Il messaggio emerso dal primo Osservatorio Security Risk riguarda la sicurezza aziendale che non vuol dire solo protezione, ma investimento strategico che può portare benefici economici significativi. AIPSA, l’Associazione Italiana dei Professionisti di Security Aziendale e TEHA Group hanno incrociato i livelli di rischio di ogni potenziale attacco con i danni ai fatturati che potrebbe determinare su aziende di differenti dimensioni.
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Osservatorio Security Risk: le principali minacce per le imprese
L’indagine ha coinvolto circa 200 security manager operanti in aziende di oltre 20 settori, con un fatturato complessivo superiore ai 700 miliardi di euro. L’obiettivo? Comprendere i principali rischi per le imprese e stimare il valore economico delle misure di sicurezza adottate.
Dallo studio emergono tre priorità su cui investire: minacce ai dati (35%), violazioni della sicurezza fisica (27%) e attacchi ransomware (26%). Tra i rischi fisici, invece, spiccano le catastrofi naturali, che possono incidere fino allo 0,68% del fatturato di un’azienda.
Le minacce cyber che secondo gli intervistati hanno un maggior potenziale di impatto sono rispettivamente ransomware (0,87% del fatturato), attacchi alla supply chain (0,82% del fatturato) e minacce sui dati (0,69% del fatturato).
Per le imprese con fatturati inferiori al miliardo di euro, il ransomware rappresenta il pericolo maggiore, con danni stimati fino a 7,8 milioni di euro. Le multinazionali, invece, temono gli attacchi alla supply chain, che possono causare perdite fino a 345 milioni di euro.
Il ritorno economico degli investimenti in sicurezza
La ricerca dimostra che investire nella sicurezza conviene. Per un’azienda con fatturato tra 50 e 250 milioni di euro, ridurre del 10% il rischio di attacco ransomware comporta un beneficio stimato di 100.000 euro. Per una multinazionale oltre i 10 miliardi di fatturato, una riduzione del 10% del rischio supply chain può tradursi in un risparmio di oltre 30 milioni di euro.
“Le imprese devono prendere coscienza del fatto che la loro sicurezza incide su quella dell’intero sistema Paese” – afferma Alessandro Manfredini, presidente di AIPSA. Il nuovo Osservatorio non solo aiuta le aziende a orientare gli investimenti in sicurezza, ma fornisce anche un indicatore per valutare la resilienza delle imprese agli occhi degli investitori.
Un approccio sistemico e collaborativo tra aziende e istituzioni si rivela fondamentale per affrontare le sfide della sicurezza in un mondo sempre più interconnesso.
Benefici della riduzione dei rischi: uno strumento di calcolo
Proprio per definire i benefici derivanti dalla riduzione dei fattori di rischio cui sono esposte le imprese italiane, AIPSA, l’Associazione dei professionisti della Security aziendale, ha sviluppato, con l’aiuto di TEHA – The European House Ambrosetti, uno strumento di calcolo. Si tratta di un simulatore regolato sulla base dei risultati del lavoro d’indagine durato un anno e che ha visto il coinvolgimento di 200 Security Manager in forza a centinaia di imprese rappresentative del tessuto economico nazionale. Micro aziende a conduzione famigliare, Pmi, grandi gruppi e multinazionali, per un fatturato complessivo di oltre 700 miliardi di euro.
Per saperne di più consulta il comunicato AIPSA
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