Legge Caporalato

Caporalato: le iniziative di contrasto del Governo

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A seguito del grave incidente sul lavoro occorso a Satnam Singh, bracciante agricolo feritosi nello svolgimento del proprio lavoro agricolo e lasciato abbandonato in strada e successivamente deceduto all’ospedale San Camillo di Roma, il Governo ed il Ministero ribadiscono l’attenzione verso la problematica del Caporalato soprattutto nel settore agricolo e rinnovano, in un incontro al Ministero del Lavoro, l’impegno all’attività di lotta e contrasto.

Vediamo come.

Caporalato: dal reato di somministrazione illecita di manodopera a controlli più rigorosi

Nel Consiglio dei Ministri del 20 giugno 2024 il Governo ha commentato i tragici fatti di cronaca e annunciato il Tavolo di confronto al Ministero del Lavoro di oggi, 21 giugno 2024 per parlare dell’attività di contrasto al Caporalato.

Il Governo ha espresso il suo cordoglio per la tragica scomparsa, e la sua vicinanza alla moglie, alla famiglia e ai cari di Satnam Singh. Ma anche ai familiari di  Pierpaolo Bodini un ragazzo di 18 anni morto sul colpo schiacciato sotto un pesante mezzo agricolo nel Lodigiano.

Il Presidente Meloni ha parlato di “atti disumani che non appartengono al popolo italiano” e di barbarie da punire duramente.

Nel Consiglio dei Ministri la Marina Calderone ha svolto poi un’informativa e ha illustrato le iniziative svolte nei 20 mesi di Governo per combattere lo sfruttamento sul lavoro, in particolare la reintroduzione del reato di somministrazione illecita di manodopera (introdotto con Decreto PNRR-bis il convertito DL 19/2024), che punisce il somministratore e l’utilizzatore con la pena dell’arresto fino a un mese o l’ammenda di euro 60 per ciascun lavoratore coinvolto e per ciascun giorno di somministrazione.

A seguire, il Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Francesco Lollobrigida ha ribadito l’impegno del Governo attraverso

  • regole più rigide sulla condizionalità sociale;
  • controlli più severi;
  • riorganizzazione dei flussi di immigrazione regolare;
  •  formazione nei Paesi di origine anche sui diritti sindacali.

Indagine Caporalato Napoli-Caserta: contro il moderno schiavismo

Il successivo incontro di oggi, 21 giugno presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, ha visto la partecipazione delle rappresentanze sindacali e datoriali e dei soggetti pubblici competenti.

La ministra ha voluto ringraziare tutto il personale impegnato nella costante attività di controllo e contrasto al caporalato.

Nel caso di specie si è svolta una lunga indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord in collaborazione con carabinieri del Comando Tutela del Lavoro e degli ispettori del lavoro INL, che ha portato allo smantellamento di una rete di sfruttatori di braccianti.

“ Continueremo a perseguire con decisione queste forme di moderno schiavismo che sfrutta lo stato di necessità delle persone, costringendole a condizioni di lavoro inaccettabili. Come Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali ribadisco l’impegno a usare tutti i mezzi a nostra disposizione per contrastare i comportamenti messi in atto da individui senza scrupoli, che pensano di comprare la vita delle persone con pochi spiccioli. Renderemo questi mezzi ancora più incisivi, come abbiamo già fatto reintroducendo il reato penale di somministrazione illecita di manodopera che era stato abrogato nel 2016″. Dice il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone.

I risultati dell’indagine nazionale contro il Caporalato

In base ai dati diffusi dalla ministra sull’attività di contrasto al caporalato nelle province di Napoli e Caserta sono arrivate misure cautelari nei confronti di 7 persone (5 italiani e 2 indiani) gravemente indiziate di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, in concorso.

 Sessanta i lavoratori extracomunitari indiani, nella maggior parte privi di regolare permesso di soggiorno, che per una retribuzione oraria di circa 1,80/2,00 euro erano impegnati nella raccolta ortofrutticola dalle 11 fino alle 16 ore al giorno. Tre degli indagati sono stati arrestati, altri tre sono agli arresti domiciliari e uno ha l’obbligo della presentazione alla polizia giudiziaria. Confiscati anche 200mila euro provenienti da attività illecita e i veicoli utilizzati per il trasporto dei braccianti.

 Le indagini sono state condotte con l’ausilio di strumentazione tecnica e nelle fasi ispettive con la collaborazione degli ispettori del lavoro dell’INL e dei mediatori culturali dell’Organizzazione internazionale per le Migrazioni (OIM).

Caporalato: la normativa di contrasto

A proposito di caporalato, val la pena ricordare la normativa di riferimento per i fenomeni di sfruttamento, soprattutto in agricoltura dei lavoratori, attualmente in vigore.

  • Dal 4 novembre 2016 vige la Legge sul CaporalatoLegge 29 ottobre 2016, n. 199 che definisce il “caporalato” come intermediazione illegale e lo sfruttamento lavorativo, prevalentemente in agricoltura. Regola la figura del datore di lavoro e la sua sanzionabilità (ampliata) ed i riferimenti alla sicurezza dei lavoratori ed alle violazioni delle condizioni di lavoro e soggiorno e dei limiti giornalieri di lavoro e riposo.
  • Con il recente DECRETO LAVORO 2023 del Governo Meloni, è stato approvato un Disegno di legge che prevede l’Istituzione del Sistema informativo per la lotta al caporalato in agricoltura.
  • Nella recente programmazione dell’Attività di vigilanza dell’INL per il 2024 l’Ispettorato intende mantenere alta l’attenzione per il contrasto al caporalato e allo sfruttamento lavorativo. Le attività di controllo saranno implementate in conformità con quanto previsto dal PNRR e in collaborazione di specifiche task-force, nell’ambito del progetto A.L.T. Caporalato D.U.E.
  • Il DL 19/2024, Decreto PNRR-bis, che ha introdotto la Patente a punti per l’edilizia ed un nuovo sistema di Qualificazione delle imprese (esportabile anche in altri settori) il caporalato ha introdotto il reato di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro con un trasferimento della competenza alle Procure distrettuali che hanno strumenti di indagine e risorse più adeguate ad affrontare il problema.

Antonio Mazzuca

Coordinamento editoriale Portale InSic.it -redattore giuridico Laurea in Giurisprudenza in Diritto europeo (LUISS Guido Carli 2006) e Master in "Gestione integrata di salute e sicurezza nell'evoluzione del mondo del lavoro" INAIL-Sapienza (I° Ed. 2018-19). Formatore certificato in salute e sicurezza sul lavoro dal 2017 per Istituto Informa e RLS per EPC Editore. Esperto in sicurezza sul lavoro e amministratore del Gruppo Linkedin Ambiente&Sicurezza sul Lavoro. Content editor e Social media per InSic.it su Linkedin e X (ex Twitter). Contatti: Linkedin Mail: a.mazzuca@insic.it