In questo articolo spieghiamo che cosa si intende per Coaching: i principi fondamentali, la figura del Coach e il Piano d’Azione. I settori in cui si applica.
Nell'articolo
Cos’è il Coaching: significato
Consiglierei di rispondere a questa domanda utilizzando due diverse Tipologie di Risposte : una Tecnica e una Emotiva.
La definizione Tecnica ci porterebbe ad utilizzare come riferimento la Norma Italiana UNI 11601 (sul Servizio e sulla professione di Coaching) pubblicata il 12 Novembre del 2015 che definisce il Coaching come un Processo di Partnership finalizzato al raggiungimento degli Obiettivi definiti con il Coachee (Cliente) e con l‘eventuale committente (l’Azienda) e si basa su una Relazione strutturata di RECIPROCA FIDUCIA.
Cosa si intende per Reciproca Fiducia nel Coaching?
La Reciproca Fiducia nel Coaching è parte essenziale del percorso in quanto sin dal primo incontro si definisce tra il Coach e il suo Cliente una sorta di “Patto di Alleanza” con i quali entrambi si impegnano e si responsabilizzano al fine di raggiungere l’Obiettivo concordato.
Qual è la Definizione emotiva del Coaching?
La definizione Emotiva di Coaching ci porterebbe a definirlo “Il Percorso attraverso il quale il Coachee affiancato dal suo Coach riesce a scoprire una nuova Consapevolezza di Sé e delle sue potenzialità trasformando i Desideri in Progetti e i Progetti in Obiettivi Raggiunti verso quel tipo di Vita che abbia il “Pieno significato di essere Vissuta”
I Principi fondamentali del Coaching
Il Coaching nella sua coniugazione più piena si basa su dei Fondamenti imprescindibili: Consapevolezza, Autodeterminazione, Responsabilità e Ricerca della Felicità sia essa una Felicità del Benessere Personale o del Benessere Organizzativo (eudemonia)
- Consapevolezza: La Consapevolezza, che è in primo luogo dell’individuo nei confronti di Sé stesso (Consapevolezza di Sé, dei propri valori, delle proprie caratteristiche, dei propri obiettivi) si estende all’esterno dell’individuo, agli Altri (conoscenza e comprensione degli altri, anche come base per lo sviluppo di una relazione adulta, empatica e facilitante), per arrivare all’ambiente di lavoro, all’Organizzazione ecc.
- Autodeterminazione: Parte dalla Libertà delle Persone di fare scelte Consapevoli e libere. Autodeterminarsi seguendo in autonomia le proprie Scelte. Per inciso l’Autodeterminazione è anche uno dei strutturanti della motivazione, che a sua volta ha strettissima connessione con la performance.
- Responsabilità e Ricerca della Felicità: La Responsabilità è un concetto tendenzialmente ben presente nella componente professionale ma che in una relazione di Coaching si estende al Coachee coinvolgendolo direttamente, al fine di evitare atteggiamenti passivi, disfunzionali, non improntati all’azione. Responsabilità significa Attivarsi in Prima Persona in modo appunto Responsabile per il Raggiungimento della Proprio Benessere Personale (strettamente connesso alla Felicità) e volendo, in base al contesto nel quale il percorso di Coaching prende forma, del Benessere Aziendale.
Quali sono gli step del Coaching?
Gli Step principali di un Percorso di Coaching possono essere così sintetizzati:
- Primo Incontro Conoscitivo: Durante questo Incontro si definiscono le caratteristiche principali del Patto di Alleanza tra il Coach e il Coachee. Dovrà essere esplicitato sin da subito che tra le Parti si istaurerà un Rapporto alla Pari nel quale il Coach chiede ALLEANZA al Cliente nel raggiungimento dell’Obiettivo che verrà prefissato
- Identificazione dell’Obiettivo del Cliente: In questa fase il Coach supporta il Coachee nella definizione del suo obiettivo aiutandolo a attribuirgli alcune particolari caratteristiche come: Specificità, Misurabilità, Rilevanza e Tempistica il tutto formalizzato in un Documento SCRITTO che ha il fine di acquisire il valore di Responsabilizzazione già indicato durante l’incontro conoscitivo.
- Esplorazione del Contesto del Cliente: Questa è una fase importantissima durante la quale il Coach aiuta il Cliente a migliorare la Consapevolezza di quelli che sono i Suoi Bisogni, i suoi Valori, le Sue Aspettative nonché le sue Risorse in vista del raggiungimento dell’Obiettivo che si è scelto di raggiungere. In una frase potremo dire che in questa fase il Coach EVOCA CONSAPEVOLEZZA.
- Definizione del Piano d ‘Azione: Esplorato il Contesto del Coachee dovrà essere definito il PDA. Il Coach supporterà il suo Coachee nel delineare il Piano d’Azione. Nel Coaching è il Coachee che dovrà compiere le azioni tracciate nel PDA, aspetto questo di rilevante differenza tra un percorso di coaching e un momento di Formazione (qui non c’è piano d’azione) o di pura Consulenza (durante la quale è il Consulente che agisce ed è pagato dal Cliente per farlo).
Cosa si intende esattamente per Piano d’azione nel Coaching?
Il Piano d’Azione è un concetto Fondamentale in ambito di Coaching. In modo semplice potremo dire che il Piano di azione ci permette di suddividere l’Obiettivo in micro-tappe. In questo modo un Piano d’Azione ben strutturato permetterà di:
- Pianificare e Programmare in modo dettagliato le azioni da compiere
- Chiarire le risorse di cui si avrà bisogno (risorse in termini di persone, competenze, risorse materiali, etc..)
- Assegnarsi delle scadenze intermedie per rispettare la scadenza finale
- Monitorare i traguardi raggiunti mettendo in atto, se necessario, azioni correttive.
Quanto più tempo verrà dedicato nel percorso di coaching nello strutturare un Piano d’Azione dettagliato tanto più tempo verrà risparmiato in futuro dal Coach e dal Coachee a rettificare, modificare e ristrutturare le azioni efficaci da mettere in campo per il perseguimento dell’Obiettivo.
A Cosa serve il Coaching e a Chi serve il Coaching?
Senza ombra di dubbio serve a Promuovere Chiarezza Consapevolezza e Responsabilità.
Il percorso di Coaching serve di fatto al Coachee a fare CHIAREZZA su quella che è la Realtà che vive e lo circonda, eliminando quei filtri che molto spesso vengono utilizzati inconsapevolmente. Ancora, il percorso di Coaching serve a Sviluppare Consapevolezza facendo divenire il Coachee pian piano durante le varie sessioni sempre più consapevole di Sé Stesso, dei propri Bisogni dei propri Valori delle proprie Motivazioni.
Per tutto questo Il Coaching serve ad Attivare nella Persona un Cambiamento Responsabile di Sé imparando ad Allenarsi Attivamente e in prima persona verso il Cambiamento: cambiando se necessario Abitudini, Paradigmi Mentali, Approcci e Stili di Vita orientando così tutte le azioni verso Obiettivo prestabilito
A Chi Serve : Non crediamo sia ambizioso affermare che un percorso di Coaching Serve a Tutti. Questa Conoscenza più profonda e consapevole frutto del percorso di coaching aiuterebbe TUTTI nel Costruire la Versione Migliore di NOI STESSI scoprendo non solo Chi Siamo davvero e ciò che Vogliamo ma anche Ciò che NON SIAMO e NON Vogliamo ….tematica tanto importante quanto il più delle volte sottovalutata.
Quali sono i suoi Benefici?
In modo chiaro quasi schematico potremo dire che i Benefici del Coaching sono Numerosi, Differenziati e Duratori nel tempo.
Tra i principali Benefici indicati anche da Chi ha già effettuato percorsi di Coaching troviamo:
- Migliore Consapevolezza delle caratteristiche e qualità personali
- Migliore Chiarezza dei comportamenti da adottare nei diversi ambiti lavorativi e personali
- Potenziamento delle motivazioni personali
- Crescita delle capacità relazionali in ambito sia personale che professionale
- Migliore capacità di gestione delle risorse personali
- Sviluppo capacità di Ascolto Attivo e Emotivo nei confronti di Sé stessi e degli Altri
- Miglioramento delle Performance con sviluppi di nuovi percorsi di carriera
- Capacità di Allineare ciò che Vogliamo con ciò che Siamo
Si tratta di un elenco per ovvi motivi riduttivo rispetto ai tanti benefici che questi efficaci percorsi riescono ad apportare a coloro i quali scelgono di intraprendere un percorso di Coaching.
Chi può fare il Coach?
È importante evidenziare in tutte le sedi, compresa questa che: Il Coach NON è uno Psicologo, NON è Mentore Non è un Consulente ma è il Coach. Una figura professionale che supporta il suo Cliente (Coachee) nel rendersi AUTONOMAMENTE e progressivamente consapevole dei propri comportamenti efficaci e non efficaci, permettendogli di definire e implementare strategie più utili per raggiungere gli obiettivi che intende perseguire.
Oggi purtroppo l’attività del Coach risulta essere ancora controversa: basta anche solo vedere l’abnorme numero di persone che si fregiano di questo titolo, molto spesso senza aver seguito specifici corsi abilitanti. Questo accade perché la Giurisprudenza da questo punto di vista risulta essere molto fumosa e in assenza di Normativa specifica.
Assenza di una normativa specifica significa poter applicare di conseguenza anche a chi svolge l’attività di Coach la Legge n.4/2013 che definisce le Professioni Associative, ossia tutte quelle Professioni non organizzate in ordini o collegi.
Cosa serve per diventare un Coach Professionista?
Per poter svolgere in modo specialistico la propria professione Il Coach deve focalizzare, come riportato in precedenza, tutto il suo operato su l’Art. 1 / c4 della Legge n.4 /2013 che recita “…sulle competenze e sull’indipendenza di giudizio intellettuale e tecnica, nel rispetto dei principi di buona fede, di affidamento del pubblico e della clientela, della Correttezza, dell’ampliamento e della specializzazione dell’offerta dei servizi, della Responsabilità del Professionista.”
L’intero impianto di questa normativa si focalizza quindi sull’Importanza della Formazione del Professionista.
Per questo motivo, diventa fondamentale, se si vuole scegliere di praticare l’attività di Coaching come Professione e non come hobby, di Frequentare un Corso di Coaching riconosciuto dalle due Associazioni di Categoria A.I.C.P. e I.C.F. che attualmente si preoccupano in Italia di tutelare i Coach anche attraverso la richiesta di un numero di crediti di aggiornamento annuale per potervi restare all’interno.
Contrariamente, infatti, si potrebbe correre il rischio di frequentare un Corso che può anche essere secondo la nostra valutazione eccellente ma che, una volta concluso, impedisce di far parte di un Associazione che abilita la nostra attività professionale.
Coaching: a quali settori si applica?
Numerosissimi sono gli ambiti di applicazione e i contesti sociali, familiari e di business sia privato che pubblico nei quali i benefici del Coaching sono sempre più apprezzati e richiesti.
In alcuni casi capita che un ambito di applicazione e specializzazione non abbia confini rigidi vedi ad esempio il Life Coaching l’Health Coaching o il Safety Coaching che promuovono nuovi approcci utili e applicabili nei diversi contesti di vita privata e aziendale.
Tra i principali Settori di applicazione del Coaching possiamo riportare:
- Sport Coaching: si pone come campo di azione il miglioramento delle prestazioni sportive. Il Coach assiste gli atleti e lo staff tecnico nella preparazione mentale in modo da affrontare la prestazione sportiva nelle migliori condizioni possibili
- Life Coaching: Consiste nel supportare le persone a elaborare percorsi di autosviluppo e autoefficacia in ogni ambito della vita privata.
- Business Coaching: si fonda su valorizzare e facilitare le diverse figure professionali (imprenditori, manager, liberi professionisti; …) nel raggiungimento dei loro risultati direttamente connessi a obiettivi di Business
- Health Coaching in ambito Sanitario: in questo particolare caso i percorsi di Coaching, ponendosi come scopo il raggiungimento di obiettivi di Benessere e Salute psicofisica trovano applicazione sui pazienti e sui loro familiari.
- Safety Coaching: si pone il Nobile obiettivo, attraverso l’individuazione degli Strumenti più adatti, di Creare, diffondere e/o mantenere la Cultura della Sicurezza.
- School Coaching: consiste sia nell’aumentare la capacità di motivazione dello studente verso il raggiungimento degli obiettivi scolastici sia nel supportare gli studenti verso il processo di Conoscenza Consapevole della loro Identità.
Bibliografia – Coaching
- La Legge 4/2013 “Disposizioni in materia di professioni non organizzate in ordini o collegi”, pubblicata in GU in data 26 gennaio 2013.
- Norma UNI 11601 – Norma Italiana che indica i requisiti per la fornitura di servizi di coaching
- ilts Robert, Il Manuale del Coach ,Unicomunicazione S.R.L. , Milano, 2004.
- Rizzuto A., Roberti A., Il Meglio di Te con il Coaching, Unicomunicazione S.R.L., Milano, 2017.
- Whitmore Jhon, Coaching , Unicomunicazione, Milano, 2018.
Coaching: la formazione per e nelle aziende
Istituto informa organizza percorsi di coaching pensati per le aziende e per le figure manageriali: per saperne di più e progettare un’offerta formativa scrivere a g.anzuini@istitutoinforma.it
Coaching, Safety Coaching e Security Coaching: libri di approfondimento
InSic suggerisce la consultazione dei seguenti libri di EPC Editore
Fiocco Matteo
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Edizione: settembre 2016 (II ed.)
Pagine: 200
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Security coaching. Corso di formazione sulla sicurezza anticrimine
Piccioli Paolo G
Libro
Edizione: marzo 2015
Pagine: 304
Formato: 150×210 mm
Specializzata da decenni nella Gestione, nella Comunicazione e nella Formazione di Team Aziendali in Aziende Multinazionali, svolge attività di Consulenza e Coaching in Aziende (Team, Excecutive e Career Coaching), Consulenza e Coaching Personale (Life e Mental Coaching).