Dati personali a OpenAI. Il Garante per la protezione dei dati personali, con il provvedimento n. 741 del 27 novembre 2024, ha inviato un avvertimento a GEDI Gruppo Editoriale e alle società collegate in merito alla cessione dei dati degli archivi editoriali a OpenAI.
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Garante Privacy a Gedi: il monito sull’uso dei dati per l’addestramento algoritmico
In un’era di crescente digitalizzazione, l’utilizzo dei dati personali per l’addestramento degli algoritmi di intelligenza artificiale solleva interrogativi etici e legali. In particolare gli archivi digitali dei giornali conservano le storie di milioni di persone, con informazioni, dettagli, dati personali anche estremamente delicati che non possono essere licenziati in uso a terzi per addestrare l’intelligenza artificiale, senza le dovute cautele.
Il Garante per la Protezione dei Dati Personali, in data 27 novembre scorso, ha inviato un avvertimento formale a Gedi, editore di testate giornalistiche, sul possibile utilizzo degli archivi editoriali da parte di OpenAI al fine di addestrare gli algoritmi. Un tema delicato che coinvolge privacy, diritti individuali e impatti sull’informazione.
Dati personali e rischio Privacy: l’allarme del Garante
Il Garante ha sollevato dubbi sulla possibile vendita a OpenAI dei dati personali contenuti negli archivi di Gedi. Questi dati, raccolti nel corso degli anni per finalità editoriali, potrebbero essere usati da OpenAI per addestrare i propri algoritmi, con implicazioni significative sulla privacy delle persone citate. Il monito riflette la necessità di garantire un utilizzo conforme ai principi del Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR).
Secondo il Garante, l’utilizzo di questi dati per scopi diversi da quelli per cui sono stati raccolti rappresenterebbe una violazione dei diritti degli interessati. La vendita ad aziende come OpenAI, infatti, richiederebbe un’attenta valutazione sull’impatto di tale operazione, soprattutto in termini di trasparenza e consenso.
La necessità di regole chiare
Il caso evidenzia l’urgenza di definire normative precise per l’utilizzo dei dati personali nell’ambito dell’intelligenza artificiale. Senza regole chiare, i diritti fondamentali rischiano di essere compromessi. Le autorità e i principali attori del settore sono chiamati a trovare un equilibrio tra innovazione tecnologica e tutela della privacy.
Per saperne di più consulta il sito del Garante della privacy:
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