Arriva in Parlamento il disegno di legge di bilancio 2025 presentato dal Governo il 23 ottobre 2024 (A.C. 2112-bis) che costituisce la manovra di finanza pubblica 2025-2027
Il saldo netto da finanziare si attesta a circa 187,3 miliardi nel 2025, 163 miliardi nel 2026 e 143,2 miliardi nel 2027, con un peggioramento rispetto agli andamenti tendenziali di circa 8,2 miliardi nel 2025, di 19,5 miliardi nel 2026 e di 31,3 miliardi nel 2027.
- Mettiamo in luce le disposizioni più importanti in materia di ambiente ed edilizia: alcune saranno oggetto di approfondimento specifico.
Nell'articolo
Legge di Bilancio 2025: la struttura, le misure e i definanziamenti
Il disegno di legge di bilancio (C. 2112-bis), costituisce la manovra di finanza pubblica 2025-2027, e si compone di 124 articoli (I sezione), e atri 19 articoli (dall’articolo 125 all’articolo 143) di approvazione degli stati di previsione dei Ministeri.
Il governo ha previsto quattro principali misure:
- la revisione della disciplina sulla deduzione delle quote delle svalutazioni e perdite su crediti e dell’avviamento correlate alla disciplina di trasformazione delle attività per imposte anticipate, cosiddette “DTA”;
- la modifica della disciplina del versamento dell’imposta di bollo per i contratti di assicurazione sulla vita;
- la rideterminazione del valore di terreni e partecipazioni;
- la lotta all’evasione fiscale, tramite misure in materia di pagamenti elettronici e di interoperabilità delle banche dati e di tracciabilità delle spese.
Fra i principali definanziamenti segnaliamo
- il Fondo per la transizione verde, la ricerca, gli investimenti del settore automotive e per il riconoscimento di incentivi all’acquisto di veicoli non inquinanti (-550 milioni nel 2025, -800 milioni dal 2026 al 2030, per complessivi -4,5 miliardi)
- Contributi per l’acquisto di infrastrutture di ricarica ad uso domestico (-12 milioni nel 2025, -12 milioni nel 2026 e -12 nel 2027).
Legge di Bilancio 2025: gestione rifiuti: proroghe e sussidi
Per quanto riguarda le disposizioni in materia ambientale segnaliamo, in particolare:
Articolo 93, commi 15 e 16 (Gestione di macerie, rifiuti da costruzione e materiali da scavo nei territori colpiti dagli eventi sismici del 2016-2017 in Italia centrale) | Proroga dal 31 dicembre 2024 fino al 31 dicembre 2025, alcuni termini previsti per la gestione delle macerie, dei rifiuti da costruzione e demolizione e dei materiali da scavo nei territori colpiti dagli eventi sismici iniziati il 24 agosto 2016 in Italia centrale. |
Articolo 7 (Misure per la riduzione dei sussidi ambientalmente dannosi) | Il comma 2 modifica l’elenco dei beni e servizi soggetti ad aliquota IVA ridotta al 10 per cento (anziché aliquota ordinaria del 22 per cento) di cui alla tabella A, parte III, del D.P.R. n. 633 del 1972 sostituendo il punto 127-sexiesdecies) in modo tale da escludere dall’applicazione dell’aliquota ridotta il conferimento in discarica e l’incenerimento senza recupero efficiente di energia di rifiuti urbani e di rifiuti speciali. La novella, inoltre, aggiorna i riferimenti alle norme in materia ambientale contenuti nel suddetto punto n. 127-sexiesdecies), attesa l’abrogazione del decreto legislativo n. 22 del 1997, sostituito dal decreto legislativo n. 152 del 2006. |
Leggi il nostro approfondimento sulle anticipazioni in materia di gestione delle macerie:
Edilizia e costruzioni: cosa prevede la Legge Finanziaria 2025
Per quanto riguarda le disposizioni della Legge di Bilancio 2025 in materia di edilizia, infrastrutture e costruzioni, segnaliamo:
Articolo 8 (Detrazioni delle spese per interventi di recupero del patrimonio edilizio e di riqualificazione energetica degli edifici); | Introduce modifiche alla disciplina di alcune agevolazioni fiscali previste in materia di recupero edilizio, di efficientamento energetico, di interventi antisismici nonché per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici destinati ad arredare un immobile oggetto di interventi di recupero del patrimonio edilizio. Le norme rimodulano i termini di fruizione e le aliquote di detrazione, prevedendo altresì regimi più vantaggiosi per le unità immobiliari adibite ad abitazione principale. Si interviene, infine, anche sulla disciplina del superbonus in merito ai requisiti richiesti per avvalersi della detrazione per le spese sostenute nell’anno 2025 e sulla possibilità di ripartire in dieci quote annuali le spese sostenute nel 2023. |
Articolo 71 – (Piano Casa Italia) | Estende anche all’edilizia sociale l’ambito applicativo delle linee guida, e delle relative linee di attività, per la sperimentazione di modelli innovativi di edilizia residenziale pubblica (comma 1). Si prevede poi l’adozione di un Piano nazionale per l’edilizia residenziale e sociale pubblica, denominato “Piano casa Italia”, al fine di contrastare il disagio abitativo sul territorio nazionale, anche mediante la valorizzazione del patrimonio immobiliare esistente e il contenimento del consumo di suolo (comma 2). |
Articolo 104, comma 21 – (Riduzione del Fondo per il finanziamento degli investimenti e lo sviluppo infrastrutturale del Paese) | Dispone l’azzeramento delle risorse del Fondo per la progettazione di fattibilità delle infrastrutture e degli insediamenti prioritari per lo sviluppo del Paese. Riduce l’autorizzazione di spesa del Fondo per il finanziamento degli investimenti e lo sviluppo infrastrutturale del Paese (istituito dall’articolo 1, comma 140, della legge n. 232/2016) relativamente alla quota affluita agli interventi finanziati con il Fondo per la progettazione di fattibilità delle infrastrutture e degli insediamenti prioritari per lo sviluppo del Paese. |
Articolo 120, commi 1 e 2 – (Rifinanziamento di interventi in materia di investimenti e infrastrutture) | Rifinanzia per gli anni dal 2027 al 2036 una serie di interventi in materia di investimenti e infrastrutture. A tal fine, è istituito un fondo nello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze, da ripartire a favore delle amministrazioni centrali dello Stato. |
Articolo 120, commi 3 e 4 – (Rifinanziamento di interventi in materia di investimenti e infrastrutture – edilizia sanitaria) | Dispongono un incremento del finanziamento del programma pluriennale straordinario di edilizia sanitaria e di ammodernamento tecnologico – come previsto a normativa vigente – pari a 126,6 milioni di euro annui per ciascuno degli anni dal 2027 al 2036. Il programma vigente è quantificato per un importo di 33,787 miliardi di euro. La disposizione mantiene fermo l’attuale limite annualmente definito in base alle effettive disponibilità del bilancio dello Stato, ai fini della sottoscrizione degli accordi di programma con le regioni e per il successivo trasferimento delle risorse. |
TITOLO XII – MISURE IN MATERIA DI CALAMITÀ NATURALI ED EMERGENZE, in particolare: -Articolo 92 (Fondo per la ricostruzione) -Articolo 93 – Interventi Sisma. | L’articolo 92 prevede l’istituzione, nello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze, del Fondo destinato al finanziamento degli interventi di ricostruzione e delle esigenze connesse alla stessa, con una dotazione pari a 1.500 milioni di euro per l’anno 2027 e di 1.300 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2028, da ripartirsi, secondo specifiche modalità, attraverso uno o più decreti del Presidente del Consiglio dei ministri da adottare su proposta del capo del dipartimento Casa Italia di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze. -Articolo 93, commi 1-3 (Interventi per il sisma del 2012) -Articolo 93, commi 4, 6 e 7 (Interventi per il sisma del 2016) -Articolo 93, comma 5 (Indisponibilità delle risorse per assunzioni di personale per i sismi del 2012 e del 2016) |
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Coordinamento editoriale Portale InSic.it -redattore giuridico
Laurea in Giurisprudenza in Diritto europeo (LUISS Guido Carli 2006) e Master in “Gestione integrata di salute e sicurezza nell’evoluzione del mondo del lavoro” INAIL-Sapienza (I° Ed. 2018-19).
Formatore certificato in salute e sicurezza sul lavoro dal 2017 per Istituto Informa e RLS per EPC Editore.
Esperto in sicurezza sul lavoro e amministratore del Gruppo Linkedin Ambiente&Sicurezza sul Lavoro.
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