Lo studio (Dragani TA, Colombo F, Pavlisko EN, et al. “Malignant mesotelioma diagnosed at a younger age is associated with heavier asbestos exposure”. Carcinogenesis 2018) è stato reso possibile dalla stretta collaborazione tra i ricercatori della Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori e i patologi della Duke University Medical Center, Durham, NC, USA.
Si riporta nell’abstract della pubblicazione che “pazienti che nel lontano passato sono stati esposti ad elevati livelli di amianto si sono ammalati prima di questa patologia rispetto a pazienti che sono stati esposti a livelli inferiori” e si aggiunge che “Poiché la maggior parte delle fibre di amianto ha una persistenza molto lunga nell’organismo, probabilmente per tutta la vita, esse possono essere rilevate nel tessuto polmonare dei pazienti deceduti per mesotelioma maligno e che erano stati esposti diverse decine di anni prima all’amianto”
Sempre a proposito di questa nuova acquisizione scientifica, si spiega che lo studio ha utilizzato dati provenienti da analisi quantitative delle fibre di amianto nel tessuto polmonare, condotte dalla Duke University Medical Center: si tratta di misurazioni interne di esposizione che rappresentano valutazioni affidabili dell’esposizione cumulativa ad amianto.
“Sebbene il meccanismo preciso della cancerogenicità dell’amianto non sia completamente noto” – continua Dragani – “si ritiene che l’infiammazione cronica provocata dalle fibre di amianto nel polmone e nel mesotelio svolga un ruolo importante nell’origine di questa malattia”. È quindi plausibile che l’esposizione ad elevati livelli di amianto possa causare un livello di infiammazione elevato che, a sua volta, potrebbe promuovere la progressione del tumore.
Lo studio fornisce dunque una stima dell’associazione tra i livelli di carico polmonare di amianto e l’età alla diagnosi di tale malattia, ma rimanda l’analisi delle relazioni tra l’esposizione cumulativa all’amianto, l’entità dell’infiammazione tissutale e l’età alla diagnosi di mesotelioma maligno a successivi studi di precisione sui livelli di infiammazione nel tessuto polmonare e nel mesotelio mediante la misurazione di biomarcatori cellulari e biochimici.
In Italia, secondo le stime di AIOM-AIRTUM “I numeri del cancro in Italia – 2013” sono 1700 i nuovi casi di mesotelioma. L’80% dei casi di mesotelioma viene associata all’esposizione pregressa ad amianto, che rappresenta la causa principale della patologia (Registro Nazionale dei Mesoteliomi – V Rapporto, 2015).
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