DPI per l’udito: proteggi la tua salute sul lavoro con cuffie e otoprotettori

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A seguito della pubblicazione del testo del decreto-legge 21 Ottobre 2021, n. 146, sono state introdotte importanti novità nella disciplina della Sicurezza sul lavoro ed in particolare riguardo i DPI.

A cura di Claudio Galbiati, 3M Italia.

Criteri di scelta e uso degli otoprotettori

La modifica all’Art. 79 comma 2-bis riguarda i criteri di individuazione e uso dei DPI e specifica che il DM 2 maggio 2001 deve essere aggiornato con le norme UNI più recenti. Da queste modifiche ne consegue che: per i DPI di protezione dell’udito si deve fare riferimento alla norma UNI EN 458:2016, che prevede nuovi criteri di scelta ed uso, oltre a consigliare una valutazione dell’attenuazione reale.

Il documento guida EN 458:2016 si prefigge di aiutare datori di lavoro, supervisori, funzionari addetti alla sicurezza, igienisti industriali e qualsiasi altra persona responsabile della gestione della sicurezza e della salute dei dipendenti sul luogo lavoro a selezionare i protettori dell’udito appropriati per il singolo utilizzatore e l’ambiente di lavoro affinché siano adatti allo scopo.

Selezione dei DPI per la protezione dell’udito

Il documento fornisce una panoramica dei diversi tipi di protettori dell’udito disponibili sul mercato e del processo di selezione corretto, tenendo nella debita considerazione l’isolamento (iperprotezione), il rischio di sviluppare una riduzione della capacità uditiva causata da rumore (protezione insufficiente) e l’importanza delle comunicazioni essenziali.

La norma fornisce una classificazione delle tipologie di otoprotettori e i necessari strumenti per la scelta corretta.

Caratteristiche di attenuazione e parametri tecnici

La selezione deve essere basata sui criteri seguenti:

  • Attenuazione del suono,
  • Percezione dell’ambiente circostante,
  • Comunicazioni,
  • Compatibilità con altri DPI,
  • Ambiente di lavoro ed esigenze individuali,
  • Comfort ed ergonomia.

Ma la scelta non si dovrebbe soffermare solo sulle caratteristiche di attenuazione ed i parametri tecnici, la norma EN458 suggerisce di verificare il reale livello di protezione.

L’importanza del fit-test

Il livello di attenuazione effettiva raggiunto con un paio di protettori dell’udito in situazioni reali è spesso inferiore rispetto ai dati ottenuti in laboratorio in condizioni controllate. La differenza può essere notevole, in particolare per gli inserti auricolari. La causa principale di tale differenza viene attribuita a una scelta non corretta delle dimensioni e/o a una scarsa aderenza.

I fit test sono un elemento fondamentale per la formazione e la motivazione, aiutando l’utilizzatore a comprendere i problemi legati alla scarsa aderenza. I fit test individuali possono svolgere un ruolo prezioso per la formazione, oltre che per l’attuazione e la documentazione di un programma di protezione dell’udito nell’ambiente di lavoro.

Tipologie di fit-test

Sul mercato sono disponibili sistemi di fit test che possono essere suddivisi in due ampie categorie:

  • Oggettivi – che prevedono l’uso di FMIRE (Field Microphone-In-Real-Ear).
  • Soggettivi – che prevedono la Field-REAT (Real-Ear Attenuation at Threshold) o il bilanciamento del livello di percezione sonoro.

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Redazione InSic

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