Riconoscimento dello stress lavoro correlato

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È pervenuto alla Rivista Ambiente&Sicurezza sul Lavoro un quesito in materia di rischio stress lavoro correlato e sulle casistiche di riconoscimento. Risponde il Prof. Agostino Messineo – Professore in Medicina del Lavoro A.C., Università La Sapienza S. Andrea, Roma





Il Quesito
Quali sono le eventuali casistiche di riconoscimento dello Stress lavoro-correlato come malattia professionale?

Secondo l’Esperto
Lo stress non è una patologia, ma lo sono i danni ad esso conseguenti. Nella maggior parte dei casi, situazioni disfunzionali organizzative determinano condizioni di stress prolungato e quindi patologie correlate che possono essere state oggetto di indennizzo (indennizzo INAIL se patologia professionale indennizzabile, ovvero Tribunali Civili se comunque le patologie sono determinate da azioni ingiuste o illegittime). Oppure vi possono essere state vertenze in ambito penale (se le azioni ingiuste, illegittime o non etiche possono essere inquadrate nell’ambito delle norme di tutela penale quali la violenza privata, la calunnia, i maltrattamenti, la violenza sessuale, le lesioni personali colpose, ecc.). Allo stato attuale abbiamo dunque una serie di indennizzi soprattutto in sede civile (moltissime cause riguardano azioni mobbing-assimilabili come il demansionamento ed i danni alla salute che ne conseguono). In minor aliquota abbiamo cause in sede penale, perché nel processo penale è più difficile acquisire testimonianze e prova del nesso causale tra danni e situazioni stressogene determinate da strategie dolose. Tra l’altro, vi sono diverse tipologie di reato mediante le quali si può “leggere” in ambito penale un comportamento “mobbizzante” e stressogeno ed è quindi piuttosto difficile risalire, in ogni Procura, al numero delle cause esistenti. Si può solo dire che tali doglianze sono in costante e progressivo aumento sia in ambito civile che in ambito penale ed impegnano sempre crescenti risorse di personale investigativo. Si può anche constatare che quasi mai il documento di valutazione dei rischi viene richiesto o esibito nelle consulenze e nelle cause.

Vi è poi il problema delle patologie “denunciate” all’INAIL come sospetta malattia professionale. Ebbene sono circa 500 i casi riconosciuti dall’INAIL per stress collegato al lavoro delle quattromila denunce presentate all’Istituto negli ultimi 10 anni. I dati sono stati presentati nel corso di una audizione al Senato dedicata al mobbing. Sulla base dei dati rilevati nel corso degli anni è risultato che per il 64% dei casi di malattia da stress collegato al lavoro è stata riconosciuta dall’INAIL una indennità in capitale, mentre appena per il 9% una rendita e per il 27% solo una indennità per inabilità temporanea al lavoro o non è stato riconosciuto alcun indennizzo. È molto bassa anche la percentuale di casi riconosciuti per questa malattia (pari al 13%), contro il 40% delle altre malattie professionali. Le patologie da stress lavoro correlato sono infatti malattie non tabellate e l’onere della prova è a carico del lavoratore, che deve dimostrare che lo stress è collegato al lavoro.


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Redazione InSic

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