Il 10 ottobre 2024 è stata la Giornata nazionale della salute mentale: per l’occasione da Eu-OSHA arriva un Documento sull’impatto della digitalizzazione sulla salute mentale dei lavoratori.
- Cosa prevede questo documento e quali conclusioni in termini di valutazione del rischio arrivano dall’Europa?
Nell'articolo
Salute mentale sul lavoro: cosa c’è nella Relazione Eu-OSHA su rischi psicosociali da digitalizzazione e nuove tecnologie
Secondo l’Agenzia europea per la sicurezza, l’uso delle tecnologie digitali sul luogo di lavoro è associato a rischi psicosociali come il sovraccarico cognitivo, l’incertezza lavorativa, la mancanza di fiducia e l’isolamento. Tali rischi possono essere prevenuti a livello di luoghi di lavoro mediante una serie di iniziative, tra cui l’applicazione della legislazione vigente, l’esecuzione di valutazioni del rischio riguardanti le tecnologie digitali e la presa in considerazione del loro impatto sui lavoratori.
Anche la promozione della trasparenza sul funzionamento delle tecnologie e il coinvolgimento dei lavoratori nelle decisioni relative all’introduzione della tecnologia sono fondamentali.
La Relazione EU-OSHA (anche disponibile in una Sintesi) definisce i rischi psicosociali dalle evidenze empiriche.
Poi evidenzia come le nuove tecnologie possono influenzare i rischi psicosociali. C’è poi una parte del Documento legato alle buone pratiche per contrastare i rischi psicosociali legati all’avanzare delle nuove tecnologie. Infine, due casi di studio sulle applicazioni robotiche e dell’intelligenza artificiale.
Digitalizzazione: dove si nascono i rischi per la salute mentale dei lavoratori
Se da una parte l’adozione di robotica avanzata e intelligenza artificiale (AI) in vari settori come sanità, istruzione e supporto clienti, sta migliorando l’efficienza lavorativa grazie a robot mobili, di assemblaggio e esoscheletri, al contempo tali tecnologie possono anche comportare rischi per la sicurezza sul lavoro, tra cui preoccupazioni fisiche, organizzative e psicosociali. L’introduzione di AI può generare timori legati alla perdita del lavoro e una mancanza di fiducia verso la tecnologia, influenzando negativamente l’adozione consapevole da parte dei lavoratori.
Robotica e impatti sociali
Gli impatti psicosociali della robotica e dell’AI variano a seconda della natura dei compiti. Nei lavori fisici, possono emergere rischi di sicurezza derivanti dall’interazione diretta con i macchinari, mentre per le attività cognitive e combinate possono insorgere pressioni legate alle prestazioni e necessità di adattamento mentale. L’automazione di compiti ripetitivi può sovraccaricare cognitivamente i lavoratori, che devono monitorare sistemi complessi, aumentando così il loro livello di stress.
Tecnologie intelligenti e rischi psicosociali
Le tecnologie digitali intelligenti, che includono dispositivi basati su sensori, IoT, realtà aumentata/virtuale e droni, offrono molte opportunità per migliorare la sicurezza sul lavoro (OSH), come la prevenzione dei danni e l’aumento della conformità alle normative. Tuttavia, questi strumenti pongono anche sfide in termini di accettazione e fiducia, violazione della privacy e aumento dei rischi psicosociali come la riduzione dell’autonomia lavorativa e la pressione derivante dall’uso delle tecnologie.
Lavori su piattaforme digitali: algoritmi e isolamento del lavoratore
Infine, il lavoro su piattaforme digitali, caratterizzato da gestione algoritmica e flessibilità, offre autonomia e un miglior bilanciamento tra vita e lavoro. D’altro canto, questo modello può comportare una riduzione dell’autonomia lavorativa, aumento del controllo e della pressione sulle prestazioni, oltre a escludere molti lavoratori dalla protezione delle leggi sulla sicurezza sul lavoro. Anche il lavoro a distanza, reso possibile da strumenti digitali, presenta rischi psicosociali legati all’isolamento, all’aumento del carico di lavoro e alla difficoltà di mantenere un corretto equilibrio tra lavoro e vita privata.
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Laurea in Giurisprudenza in Diritto europeo (LUISS Guido Carli 2006) e Master in “Gestione integrata di salute e sicurezza nell’evoluzione del mondo del lavoro” INAIL-Sapienza (I° Ed. 2018-19).
Formatore certificato in salute e sicurezza sul lavoro dal 2017 per Istituto Informa e RLS per EPC Editore.
Esperto in sicurezza sul lavoro e amministratore del Gruppo Linkedin Ambiente&Sicurezza sul Lavoro.
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