Total Worker Health: combattere lo stress con l’ educazione alla salute

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Continua il viaggio nelle tematiche del Benessere Lavorativo, condotto da Silvia Vescuso Direttore Istituto Informa, Psicologa del lavoro e delle Organizzazioni sulla rubrica BIL della rivista Ambiente&Sicurezza sul Lavoro.
Sul numero di Giugno scorso, che riportiamo in allegato, si è parlato di Stress lavoro correlato, attraverso una intervista al Prof. Sergio Iavicoli, Direttore del Dipartimento di Medicina, Epidemiologia, Igiene del Lavoro ed Ambientale dell’INAIL, da sempre studioso del fenomeno dello Stress Lavoro correlato, al quale è stato chiesto come combattere lo stress con l’ educazione alla salute.

Diverse sono le domande poste al Dott. Iavicoli: dai dati sul fenomeno dello stress ad una valutazione sulle Linee guida sullo Stress Lavoro correlato del 2010 e sulla loro utilità.
Inoltre, gli obiettivi del Progetto CCM (Centro Controllo Malattie) presentato dall’Inail insieme a 16 Regioni e in collaborazione con le Università di Verona e Bologna
A proposito del Progetto Iavicoli ha sottolineato come si tratti di un organismo di coordinamento istituito con lo scopo di contrastare le emergenze di salute pubblica agendo “con modalità e in base a programmi annuali approvati con decreto del ministro della Salute”, uno dei quali è per l’appunto, il Piano di monitoraggio e d’intervento per l’ottimizzazione della valutazione e gestione dello stress lavoro-correlato, il cui obiettivo è la verifica e il miglioramento dei processi e degli strumenti di valutazione e gestione. .

Infine, è stato chiesto al dott. Iavicoli quale pratica di wellness aziendale sarebbe curioso di sperimentare e far sperimentare ai suoi collaboratori, se fosse direttore delle risorse umane. Iavicoli ha dunque citato il Total Worker Health cioè la salute globale del lavoratore che non è la semplice somma di tutela della salute e sicurezza e promozione della responsabilità sociale d’impresa, ma un programma di educazione alla salute che favorisca uno stile di vita consono allo sviluppo di condizioni pratiche in grado di garantire un livello elevato di benessere.
Nonché, risulta rilevante, secondo Iavicoli, un ammodernamento dell’approccio alla valutazione dei rischi. “Si parla di tutti i rischi insiti nelle tecnologie, senza valutare le opportunità che queste possono rappresentare. Ad esempio, nel mio smart device ho varie indicazioni: quanto ho camminato, quante scale salgo… Questo device potrebbe essere utilizzato come dispositivo elettronico portatile interattivo e collegabile a una rete informatica per dialogare sull’analisi dei rischi. Penso, ad esempio, alle prospettive completamente nuove relativamente ad aspetti quali i movimenti ripetuti o le posture incongrue si potrebbero aprire attraverso sistemi di sensoristica. È un’opportunità per tutti coloro che operano nel campo della prevenzione e che, se non colta, può rappresentare un elemento di arretramento”.

L’intervista completa in allegato

Riferimenti bibliografici:
BIL (Benessere Interno lordo)
Total Worker Health
combattere lo stress con l’ educazione alla salute
di Silvia Vescuso (Direttore Istituto Informa, Psicologa del lavoro e delle Organizzazioni)
Rivista Ambiente&Sicurezza sul Lavoro.

Redazione InSic

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