Il 25 aprile ’24 in occasione della Giornata Mondiale per la Sicurezza, l’Organizzazione internazionale del Lavoro (ILO) realizzerà un evento globale dal titolo: “Climate change and safety and health at work” con esperti e relatori ospiti di governi, datori di lavoro e lavoratori per discutere su come proteggere i lavoratori dai rischi per la salute legati al cambiamento climatico e sull’efficacia delle protezioni esistenti in materia di salute e sicurezza sul lavoro.
ILO ha anche realizzato un opuscolo informativo che fa luce su questa problematica.
Nell'articolo
World Day for Safety and Health at Work: di cosa si parlerà il 25 aprile 2024
L’evento “Climate change and safety and health at work” lancerà il Rapporto “Ensuring safety and health at work in a changing climate” dell’ILO concentrandosi su specifici rischi per la salute: calore eccessivo, radiazioni ultraviolette, eventi meteorologici estremi, inquinamento atmosferico, malattie trasmesse da vettori e prodotti chimici per l’agricoltura.
Gli esperti sono di alto profilo: Kristian De Meester (Consulente senior, Belgio della Federazione delle imprese, Rory O’Neill (Consulente per la sicurezza e la salute sul lavoro ITUC) Shikha Bhasin (UNEP), Ruth Wilkinson (Responsabile Salute e Sicurezza (IOSH), Christy Adeola Braham (WIEGO) e Manal Azzi
Responsabile del team in materia di sicurezza e salute sul lavoro dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO)
Cambiamenti climatici: quali impatti sulla salute dei lavoratori, i dati ILO
Il Rapporto “Ensuring safety and health at work in a changing climate” dell’ILO riporta i dati degli impatti per la salute dei lavoratori derivanti dai cambiamenti climatici:
- oltre il 70 per cento della forza lavoro globale, sarà probabilmente esposto a questi rischi
- oltre 2,4 miliardi i lavoratori (su una forza lavoro globale di 3,4 miliardi) saranno probabilmente esposti a calore eccessivo durante il loro lavoro.
- rispetto al 2000 la percentuale di lavoratori esposti ai rischi derivanti da cambiamenti climatici è salita dal l 65,5% al 70,9% dal 2000;
- ogni anno si perdono 18.970 vite a causa dei 22,87 milioni di infortuni sul lavoro, attribuibili al caldo eccessivo.
- 26,2 milioni di persone in tutto il mondo convivono con una malattia renale cronica legata allo stress da calore sul posto di lavoro (dati del 2020).
Quali sono le patologie correlate ai rischi da cambiamenti climatici:
Cancro, malattie cardiovascolari, malattie respiratorie, disfunzione renale e condizioni di salute mentale sono le principali patologie collegate con i rischi per la salute derivanti dai cambiamenti climatici:
- 1,6 miliardi di lavoratori esposti ai raggi UV, con oltre 18.960 decessi legati al lavoro ogni anno per cancro della pelle non melanoma.
- 1,6 miliardi di persone potrebbero essere esposte all’inquinamento atmosferico sul posto di lavoro, con conseguenti fino a 860.000 decessi legati al lavoro tra i lavoratori all’aperto ogni anno.
- Oltre 870 milioni di lavoratori in agricoltura, che potrebbero essere esposti ai pesticidi, con più di 300.000 decessi attribuiti all’avvelenamento da pesticidi ogni anno.
- 15.000 decessi legati al lavoro ogni anno a causa dell’esposizione a malattie parassitarie e trasmesse da vettori.
«È chiaro che il cambiamento climatico sta già creando ulteriori rischi significativi per la salute dei lavoratori», ha dichiarato Manal Azzi, responsabile del reparto di SSL presso l’ILO. “È essenziale prestare attenzione a questi avvertimenti. Le considerazioni relative alla sicurezza e alla salute sul lavoro devono diventare parte delle nostre risposte ai cambiamenti climatici, sia politiche che azioni. Lavorare in ambienti sicuri e salubri è riconosciuto come uno dei principi e dei diritti fondamentali dell’ILO sul lavoro. Dobbiamo mantenere questo impegno in relazione al cambiamento climatico, proprio come in ogni altro aspetto del lavoro”.
Il rapporto esplora anche le attuali risposte dei paesi, tra cui la revisione o la creazione di nuove leggi, regolamenti e linee guida e il miglioramento delle strategie di mitigazione dei cambiamenti climatici, come le misure di efficienza energetica, negli ambienti di lavoro.
Rischio Calore: come prevenire il rischio in Italia
La problematica del rischio calore ed i suoi effetti sul luogo di lavoro è stata oggetto di una specifica disposizione del DECRETO-LEGGE 28 luglio 2021, n. 98, il cd Decreto “CALDO” che ha previsto per le attività lavorative del periodo luglio-dicembre 2023 (soprattutto il settore edile, lapideo e delle escavazioni e agricolo) strumenti di integrazione salariale a seguito di eccezionali eventi climatici e soprattutto ha previsto specifiche intese tra organizzazioni datoriali e sindacali per l’adozione di linee-guida e procedure concordate con attenzione alla valutazione delle correlazioni fra tra l’umidità relativa, la temperatura e la ventilazione.
Successivamente l’Ispettorato ha fornito alcune indicazioni pratiche per la tutela dei lavoratori con la Nota 22 giugno 2022 che richiama la precedente Nota n.4639/2021 sul rischio da stress termico e con Circolare 5056 del 13 luglio 2023 ha poi alcune indicazioni sulla tutela dai danni da calore sia per gli ispettori chiamati a vigilare sulle attività più esposte, che ai datori e lavoratori circa gli effetti delle temperature estreme.
Sempre in funzione di protezione dei lavoratori, ricordiamo poi il progetto Worklimate, e in particolare ai sistemi di allerta meteo-climatica, anche personalizzati, specifici per i settori occupazionali e la “Guida informativa per la gestione del rischio caldo”, che contiene informative per i datori di lavoro in merito alle patologiche da calore e ai fattori che contribuiscono alla loro insorgenza nonché apposito decalogo dedicato alla relativa prevenzione.
Coordinamento editoriale Portale InSic.it -redattore giuridico
Laurea in Giurisprudenza in Diritto europeo (LUISS Guido Carli 2006) e Master in “Gestione integrata di salute e sicurezza nell’evoluzione del mondo del lavoro” INAIL-Sapienza (I° Ed. 2018-19).
Formatore certificato in salute e sicurezza sul lavoro dal 2017 per Istituto Informa e RLS per EPC Editore.
Esperto in sicurezza sul lavoro e amministratore del Gruppo Linkedin Ambiente&Sicurezza sul Lavoro.
Content editor e Social media per InSic.it su Linkedin e X (ex Twitter).
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