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Dalla Regione Sicilia le Linee guida per la prevenzione di violenza e aggressione agli operatori sanitari

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La Regione Sicilia  ha pubblicato nel dicembre scorso le proprie “Linee Guida per la prevenzione degli atti di violenza e delle aggressioni verbali e/o fisiche a danno degli operatori sanitari delle strutture sanitarie pubbliche” (D.A. n. 1603 del 21 dicembre 2023).

Si tratta del frutto del lavoro del Gruppo di Coordinamento Regionale per la prevenzione di questi atti di violenza nelle strutture sanitarie dell’isola che è stato costituito nel marzo 2023 a seguito della sempre maggiore emersione della problematica di sicurezza in tutte le strutture sanitarie italiane.

Cosa prevede questo documento e quali sono gli spunti che potrebbero essere colti dal legislatore nazionale ai fini della protezione degli operatori sanitari? Riportiamo il commento del Dott. Paolo Conte Coordinatore GdL Regionale  per la Prevenzione atti di violenza  strutture sanitarie regionali e Referente Regionale “Stress Lavoro Correlato”.

Linee guida antiviolenza nelle strutture sanitarie in Sicilia: cosa contengono

Le Linee guida per la prevenzione dei rischi lavorativi da aggressione ed atti di violenza presso le strutture sanitarie pubbliche della Regione Siciliana volute fortemente dall’Assessore alla Salute Dott.ssa Giovanna Volo e dal Dirigente Generale del Dipartimento Attività Sanitarie e Osservatorio Epidemiologico Dott. Salvatore Requirez con il Coordinamento del Gruppo di lavoro regionale del Dott. Paolo Conte, sono state prodotte con D.A. n. 1603 del 21 dicembre 2023 e pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale Regione Siciliana n. 1 del 05 gennaio 2024 (parte I – supplemento ordinario).

Spiega Conte in una relazione informativa sulle Linee guida, che l’obiettivo di questo documento, approvato con Decreto Assessoriale del 21 dicembre scorso ha l’obiettivo di uniformare le strutture sanitarie regionali (Aziende Sanitarie, Aziende Ospedaliere, Policlinici Universitari) e ottenere come risultato una valutazione e gestione del rischio atti di violenza e aggressione ottimale.

Sicilia: protezione operatori sanitari, si parte dalla valutazione del rischio

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Nelle Linee guida si propone la valutazione del rischio con scheda allegata, il coinvolgimento del lavoratore con scheda allegata che non sempre avviene; l’istituzione del “Gruppo di Lavoro Rischio Aggressioni”; l’analisi dell’ambiente lavorativo; la definizione e implementazione delle misure di prevenzione e di controllo e la gestione degli episodi di violenza/aggressione.

Quanto alla formazione, essa, spiega, viene rivolta a tutti gli operatori, al management e al personale della sicurezza. Inoltre, sono previste locandine contro gli atti di violenza, da affiggere nelle strutture sanitarie, provviste di QRcode dedicato per la segnalazione degli episodi stessi.

Il Gruppo di Coordinamento Regionale per la prevenzione degli atti di violenza e delle aggressioni verbali e/o fisiche a danno degli operatori sanitari delle strutture sanitarie pubbliche della Regione Siciliana

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Spiega Conte, che Il Gruppo di Coordinamento ha tra gli obiettivi quello di intervenire nella prevenzione delle aggressioni e atti di violenza in ambito sanitario, nel promuovere ed organizzare iniziative di informazione, formazione e comunicazione degli operatori sanitari, nel coordinare e attivare idonei interventi presso le strutture sanitarie pubbliche della Regione Siciliana, per consentire la gestione organizzata dei rischi lavorativi da aggressione ed atti di violenza.

Sicurezza degli operatori sanitari: i numeri OMS degli atti di violenza e di intimidazione verbale e fisica

I dati OMS sulla sicurezza degli operatori sanitari parlano di un alto rischio di violenza in tutto il mondo: tra l’8% e il 38% degli operatori sanitari subisce violenza fisica a un certo punto della propria carriera. Molti di più sono i minacciati o gli esposti ad aggressioni verbali. E la violenza e le molestie colpiscono tutti i gruppi di operatori nei vari ambienti di lavoro nel settore sanitario. Fino al 62% degli operatori sanitari ha subito forme di violenza sul posto di lavoro. L’abuso verbale (58%) è la forma più comune di violenza non fisica, seguita da minacce (33%) e molestie sessuali (12%).

Nel 2022 OIL (l’Organizzazione internazionale del lavoro) e OMS hanno prodotto una specifica “Guida per rafforzare la protezione degli operatori sanitari”  per rafforzare la protezione degli operatori sanitari attraverso misure per il miglioramento della gestione della salute e sicurezza sul lavoro nelle strutture sanitarie.

Una visione più aggiornata della situazione è quella tracciata nella Relazione 2022 dell’Osservatorio Nazionale sulla Sicurezza degli Esercenti le Professioni Sanitarie e socio-sanitarie del Ministero della Salute che ammette come negli ultimi anni si sia assistito ad una crescita esponenziale e preoccupante di episodi di violenza nei confronti degli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie. Spesso si tratta di forme di violenza provenienti dagli stessi pazienti o dai loro caregiver, che si traducono in aggressioni fisiche, verbali o di comportamento. La preoccupazione di fronte a tali episodi ha portato le diverse istituzioni operanti nel sistema a realizzare nel tempo specifici monitoraggi, documenti, raccomandazioni con finalità diverse, e proprio con l’obiettivo di assicurare un lavoro sinergico da parte delle istituzioni, il legislatore ha ritenuto necessario individuare un apposito organismo che coinvolgesse tutti gli stakeholder di riferimento.

Rischio aggressione negli ospedali e nelle strutture sanitarie – la tutela e la normativa

Gli atti di violenza vanno affrontati anche nel rispetto del principio costituzionale del diritto alla salute e all’integrità fisica come diritto fondamentale dell’uomo.

  • Nel Testo unico di Sicurezza, D.Lgs. n.81/2008, il rischio aggressioni non è ancora regolamentato, come altri rischi “tradizionali”, pur essendo la sua valutazione imposta dal Decreto legislativo 81/2008 come compreso fra “tutti i rischi” da valutare ai sensi dell’articolo 18 del TUS. Necessario quindi stabilire regole, procedure e misure preventive da adottare per rendere più sicuri i luoghi di lavoro per  eliminare e/o ridurre al minimo l’esposizione dei lavoratori a rischi legati all’attività lavorativa per evitare infortuni o malattie professionali.
  • Nel novembre del 2007 il Ministero della Salute ha emanato la Raccomandazione n. 8 per prevenire gli atti di violenza a danno degli operatori sanitari ed in particolare il titolo indica come “gli atti di violenza a danno degli operatori sanitari costituiscono eventi sentinella che richiedono la messa in atto di opportune iniziative di protezione e prevenzione”.
  • Con la LEGGE 14 agosto 2020, n. 113 “Disposizioni in materia di sicurezza per gli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie nell’esercizio delle loro funzioni” si introducono le sanzioni per coloro che usano atti di violenza contro i professionisti della sanità e le misure di prevenzione e contrasto alla violenza sui luoghi di lavoro sanitari;
  • Con DECRETO-LEGGE 30 marzo 2023, n. 34 convertito con modificazioni dalla L. 26 maggio 2023, n. 56, il Governo ha inasprito le pene per coloro che compiono atti di violenza contro i professionisti della sanità attraverso una modifica diretta all’art. 583-quater che regola i casi di violenze su operatori sanitari, pubblici ufficiali in servizio.

Approfondisci su cosa si rischia in caso di minacce e violenze agli operatori sanitari nel nostro aggiornamento .

Tutela dal rischio aggressione e minacce degli operatori sanitari: il caso di studio dell’Ospedale di Careggi

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La rivista Ambiente&Sicurezza sul lavoro ha pubblicato di recente un interessante articolo a cura del Servizio Prevenzione e Protezione dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Careggi che ha attivato, sin dal 2016, un percorso mirato alla gestione del rischio di atti di violenza a danno del personale.
Il sistema creato garantisce una efficiente gestione del rischio e risulta facilmente esportabile in altre realtà aziendali sia pubbliche che private, ed anche in contesti diversi da quello sanitario.
La metodologia descritta nel testo ha vinto il premio Federsanità-Simeu 2022 “Curare la violenza”, nella sezione “PRESA IN CARICO DELL’OPERATORE AGGREDITO”.

Consulta l’articolo e acquistalo nella sezione ARTICOLI IN PDF di EPC Editore

Professioni sanitarie: una guida EPC Editore per l’operatore

EPC Editore nella collana di libri dedicati alla salute e sicurezza sul lavoro, pubblica il volume:

MEDICINA DEL LAVORO Manuale per le professioni sanitarie, EPC Editore, settembre 2023 (III ed.), Ciavarella Matteo, De Lorenzo Giuseppe, Sacco Angelo

MEDICINA DEL LAVORO Manuale per le professioni sanitarie

Ciavarella Matteo, De Lorenzo Giuseppe, Sacco Angelo

Libro

Edizione: settembre 2023 (III ed.)

Ad uso degli studenti dei corsi di laurea in infermieristica, tecniche della prevenzione, ostetricia, fisioterapia, tecniche di laboratorio biomedico, tecniche di radiologia medica e dei Master delle Professioni Sanitarie

Coordinamento editoriale Portale InSic.it -redattore giuridico

Laurea in Giurisprudenza in Diritto europeo (LUISS Guido Carli 2006) e Master in “Gestione integrata di salute e sicurezza nell’evoluzione del mondo del lavoro” INAIL-Sapienza (I° Ed. 2018-19).
Formatore certificato in salute e sicurezza sul lavoro dal 2017 per Istituto Informa e RLS per EPC Editore.
Esperto in sicurezza sul lavoro e amministratore del Gruppo Linkedin Ambiente&Sicurezza sul Lavoro.

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Antonio Mazzuca

Coordinamento editoriale Portale InSic.it -redattore giuridico Laurea in Giurisprudenza in Diritto europeo (LUISS Guido Carli 2006) e Master in "Gestione integrata di salute e sicurezza nell'evoluzione del mondo del lavoro" INAIL-Sapienza (I° Ed. 2018-19). Formatore certificato in salute e sicurezza sul lavoro dal 2017 per Istituto Informa e RLS per EPC Editore. Esperto in sicurezza sul lavoro e amministratore del Gruppo Linkedin Ambiente&Sicurezza sul Lavoro. Content editor e Social media per InSic.it su Linkedin e X (ex Twitter). Contatti: Linkedin Mail: a.mazzuca@insic.it