Strutture sanitarie: dalla Sicilia le Linee guida per lo Stress Lavoro correlato

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Con Decreto del Dirigente Generale n. 472 del 23 marzo 2016, sono state prodotte le “Linee guida del sistema di valutazione e gestione e dello Stress Lavoro Correlato nelle strutture sanitarie della Regione Siciliana” e pubblicate in Gazzetta Ufficiale Regione Siciliana – Parte Prima n. 17 del 22 aprile 2016 e disponibili in allegato.
Le Linee Guida costituiscono le basi del modello di gestione dello Stress Lavoro Correlato e sono redatte secondo le linee guida elaborate ed approvate ai sensi dell’art. 6 comma 8 lettera m-quater e dell’art. 28 comma I-bis del D. Lgs. 81/08 e s.m.i., dalla Commissione Consultiva Permanente per la Salute e Sicurezza sul Lavoro del 18/11/2010.

Trovano applicazione in tutte le attività lavorative che si svolgono nelle strutture sanitarie, comprese le attività lavorative esercitate dal personale dipendente dove sono equiparati i soggetti che per contratto, volontariato, studio o tirocinio frequentano o svolgono attività lavorative.

Il Processo valutativo
Le Linee Guida identificano il processo valutativo dello stress, che si articola in una 1a fase che riporta “Azioni propedeutiche” (attività di individuazione e costituzione del gruppo di valutazione e la raccolta delle informazioni sull’azienda – vedi infra il Documento in allegato ). Per quelle strutture sanitarie ad alta complessità organizzativa, la valutazione viene effettuata per unità operative e profili professionali.
La 2a Fase è quella “Informativa” e si esplica in circolari, riunioni, sito istituzionale, Intranet sulle finalità della valutazione e gestione dello Stress.
Segue una 3° Fase, quella della “Valutazione”, che può essere oggettiva ma anche soggettiva.
La valutazione oggettiva ha come obiettivo l’individuazione di indicatori oggettivi e verificabili di condizioni di lavoro potenzialmente “stressogeni” e di elementi indicativi di effetti negativi che il rischio può produrre sull’organizzazione o sui singoli lavoratori e, come previsto dalla Circolare della Commissione Consultiva del 18 novembre 2010, consiste nella rilevazione degli indicatori oggettivi appartenenti a tre distinte famiglie:
• Eventi sentinella;
• Fattori di contenuto del lavoro;
• Fattori di contesto del lavoro

La valutazione soggettiva consente, invece, di monitorare la percezione del rischio da parte dei lavoratori. Il confronto e l’integrazione dei risultati emersi da entrambe le valutazioni consente di ottenere una accurata valutazione dello Stress Lavoro Correlato e la successiva identificazione delle misure necessarie da adottare per ridurre o eliminare il rischio.
Raccolte le informazioni, confermati i risultati ottenuti dalle fasi precedenti, analizzati i significati anche in relazione a gruppi omogenei di lavoratori specifici, di settori produttivi/reparti si provvede all’individuazione delle aree critiche assegnandone anche una priorità di intervento.

La 5a Fase prevede la “Definizione delle misure necessaire da adottare” rispetto alle fonti di rischio risultate critiche e, come indicato dall’Accordo Quadro Europeo, possono includere elementi di gestione e organizzazione del lavoro con interventi di tipo:
• organizzativo (orario sostenibile, alternanza di mansioni nei limiti di leggi e contratti,
riprogrammazione attività, etc).
• comunicativo (azioni di miglioramento della comunicazione interna, ad es., diffusione
dell’organigramma aziendale, etc).
• formativo (formazione al ruolo, acquisizione e sviluppo di competenze tecniche e/o
professionali, etc).
• procedurale (definizione di procedure di lavoro validate).
• tecnico/ergonomico (progettazione ergonomica dell’ambiente e dei processi di lavoro, etc).

La 6a Fase prevede la “Programmazione degli interventi correttivi e definizione della tempistica”: a seguito dell’individuazione dei processi di miglioramento la Direzione Aziendale programmerà le priorità di intervento ed i relativi cronoprogrammi. Occorrerà comunque prevedere il monitoraggio in itinere e la rivalutazione dopo due anni o a seguito di cambiamenti organizzativi.
Infine, l’ultima Fase è quella definita di “Restituzione dei risultati ai lavoratori” si tratta della condivisione dei risultati della valutazione della programmazione di azioni di miglioramento.

I Punti di Ascolto
Infine, le Linee Guida prevedono l’attivazione di un “Punto di Ascolto S.L.C.” che si inserisce nel progetto regionale di coordinamento e di attivazione di idonei interventi presso le strutture sanitarie della Regione Siciliana per la gestione organizzata dei rischi lavorativi da stress promosso dal “Gruppo di Coordinamento Regionale per lo Stress Lavoro Correlato e Benessere Organizzativo” (D.D.G. n. 2197 del 18 dicembre 2014).
Il “Punto di Ascolto S.L.C.”, si legge nelle Linee Guida, non ha fini terapeutici ma ha l’obiettivo di individuare casi di stress lavorativo al fine di indirizzare il lavoratore verso Unità di Psicologia e/o Psichiatria; Comitato Unico di Garanzia.
La raccolta di questi dati permette non solo l’intervento sulla problematica del lavoratore ma anche un’analisi qualitativa e quantitativa di possibili interventi futuri per la gestione del rischio Stress da parte del “Gruppo di Valutazione Aziendale”.
Sarà cura di ogni Struttura Sanitaria garantire l’apertura del “Punto di Ascolto S.L.C.”, con cadenza almeno settimanale, e di provvedere a darne massima diffusione, attraverso i canali di informazione.

Redazione InSic

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