di EPC Editore

Redazione InSic

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