DPI – Indumenti di protezione e categorie di riferimento

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I DPI intesi come Indumenti Protettivi si differenziano per categoria, tipologia di rischio e destinazione d’uso.

Le Categorie di DPI

Le categorie di DPI vanno dalla I alla III in ordine crescente di rischio, secondo quanto indicato nel Reg. EU 2016/425.

I DPI multiprotettivi

Gli operatori di alcuni settori come quello dell’Oil&Gas, delle costruzioni e manutenzione di impianti elettrici e della metalmeccanica, sono esposti a rischi molteplici, per questo i DPI per la protezione del corpo a loro destinati sono multiprotettivi. Si tratta di DPI evoluti, che rispondono a diverse caratteristiche e proprietà quali antistatico, antiacido, flame retardant, arco elettrico e alta visibilità. Sono indumenti protettivi di III CATEGORIA, che garantiscono quindi protezione per rischio di lesioni gravi o morte.

Devono vestire interamente il lavoratore per garantire la protezione del corpo.

Il materiale selezionato deve mantenere buone caratteristiche di resistenza all’usura e ai lavaggi.

Le normative di riferimento per la scelta dei DPI

Le normative di riferimento sono molteplici, ciascuna per il rischio da cui il DPI deve proteggere

UNI EN ISO 1149:2018

Indumenti di protezione. Proprietà elettrostatiche

Adatti ad attività con rischi di cariche elettrostatiche, ideale per ambienti ATEX, poiché questi DPI non creano il rischio di innesco di esplosioni.

La scelta del materiale deve ricadere su un tessuto certificato, che neutralizzi le cariche elettrostatiche, molto efficace se costituito da fibre che agiscono sul principio di carico di induzione.

UNI EN ISO 13034:2009

Indumenti di protezione contro prodotti chimici liquidi

Studiati per la protezione da rischi chimici e progettati in modo che non ci siano parti il cui la sostanza tossica possa essere a contatto con il corpo, né possa ristagnare per un tempo indeterminato.

UNI EN ISO 11611:2015

DPI per saldatura e procedimenti connessi

Suddivisi in Classe 1 e Classe 2 in base al livello di pericolo delle tecniche di saldatura.

UNI EN ISO 11612:2015

Indumenti di protezione per lavoratori dell’industria esposti al calore (esclusi vigili del fuoco e saldatori)

Questi DPI sono testati per:

  • A: propagazione limitata di fiamma
  • B: calore convettivo
  • C: calore radiante
  • D: spruzzi di alluminio fuso
  • E: spruzzi di ferro fuso
  • F: calore per contatto

Protegge il lavoratore dal calore e dagli spruzzi di metallo fuso, progettato in modo tale che non ci sia la possibilità di ristagno di materiale incandescente e realizzato con tessuti che assicurino lo scivolamento degli spruzzi di metallo fuso e abbiano proprietà flame retardant che garantisca l’auto estinzione della fiamma.

IEC 61482:2018

Indumenti di protezione contro il calore e gli effetti termici dell’arco elettrico.

Cos’è l’Arco elettrico?

Per Arco elettrico si intende:

  • un corto circuito accidentale e inaspettato in impianti elettrici ad alto potenziale
    è un evento breve (< 1 s).
  • si sviluppa ionizzazione dell’aria con produzione di calore intenso, di gas tossici e raggi ultravioletti
  • l’energia termica sviluppata può essere fino a 4 volte superiore a quella di una forte fiammata (fino a 13.000°C)normativa limita i gravi rischi dell’arco elettrico, permettendo all’operatore di mettersi in salvo.

Effetti dell’arco elettrico

  • Elettroshock, rumore, emissioni di luce, aumento della pressione, influenze tossiche causate dalla decomposizione degli involucri;
  • Effetto termico (90% è calore radiante) con insorgenza di ustioni di 2° e 3° grado.

Il DPI certificato secondo questa normativa limita i gravi rischi dell’arco elettrico, permettendo all’operatore di mettersi in salvo.

UNI EN ISO 20471:2017

DPI Indumenti ad alta visibilità

La norma specifica i requisiti per gli indumenti in grado di segnalare visivamente la presenza dell’utilizzatore in situazioni pericolose in qualunque condizione di luce diurna e o in condizioni di scarsa visibilità (assenza di luce, pioggia, nebbia, …)

La visibilità in condizione di luce diurna è garantita dai colori fluorescenti dei tessuti,

la visibilità notturna è ottenuta dalle bande retroriflettenti che riflettono la luce dei fari dei veicoli nell’oscurità.

Gli indumenti ad alta visibilità si dividono in 3 classi: ciascuna classe deve avere un quantitativo minimo in m2 di materiale di fondo (fluorescente) e di materiale retroriflettente (bande).

a cura di Roberta Marta, SIGGI GROUP SPA

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