Arresto Cardiaco Improvviso, Rianimazione Cardiopolmonare e Defibrillatore: temi caldi a seguito dell’approvazione, in agosto 2021, della legge 116 “Disposizioni in materia di utilizzo dei defibrillatori semiautomatici e automatici”
Con questo articolo vogliamo fare chiarezza su questi temi, rispondendo alle domande più comuni che riguardano la cardioprotezione e introducendo le nuove disposizioni previste da questa importante legge che si prefigge l’obiettivo di salvare sempre più vite.
Nell'articolo
Che cosa è l’arresto cardiaco improvviso?
L’ ARRESTO CARDIACO IMPROVVISO (SCA – Sudden cardiac Arrest) si verifica quando un malfunzionamento elettrico del cuore provoca un arresto improvviso del battito.
Lo SCA può capitare a chiunque, in qualsiasi momento e ovunque.
Non discrimina e può colpire sia bambini che adulti di tutte le età, senza patologie.
Succede in una frazione di secondo.
Una persona collassa e il tempo inizia a scorrere velocemente.
Per ogni minuto che passa senza RCP, le possibilità di sopravvivenza di una vittima diminuiscono del 10%.1
Se i presenti aspettano l’arrivo dei servizi di emergenza, le vittime di arresto cardiaco hanno solo il 5% di possibilità di sopravvivenza.
Se quelle stesse persone presenti intervengono immediatamente con la RCP e un DAE, la possibilità di sopravvivenza della vittima di arresto cardiaco aumenta al 60%.2
Cosa Significa RCP?
RCP è la sigla utilizzata per indicare la Rianimazione Cardio Polmonare, cioè quella serie di manovre finalizzate al mantenimento della circolazione sanguigna e del trasporto di ossigeno ai vari organi e tessuti in un individuo, quando il cuore non è più in grado di contrarsi o non è in grado di convogliare il sangue attraverso i vasi sanguigni.
La RCP è sempre necessaria: solo il 50% delle vittime di SCA richiederà inizialmente uno shock, ma il 100% richiederà una RCP di alta qualità per fornire al cuore il sangue ossigenato necessario per stabilire un ritmo defibrillabile.
Cosa significa la sigla DAE, che cosa è un defibrillatore?
La sigla DAE significa Defibrillatore Automatico Esterno ed indica il dispositivo potenzialmente salvavita da utilizzare in caso di arresto cardiaco improvviso.
Come funziona il defibrillatore e chi lo può utilizzare?
Il defibrillatore è uno strumento in grado di rilevare le alterazioni del ritmo della frequenza cardiaca e di erogare una scarica elettrica al cuore qualora sia necessario.
L’erogazione di uno shock elettrico serve per azzerare il battito cardiaco e, successivamente, ristabilirne il ritmo corretto.
E’ lo strumento che fa la diagnosi e valuta se erogare la scarica o meno: per questo può essere utilizzato da tutti, in quanto il soccorritore non deve eseguire nessuna valutazione medica.
Fino all’introduzione della nuova legge sui defibrillatori, la legge 116 del 4 agosto 2021, l’utilizzo del defibrillatore era consentito a chi aveva seguito l’apposito corso di formazione.
La nuova legge introduce il principio del buon samaritano, per cui, proprio per la semplicità si utilizzo dello strumento, anche le persone non formate possono usare il DAE
Come è fatto il defibrillatore?
Un defibrillatore, generalmente, è composto da due elettrodi che devono essere posizionati sul torace del paziente (uno a destra e uno a sinistra del cuore) e da una parte centrale dedicata all’analisi dei dati da essi trasmessi.
C’è poi la batteria che alimenta l’apparecchio. Batteria e consumabili sono consumabili, e vanno sostituiti all’utilizzo e/o alla scadenza.
Quali tipi di DAE esistono?
Parlando di defibrillatori automatici esterni, utilizzabili quindi da personale sanitario e laico, si distinguono due tipi di dispositivi: il defibrillatore automatico e quello semiautomatico.
Ma quale è la differenza?
L’analisi dell’attività elettrica del cuore, sia per semiautomatico che automatico, sta al defibrillatore.
Se il DAE identifica la fibrillazione o la tachicardia ventricolare, l’apparecchio si prepara per erogare la scarica.
L’unica differenza tra defibrillatore semiautomatico e defibrillatore automatico è nell’avvio della procedura di scarica:
Con il defibrillatore semiautomatico esterno al soccorritore spetta il compito di spingere il pulsante che permette al DAE di erogare lo shock.
Il defibrillatore automatico esterno,invece, necessita solamente di essere acceso e collegato al paziente.
Una volta accertato lo stato di arresto cardio-circolatorio, non si attende che sia l’operatore ad erogare lo shock, se indicato, ma il DAE procede autonomamente con la scarica una volta dato l’avviso sonoro.
Quando si utilizza un DAE completamente automatico, il soccorritore non dovrà premere il pulsante di scarica e ha solo un’azione da eseguire: assicurarsi che nessuno tocchi il paziente quando viene erogata la scarica.
In Italia il modello completamente automatico è stato sdoganato con la nuova legge 116 del 4 agosto 2021, che introduce appunto l’utilizzo del modello automatico, equiparando così il nostro paese agli Stati Uniti e a molti paesi Europei.
Una nuova legge per i defibrillatori, un aiuto per salvare più vite: cosa dice la legge 116 del 4 agosto 2021?
Come abbiamo visto, i defibrillatori sono strumenti potenzialmente salvavita.
La loro diffusione contribuisce ad aumentare la probabilità di sopravvivenza a fronte di un arresto cardiaco improvviso.
Fortunatamente in Italia sta crescendo sempre più questa consapevolezza, e la stessa legislazione si è mossa in questa direzione.
Lo ha fatto con una nuova legge, dedicata interamente all’utilizzo dei defibrillatori.
Si tratta della legge n 116 del 4 agosto 2021, “Disposizioni in materia di utilizzo dei defibrillatori semiautomatici e automatici”, pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 13 agosto 2021.
Sono diversi i punti toccati da questa legge, con lo scopo di mettere in atto un sistema di cardioprotezione utile a salvare sempre più vite.
Chi deve dotarsi di un defibrillatore?
1. Istruzione – Scuole e Università
2. Trasporti – Aeroporti, Stazioni ferroviarie, Porti, Autobus, Treni, Navi, Aerei (con la clausola che non sia possibile effettuare delle soste entro le due ore)
3. Uffici della Pubblica Amministrazione che abbiano più di 15 dipendenti e siano aperti al pubblico
Gli enti territoriali possono inoltre incentivare l’installazione dei DAE:
– nei centri commerciali
– nei condomini
– negli alberghi
– nelle strutture aperte al pubblico
Quando sarà obbligatorio dotarsi di un DAE?
Sono allo studio decreti attuativi che definiranno le tempistiche entro cui sarà necessario dotarsi di DAE.
Sarà stillato un piano quinquennale che definirà le priorità, l’ammontare dei fondi a disposizione e di come i soggetti coinvolti possono accedere a questi fondi.
Si parla inoltre del principio del buon Samaritano, si introduce l’utilizzo del modello completamente automatico, vengono fatte alcune precisazioni all’attuale legge Balduzzi per le società sportive e si parla di sistema integrato con il 118 e di una app per la gestione dei DAE sul territorio.
Per approfondire quanto previsto dalla legge, e per assicurarti di essere a norma con quanto previsto, ti invitiamo a scaricare la guida pratica alla legge, che in pochi semplici punti ne illustra i contenuti della legge e sarà in grado di rispondere a molte delle vostre domande.
Qualora aveste altre domande non esitate a contattarci, i riferimenti sono nella guida.
Buona lettura!
1 Weisfeldt ML, et al. J Am Coll Cardiol. 2010;55(16):1713–20.
2 Occupational Safety & Health Administration website, www.osha.gov/sites/default/files/publications/osha3185.pdf.
Responsabile Commerciale Divisione Periodici di EPC Editore