Esposizione lavoratori polveri legno

Esposizione a polveri di legno: normativa di sicurezza, studi e statistiche infortuni

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INAIL aggiorna il quadro infortunistico del settore della fabbricazione dei mobili e della lavorazione del legno nell’ultimo numero dei DATI INAIL, la pubblicazione a cadenza mensile che riporta le analisi di diversi settori produttivi. Si tratta di due settori particolarmente espositi al fenomeno infortunistico nel settore dell’industria manifatturiera.

Ci concentriamo in particolare sui dati relativi all’esposizione dei lavoratori alla polvere di legno facendo riferimento sia alla normativa più recente, aggiornata nel 2023, che ai dati sugli esposti in Italia riportati nell’ultimo Documento INAIL di aggiornamento delle stime infortunistiche e tecnopatiche degli esposti alle polveri di legno duro in Italia.

Cos’è la polvere di legno duro?

La polvere di legno duro è classificata, a livello comunitario europeo, quale agente cancerogeno (direttiva 2004/37/CE). Recentemente, sulla base delle informazioni registrate nella banca dati SIREP, INAIL ha effettuato una stima dei lavoratori potenzialmente esposti a tale agente nei settori di attività economica a maggior rischio. L’obiettivo è revisionare la stima con dati aggiornati al 2023.

Esposizione a polveri di legno: la normativa di tutela della salute e sicurezza dei lavoratori

Con decreto interministeriale del 10 ottobre 2023 Ministero del lavoro e della Salute hanno aggiornato le tabelle delle malattie professionali nell’Industria e nell’Agricoltura ricomprendendo, per lavorazioni che espongono all’azione delle polveri di legno, l’asma bronchiale causato dall’azione delle polveri di legno allergizzanti in aggiunta alle malattie neoplastiche (carcinoma delle cavità nasali, carcinoma dei seni paranasali e carcinoma del nasofaringe).

Inoltre, da gennaio 2023 il Valore limite di esposizione professionale (Vlep) alle polveri di legno duro è stato abbassato da 5 a 2 mg/m3. Il VLEP riportato nel d. lgs. 81/2008 si riferisce alla frazione inalabile dell’aerosol e se  le polveri di legno duro sono mischiate con altre polveri di legno, il valore limite si applica a tutte le polveri di legno presenti nella miscela in questione.

Lo riporta INAIL nell’ultimo numero dei “Dati INAIL” di maggio dedicato al comparto della “Fabbricazione dei mobili” e dell’industria della lavorazione del legno.

Il documento INAIL riporta le statistiche infortuni e malattie professionali dei due comparti.

Fabbricazione dei mobili: infortuni e malattie professionali nel 2022

I dati INAIL riferiscono al 2022 quando gli infortuni denunciati nel settore della fabbricazione di mobili sono stati 3.450, il 2,3% in più rispetto ai 3.373 dell’anno precedente. Una ripresa dopo lo stop Covid-19 con la ripresa delle attività di fabbricazione per un settore che conta il 4,3% delle aziende assicurate dell’industria manifatturiera (circa 17mila su un totale di quasi 399mila) e con oltre 130mila addetti-anno assicurati. Un settore che rappresenta poco più del 3% dei lavoratori di tutto il comparto.

La frequenza infortunistica per il triennio 2019-2021 è pari a 15,71 infortuni indennizzati ogni mille addetti, superiore al 12,74 del manifatturiero ma in linea con il 15,26 dell’Industria e servizi.

Cause di infortunio: più dell’80% dei casi accertati in occasione di lavoro deriva dalla perdita di controllo delle macchine e anche da movimenti del corpo che portano a lesioni fisiche sia interne che esterne.

Le malattie professionali denunciate nel 2022 sono state 546, 96 in più rispetto al 2018 e in crescita negli ultimi due anni del quinquennio. Il 65,8% della media di quelle definite positivamente riguarda il sistema osteomuscolare e del tessuto connettivo, secondo la classificazione internazionale Icd-10 (178 su un totale di 260 per il 2022), seguite dalle patologie del sistema nervoso (22,0%) e da quelle dell’orecchio e dell’apofisi mastoide con 21 eventi nel 2022 (9,1% in media nei cinque anni).

Industria del legno: infortuni e malattie professionali

Nell’industria del legno i livelli di rischio e gravità sono superiori alla media, riporta INAIL

Il settore conta 25.298 aziende con 94.384 addetti.

Sono 3002 gli infortuni, in crescita dopo la contrazione registrata nel 2020 ma ancora al di sotto dei livelli del 2018 e 2019. Circa un infortunio su 10 avviene nelle fasi di taglio e piallatura, il resto durante la lavorazione del legno

1.556 casi si sono verificati durante la fabbricazione di altri prodotti di carpenteria in legno e falegnameria per l’edilizia, per lo più porte e finestre (1.051 casi).

Per quanto riguarda le malattie professionali nel 2022 ne sono state denunciate 447, il numero più alto dal 2018. L’uso di strumentazioni spesso di tipo artigianale e manuale favorisce l’insorgenza di patologie del sistema osteomuscolare e del tessuto connettivo, che nel 2022 rappresentano il 70% del totale delle denunce.

Le altre patologie sono quelle del sistema nervoso (14%, 9 su 10 sindromi del tunnel carpale) e le malattie dell’orecchio (11%, in primis ipoacusie per via del rumore prodotto dalle macchine). Da segnalare anche i tumori professionali, tra i quali quelli dovuti alle inalazioni di polveri di legno: 44 casi nel quinquennio hanno riguardato l’apparato respiratorio, su 72 denunce complessive.

Esposizione alla polvere di legno duro in Italia

Sempre INAIL ha pubblicato nel 2024 uno studio sull’esposizione professionale in Italia alla polvere di legno duro dal titolo: “AGGIORNAMENTO DELLA STIMA DEI LAVORATORI POTENZIALMENTE ESPOSTI ALLA POLVERE DI LEGNO DURO IN ITALIA”.

La ricerca parte come dai dati aggiornati al 31 dicembre 2023, del sistema informativo sulle esposizioni professionali ad agenti cancerogeni (SIREP): sono stati stimati 209.421 lavoratori potenzialmente esposti alla polvere di legno duro, di  cui 79% uomini (165.443).

La maggior parte dei lavoratori potenzialmente esposti continua ad essere impiegata principalmente nell’industria del legno (60.832 esposti) e nella fabbricazione di mobili

L’ attuale stima di 209.421 lavoratori potenzialmente esposti alla polvere di legno duro mostra un incremento di circa il 22% rispetto alla precedente stima.

  • Nell’industria del legno il maggior numero di esposti è impiegato nella fabbricazione di porte e finestre in legno
  • la maggior proporzione di esposti registrati in SIREP la ritroviamo nella fabbricazione di fogli da impiallacciatura e di pannelli di legno.

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Antonio Mazzuca

Coordinamento editoriale Portale InSic.it -redattore giuridico Laurea in Giurisprudenza in Diritto europeo (LUISS Guido Carli 2006) e Master in "Gestione integrata di salute e sicurezza nell'evoluzione del mondo del lavoro" INAIL-Sapienza (I° Ed. 2018-19). Formatore certificato in salute e sicurezza sul lavoro dal 2017 per Istituto Informa e RLS per EPC Editore. Esperto in sicurezza sul lavoro e amministratore del Gruppo Linkedin Ambiente&Sicurezza sul Lavoro. Content editor e Social media per InSic.it su Linkedin e X (ex Twitter). Contatti: Linkedin Mail: a.mazzuca@insic.it