Con RACCOMANDAZIONE (UE) 2022/822 del 18 maggio 2022, la Commissione ha fornito alcune indicazioni agli Stati Membri per accelerare le procedure autorizzative per i progetti di energia rinnovabile e per agevolare gli accordi di compravendita di energia.
In tal senso ha anche proposto una iniziativa legislativa di modifica della direttiva (UE) 2018/2001 relativa alle procedure amministrative ambientali.
Ecco le raccomandazioni dell’Europa agli Stati: dall’individuazione veloce delle zone di riferimento per le rinnovabili a
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Progetti di energia rinnovabile, dove realizzarli: le raccomandazioni della Commissione
La Commissione ha richiamato gli Stati membri a individuare, al più presto, zone terrestri e marine adatte e a preparare piani per zone particolarmente idonee alle rinnovabili («zone di riferimento per le rinnovabili»), (previsto all’articolo 15 ter della proposta di modifica della direttiva (UE) 2018/2001 sulle autorizzazioni), in funzione dei rispettivi piani nazionali per l’energia e il clima e dei rispettivi contributi all’obiettivo riveduto di energia rinnovabile per il 2030.
La Commissione ha per questo fornito i dati su un’ampia gamma di fattori energetici e ambientali pertinenti attraverso il laboratorio di geografia dell’energia e dell’industria (Energy and Industry Geography Lab, EIGL), per aiutare gli Stati membri a individuare le «zone di riferimento».
Gli Stati membri dovrebbero razionalizzare gli obblighi in materia di valutazione dell’impatto ambientale dei progetti di energia rinnovabile, applicando gli orientamenti tecnici disponibili per conciliare la diffusione dell’energia rinnovabile e la legislazione ambientale dell’Unione e accorpando in una procedura unica la valutazione dell’impatto ambientale e le altre valutazioni ambientali applicabili
Cosa si intende per progetti di energia?
I “progetti di energia rinnovabile” cui si riferisce la Commissione nella Raccomandazione, comprendono gli impianti di produzione di energia rinnovabile come definiti nella direttiva sulle energie rinnovabili (anche in forma di idrogeno rinnovabile) e le opere necessarie per la loro connessione alla rete e per lo stoccaggio dell’energia prodotta.
Impianti di energia e procedure amministrative: cosa devono fare gli Stati Membri
La Commissione ritiene che gli Stati Membri dovrebbero
- garantire che la pianificazione, la costruzione e il funzionamento degli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili, la loro connessione alla rete elettrica, del gas e del calore e la relativa infrastruttura di rete e di stoccaggio possano beneficiare della procedura di pianificazione e autorizzazione più favorevole fra quelle disponibili (in considerazione della proposta legislativa di modifica della direttiva (UE) 2018/2001 relative alle procedure amministrative);
- istituire scadenze chiaramente definite, ravvicinate e il più brevi possibile per tutte le fasi necessarie per autorizzare la costruzione e il funzionamento di progetti di energia rinnovabile, specificando i casi in cui tali scadenze possono essere prorogate e in quali circostanze. Gli
- stabilire calendari e norme procedurali specifiche al fine di garantire l’efficienza dei procedimenti giurisdizionali relativi all’accesso alla giustizia per i progetti di energia rinnovabile
- creare una procedura unica di domanda per l’intera procedura amministrativa di richiesta e rilascio dell’autorizzazione.
- favorire l’adozione di tecnologie innovative consentendo ai richiedenti di aggiornare le specifiche tecnologiche dei loro progetti nel periodo che intercorre tra la domanda di autorizzazione e la costruzione dei progetti.
Energie rinnovabili: come attuare le raccomandazioni UE?
Per riuscire a realizzare le indicazioni della Commissione, gli Stati membri dovrebbero seguire le pratiche descritte nell’Allegato unico alla raccomandazione. L’Allegato presenta alcuni punti sui quali gli Stati devono intervenire prioritariamente.
Ecco tutti gli inviti della Commissione agli Stati.
FAVORIRE LA PARTECIPAZIONE DEI CITTADINI E DELLE COMUNITÀ
Gli Stati membri dovrebbero stimolare la partecipazione dei cittadini, anche delle famiglie a basso e medio reddito, e delle comunità energetiche ai progetti di energia rinnovabile, e adottare misure volte a incoraggiare il trasferimento dei benefici della transizione energetica alle comunità locali
MIGLIORARE IL COORDINAMENTO INTERNO
Lo sportello unico che la direttiva (UE) 2018/2001 impone agli Stati membri di istituire per il rilascio delle autorizzazioni dei progetti di energia rinnovabile dovrebbe essere concepito in modo da limitare al numero necessario le autorità coinvolte e massimizzare l’efficienza, tenuto conto delle risorse pubbliche e dei vantaggi derivanti dal concentrare le competenze tecnologiche, ambientali e giuridiche.
PROCEDURE CHIARE E DIGITALIZZATE
Gli Stati membri dovrebbero introdurre procedure autorizzative completamente digitali e comunicazioni elettroniche per sostituire l’uso della carta. I promotori dei progetti dovrebbero poter accedere a informazioni centralizzate raccolte in un manuale online delle procedure, che includa modelli per domande, studi e dati ambientali, nonché informazioni sulle opzioni di partecipazione del pubblico e sugli oneri amministrativi.
RISORSE UMANE E COMPETENZE SUFFICIENTI
Gli Stati membri dovrebbero utilizzare le opportunità di finanziamento unionali e nazionali disponibili per il miglioramento delle competenze e la riqualificazione professionale, in particolare a livello regionale e locale.
CONNESSIONE PIÙ FACILE ALLA RETE
Gli Stati membri dovrebbero stabilire procedure semplificate per revisionare la potenza degli impianti di energia rinnovabile esistenti, comprese procedure più snelle per le valutazioni ambientali, e adottare una procedura di notifica semplice per la loro connessione alla rete se non si prevede un impatto ambientale o sociale negativo significativo.
PROGETTI INNOVATIVI
Gli Stati membri sono incoraggiati a porre in essere spazi di sperimentazione normativa per concedere a tecnologie, prodotti, servizi o approcci innovativi esenzioni mirate dal quadro legislativo o regolamentare nazionale, regionale o locale, al fine di agevolarne l’autorizzazione e sostenere così la diffusione dell’energia rinnovabile, dello stoccaggio e di altre tecnologie di decarbonizzazione e la loro integrazione nel sistema, in conformità della legislazione dell’Unione
AGEVOLARE GLI ACCORDI DI COMPRAVENDITA DI ENERGIA ELETTRICA
Gli Stati membri dovrebbero eliminare rapidamente qualsiasi ostacolo amministrativo o di mercato ingiustificato agli accordi di compravendita di energia rinnovabile tra imprese, in particolare per accelerare l’adozione di questo tipo di accordi da parte delle piccole e medie imprese.
MONITORAGGIO, COMUNICAZIONE E RIESAME
Infine, gli Stati membri dovrebbero comunicare alla Commissione, ogni due anni a partire da marzo 2023, nell’ambito delle relazioni intermedie nazionali integrate sull’energia e il clima, tutte le informazioni dettagliate disponibili sullo stato di attuazione della presente raccomandazione.
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