Operatore con dispositivi di protezione individuale che maneggia prodotti contenenti diisocianati secondo la normativa REACH

Diisocianati: cosa prevede la restrizione REACH 74 per la sicurezza sul lavoro

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La restrizione n. 74 del regolamento REACH, disciplina la produzione, l’immissione sul mercato e l’uso dei diisocianati e prevede che, a partire dal 24 agosto 2023, le miscele per usi industriali e professionali che contengono tali composti chimici, singolarmente e in combinazione, in concentrazione superiore allo 0,1 % in peso, non potranno essere più utilizzati, senza un adeguato percorso formativo.

Un nuovo documento tecnico dell’INAIL approfondisce le implicazioni normative per i datori di lavoro, gli obblighi previsti e i criteri da adottare per l’uso sicuro dei diisocianati.

Rischi per la salute e motivazioni della restrizione

Oltre quattro milioni di lavoratori in Europa potrebbero essere esposti ai diisocianati, composti chimici impiegati nella produzione di materiali come schiume poliuretaniche, vernici e adesivi.

A causa del rischio elevato di malattie professionali, connesse a tale esposizione, l’Unione europea ha avviato una procedura di restrizione culminata nel Regolamento (UE) 2020/1149, che ha aggiornato l’Allegato XVII del Regolamento REACH introducendo una nuova voce, la cosiddetta “Restrizione 74”.

Questa misura ha un duplice obiettivo: regolamentare l’immissione sul mercato dei diisocianati e rendere obbligatoria la formazione degli utilizzatori professionali e industriali di tali sostanze, per garantire un utilizzo più sicuro nei luoghi di lavoro.

Cosa sono i diisocianati e dove si trovano

I diisocianati sono un gruppo molto ampio di composti chimici, impiegati in un’ampia gamma di settori produttivi che utilizzano schiume, sigillanti e rivestimenti, come ad esempio: edilizia, automotive, produzione di mobili, plastica e metallurgia.

Tra i composti più diffusi troviamo:

  • il toluene diisocianato, TDI
  • il difenilmetano diisocianato, MDI
  • l’esametilene diisocianato, HMDI.

Le principali vie di esposizione nei luoghi di lavoro sono quella respiratoria e quella cutanea.

A rendere la gestione del rischio ancora più complessa contribuisce la volatilità medio-bassa e l’alta soglia olfattiva di alcune di queste sostanze, che possono quindi essere percepite solo oltre i valori limite di esposizione professionale.

Formazione obbligatoria e livelli previsti

Dal 24 agosto 2023 è possibile utilizzare diisocianati per scopi industriali e professionali, solo dopo che gli “utilizzatori” abbiano ricevuto una formazione adeguata e certificata.

L’obbligo formativo si estende anche ai lavoratori autonomi e ai supervisori.

La formazione obbligatoria deve:

  • fornire tutte le informazioni per il controllo dell’esposizione sia per via cutanea che per inalazione,
  • essere conforme alle disposizioni stabilite dallo Stato membro in cui opera l’utilizzatore
  • essere rinnovata almeno ogni 5 anni.

La restrizione REACH 74 prevede tre livelli di formazione progressivi (Formazione generale, intermedia, avanzata) da effettuare a cura di un esperto in salute e sicurezza sul lavoro.

Sanzioni in caso di violazioni

Il mancato rispetto delle restrizioni previste dal Regolamento REACH è sanzionato dal D.lgs. 133/2009.

Il fact sheet Inail ricorda, inoltre, che la vigilanza è attuata secondo quanto sancito dall’Accordo Stato-Regioni e le provincie autonome, del 29 ottobre 2009.

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Una squadra di professionisti editoriali ed esperti nelle tematiche della salute e sicurezza sul lavoro, prevenzione incendi, tutela dell’ambiente, edilizia, security e privacy. Da oltre 20 anni alla guida del canale di informazione online di EPC Editore

Redazione InSic

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