In Gazzetta ufficiale arriva anche la conversione in legge del Decreto Agricoltura 2024 (qui il TESTO COORDINATO DEL DECRETO-LEGGE 15 maggio 2024, n. 63 convertito con Legge 12 luglio 2024, n. 101) che contiene norme sia in materia ambientale che per le aziende strategiche e RIR.
Al suo interno, però, (art.2-ter) un riferimento alle necessarie azioni di contrasto al caporalato, allo sfruttamento lavorativo ed al lavoro sommerso e irregolare: in particolare nasce un Sistema Informativo per la condivisione dei dati del mondo del lavoro agricolo ed una Banca Dati Appalti agricoli con un sistema di qualificazione degli appaltatori in agricoltura (per il quale si attende un successivo decreto dei requisiti dei soggetti operanti nel settore).
Nell'articolo
Caporalato: ad INL maggiore potere ispettivo
Introdotto durante l’esame del Senato, l’art.2-ter del Decreto AGROCOLTURA 2024 prevede che
- il personale ispettivo del Comando Carabinieri per la tutela del lavoro in forza presso l’INL abbia accesso a tutte le informazioni ed alle banche dati, sia in forma analitica che aggregata, trattate dall’INPS anche (già vi accedono il personale ispettivo dell’INL e la Guardia di finanza).
(modifica l’art. 7, comma 2 del D.L. 48/2023, il Decreto LAVORO 2023) - I commi 2 e 3 autorizzano l’Inps e l’Inail, per l’anno 2024, ad assumere, rispettivamente, 403 e 111 nuove unità da inquadrare nel ruolo dei funzionari impiegati in attività di vigilanza, nei limiti dell’economie prescritte dall’art. 31, comma 12, del D.L. n. 19/2024.
- il comma 4 dell’articolo 2-ter regola le modalità di svolgimento della procedura ad evidenza pubblica mediante cui assumere il personale
Nasce il Sistema informativo per la lotta al caporalato nell’agricoltura
Questa normativa si affianca alle tutele già esistenti come la Legge sul Caporalato n.199/2016 ed il “Comitato Nazionale per la prevenzione e il contrasto del lavoro sommerso” che ha il compito di coordinare e monitorare l’attuazione delle attività programmate nel Piano Nazionale per la prevenzione e il contrasto del lavoro sommerso previsto dalla Riforma 1.2 del PNRR cui seguì la Campagna di Comunicazione “Fuori dal sommerso, è tutto un altro lavoro!” lanciata nel Marzo 2024.
All’articolo 2 quater del DL 63/2024 convertito con Legge 101/24, arriva poi una vera novità: il Sistema informativo per la lotta al caporalato nell’agricoltura uno strumento di condivisione delle informazioni tra le amministrazioni statali e le regioni, anche ai fini del contrasto del lavoro sommerso in generale.
Il Decreto AGRICOLTURA inserisce il Sistema Informativo con modifica diretta all’articolo 25-quater del decreto-legge 23 ottobre 2018, n. 119, che aveva introdotto a suo tempo il “Tavolo operativo per la definizione di una nuova strategia di contrasto al caporalato e allo sfruttamento lavorativo in agricoltura”.
A cosa serve il Sistema informativo per la lotta al caporalato nell’agricoltura
Il Sistema dovrà
- consentire lo sviluppo della strategia per il contrasto al fenomeno del caporalato;
- favorire l’evoluzione qualitativa del lavoro agricolo;
- incrementare le capacità di analisi, monitoraggio e vigilanza sui fenomeni di sfruttamento dei lavoratori nell’agricoltura.
Il Sistema informativo verrà nutrito dai dati provenienti da:
- Ministero lavoro sui rapporti di lavoro delle aziende agricole e dai dati del sistema informativo unitario delle politiche del lavoro agricolo
- Ministero dell’Agricoltura che ivi riporta i dati dell’anagrafe delle aziende agricole
- Ministero interno (i dati relativi ai permessi di soggiorno rilasciati per motivi di lavoro)
- INAIL i dati relativi alle imprese agricole attive
- Regioni i dati relativi ai trasporti e agli alloggi destinati ai lavoratori del settore agricolo
Banca dati degli appalti in agricoltura
Non solo, il Decreto AGRICOLTURA all’articolo 2-quinquies, inserito dal Senato – prevede, in primo luogo, l’istituzione, presso l’INPS, di una Banca Dati degli appalti in agricoltura, in cui possono iscriversi, in forma singola o associata, le imprese che rientrino in alcune tipologie e che intendano partecipare ad appalti in cui il soggetto committente sia un’impresa agricola.
L’INPS rilascia un’attestazione di conformità del soggetto appaltatore, in relazione ai requisiti di qualificazione da definirsi con decreto ministeriale. Chi non l’avrà sarà esposto ad una sanzione amministrativa pecuniaria e all’esclusione temporanea dalla Rete del lavoro agricolo di qualità
Saranno sanzionate anche le imprese che non stipulino – prima o al momento della conclusione di un contratto di appalto nel settore agricolo – una polizza fideiussoria assicurativa, di cui sia beneficiario il committente, a garanzia dei contributi previdenziali, dei premi assicurativi INAIL e delle retribuzioni, dovuti per i propri dipendenti in relazione all’esecuzione del contratto di appalto.
I requisiti dell’appaltatore agricolo
Un prossimo Decreto dovrà individuare i requisiti di qualificazione dell’appaltatore, in relazione a
- struttura imprenditoriale
- organizzazione di mezzi necessari
- gestione a proprio rischio della prestazione oggetto di appalto,
- documentazione per la verifica del loro possesso,
- informazioni relative alle imprese già disponibili presso altre amministrazioni pubbliche o altri enti pubblici,
- regole tecniche per l’acquisizione, l’aggiornamento e la consultazione della documentazione, anche avvalendosi delle competenze tecnico-specialistiche e dell’apparato organizzativo del Ministero dell’agricoltura
- requisiti della polizza fideiussoria assicurativa a garanzia dei con tributi previdenziali e dei premi assicurativi dovuti in relazione al periodo di esecuzione del contratto di appalto.
All’esito della verifica del possesso dei requisiti, l’INPS potrà rilasciare all’impresa richiedente un’attestazione di conformità.
Decreto agricoltura e contrasto al caporalato: il commento del Ministro
A proposito della conversione in legge del Decreto Agricoltura 2024 e dei nuovi inserimenti volti ad una maggiore tutela dei lavoratori del settore, il ministro Marina Calderone ha commentato:
“Questo è poi il provvedimento con cui proseguiamo con fermezza verso l’aumento di uomini e strumenti per assicurare la salute e la sicurezza sul lavoro. Anticipiamo lo sblocco delle assunzioni di 514 ispettori Inps e Inail. Più personale in campo quindi, ma anche sapiente utilizzo delle informazioni nelle banche dati. Un patrimonio di informazioni già esistente che vogliamo sia a disposizione di chi agisce sul campo per prevenire e contrastare il caporalato, lo sfruttamento lavorativo e il lavoro sommerso e irregolare. E che arricchiamo con un nuovo sistema informativo del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali contro il caporalato in agricoltura e con una banca dati sugli appalti nel settore agricolo a cui possa attingere il personale ispettivo di Inl, Comando Carabinieri per la Tutela del lavoro, Guardia di Finanza e Inail. La direzione è chiara e senza tentennamenti: tutelare il lavoro regolare, sostenere le imprese che sul lavoro investono, promuovere l’aumento della salute e della sicurezza con tutti gli strumenti a nostra disposizione”.
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Laurea in Giurisprudenza in Diritto europeo (LUISS Guido Carli 2006) e Master in “Gestione integrata di salute e sicurezza nell’evoluzione del mondo del lavoro” INAIL-Sapienza (I° Ed. 2018-19).
Formatore certificato in salute e sicurezza sul lavoro dal 2017 per Istituto Informa e RLS per EPC Editore.
Esperto in sicurezza sul lavoro e amministratore del Gruppo Linkedin Ambiente&Sicurezza sul Lavoro.
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