workaholism

Workaholism: quali sono gli effetti della dipendenza dal lavoro e come intervenire?

1910 0

Con il termine workaholism si definisce una condizione di dipendenza dall’attività lavorativa di tipo ossessivo. Inizialmente definito come “dipendenza dal lavoro, bisogno compulsivo e incontrollabile di lavorare incessantemente”, negli ultimi anni, il termine workaholism è diventato parte del linguaggio colloquiale.

Questo contenuto è tratto dall’articolo: “Workaholism: la tutela della salute del lavoratore dalla dipendenza patologica dal lavoro”, della Dott.ssa Ambra Pompei, Scuola di Specializzazione in Medicina del Lavoro, Università Cattolica del Sacro Cuore, Roma (rivista Ambiente & Sicurezza sul Lavoro – gennaio/febbraio 2023).

Workaholism: significato

Il workaholism come costrutto deriva originariamente, per analogia, dal termine alcolismo.

Da quando il termine workaholism è stato introdotto nella letteratura accademica, gli studiosi lo hanno variamente interpretato come un atteggiamento, un tratto, un’ossessione e/o una compulsione e come una dipendenza.

Recentemente ha acquisito peso però soprattutto la valutazione del workaholism come una vera e propria dipendenza comportamentale.

Pertanto, da questo punto di vista, il maniaco del lavoro può essere descritto come un soggetto eccessivamente preoccupato per il lavoro, guidato da una motivazione lavorativa incontrollabile, tanto da mettere così elevata energia e sforzi nel lavoro da compromettere le relazioni private, le attività del tempo libero e/o la salute.

Chi è il Workaholic

Le definizioni contemporanee descrivono il maniaco del lavoro, o workaholic, come un soggetto che investe fortemente sulla sua attività lavorativa, che osserva orari lavorativi lunghi, che ha una forte aspettativa sul proprio lavoro e su di sé, tanto da annullare tutto ciò che non è inerente ad esso.

In questi anni si è cercato di creare una distinzione tra le varie tipologie di workaholic, ma raramente queste sono state definite basandosi su solide basi teoriche o empiriche.

Alcuni ricercatori hanno proposto la distinzione in tre tipi di maniaci del lavoro:

  • i dipendenti compulsivi;
  • i perfezionisti;
  • quelli orientati al successo.

Tipologie di workaholic

Una distinzione invece empiricamente fondata è quella esistente tra maniaci del lavoro che apprezzano il proprio lavoro e quelli che non lo fanno.

In particolare uno studio ha distinto i maniaci del lavoro entusiasti, ossia quelli che hanno un alto livello di coinvolgimento lavorativo e trovano gioia e appagamento nel lavoro e maniaci del lavoro non entusiasti, che sono similmente coinvolti nel lavoro e guidati da un impulso interiore a lavorare, ma che sembrano trarre poco piacere dal lavoro eccessivo.

Cause del Workaholism e tratti di personalità

Coerentemente con la definizione di workaholism, i tratti ossessivo-compulsivi sono stati identificati come antecedenti individuali che predispongono i lavoratori a diventare maniaci del lavoro.

L’ossessione comporta pensieri intrusivi e indesiderati ricorrenti e persistenti, mentre la compulsione determina comportamenti ripetitivi o atti mentali che un individuo compie rigidamente per prevenire o neutralizzare l’ossessione e l’ansia. Di conseguenza, i dipendenti maniaci del lavoro sono guidati dal bisogno ossessivo di raggiungere obiettivi straordinari autoimposti, derivanti dall’interiorizzazione di standard esterni di autostima e approvazione sociale.

Dunque, il loro comportamento lavorativo compulsivo ha lo scopo di prevenire i sentimenti negativi di colpa e inutilità che provano quando non dedicano tempo alle attività lavorative.

I tratti ossessivo-compulsivi, che abbracciano le tre sfaccettature dell’ordine, della rigidità e del superego, sono legati alla necessità di svolgere i compiti in modo preciso e con meticolosa attenzione ai dettagli a causa di un grande bisogno di controllo.

  • L’ordine si riferisce alla tendenza ad essere precisi, metodici e ben organizzati e ad evitare la procrastinazione. Le persone ordinate e metodiche pianificano le loro attività con la massima diligenza e rischiano di fallire compiti urgenti perché si concentrano eccessivamente su attività non necessarie che richiedono investimenti a lungo termine.
  • La rigidità implica la tendenza a seguire le routine così strettamente che gli individui diventano incapaci di rompere o rivedere i propri schemi comportamentali. I dipendenti caratterizzati da un’elevata rigidità sono bloccati nei loro punti di vista, non amano il cambiamento e accettano qualsiasi sforzo per modificare o migliorare le proprie abitudini solo con estremo scetticismo.
  • Un ulteriore tratto ossessivo-compulsivo è il superego, definito come la convinzione personale di possedere uno straordinario senso etico e standard più elevati di giusto e sbagliato rispetto agli altri, percependo così sé stessi come responsabili e degni di fiducia.

Quali sono gli effetti del workaholism?

Il workaholism può influenzare negativamente tutte le sfere della vita del lavoratore, ma anche lo stesso ambito lavorativo, causando serie ripercussioni su: vita familiare, tempo libero e salute.

  • In ambito familiare i rapporti interpersonali vengono gravemente lesi, in quanto il maniaco del lavoro tende a occupare la maggior parte del suo tempo nell’attività lavorativa. L’isolamento a cui porta tale comportamento patologico distrugge progressivamente la rete sociale del soggetto, tanto fuori quanto dentro la famiglia.
  • Il maniaco del lavoro creando questa dipendenza dalla sua occupazione perde completamente interesse per qualsiasi altra attività o hobby; il tempo libero viene vissuto con ansia e senso di colpa, poiché non rientra nella logica del workaholic l’allontanarsi fisicamente e mentalmente dal suo lavoro.
  • Col tempo, le ripercussioni di questo disturbo si rendono manifeste anche sulla salute.

I lavoratori che ne sono affetti lamentano infatti anche disturbi organici quali gastrite, ipertensione, disturbi di natura cardiaca, ansia, depressione, disturbi del sonno come insonnia o difficoltà a svegliarsi, ma anche stanchezza sul lavoro e fatica già presente al mattino appena svegli.

Dipendenza dal lavoro: cosa fare in ambito lavorativo?

Nel mondo del lavoro moderno sono spesso richiesti lavoratori altamente motivati e impegnati, disposti a lavorare sodo e a fare il possibile. In quest’ottica è però importante essere in grado di distinguere il sano impegno lavorativo dal workaholism.

Se il comportamento maniacale sul lavoro viene premiato attraverso complimenti, aumento di stipendio, promozione, tutto ciò può creare un ambiente in gradi di favorire lo sviluppo di questo disturbo.

Al contrario, se il lavoro eccessivo e ossessivo non incontra una reazione positiva, ma di contrasto, il comportamento in questione sarà smorzato.

Alcune realtà lavorative offrono formazione ai propri dipendenti, ad esempio sulla corretta gestione del tempo, sulle tecniche di rilassamento, sulla acquisizione delle capacità del lavoratore di porsi dei limiti nell’impegno lavorativo.

In tal modo viene inviato un messaggio chiaro: la salute e il benessere del dipendente sono di vitale importanza e sono altamente prioritari per l’azienda.

Il ruolo del medico competente nella prevenzione del workaholism

Il ruolo del medico competente risulta fondamentale nella prevenzione e nel contrasto al workaholism.

  • In sede di prevenzione primaria l’attività del medico competente consiste nel suggerire interventi volti a cambiare l’ambiente di lavoro, promuovendo una cultura organizzativa con un reale equilibrio tra vita professionale e privata, utilizzando i manager come modelli di ruolo, e implementando un sistema di ricompense che non incoraggi comportamenti maniacali sul lavoro.
  • Il livello secondario di prevenzione intende invece ridurre la prevalenza del workaholism attraverso la sua diagnosi e identificazione precoce. Il medico competente può per esempio, in sede di visita, verificare la presenza o meno di tratti comportamentali sospetti, attraverso l’utilizzo di scale scientificamente riconosciute come: la WorkBAT (Workaholism Battery), la WART (Work Addiction Risk Test) e la DUWAS (Dutch Work Addiction Scale).
  • La prevenzione terziaria infine cerca di promuovere il reinserimento professionale e sociale dopo la malattia. Questa fase di prevenzione ha come obiettivo quello di aiutare i maniaci del lavoro a riprendersi dalle conseguenze negative e ricostruire comportamenti lavorativi sani per evitare ricadute.

Un’altra attività fondamentale che rientra nei compiti del medico competente è la promozione della salute.

In questa ottica interventi di promozione di una vita salutare come seguire una sana alimentazione, dormire una adeguata quantità di ore, l’astensione dal fumo, imparare tecniche di rilassamento e, soprattutto, formare i lavoratori ad una vita improntata non soltanto al lavoro, ma anche alle relazioni intra-extra familiari, possono portare ad un netto miglioramento del benessere del lavoratore.

Workaholism e dipendenza patologica dal lavoro

  1. Qual è il significato del termine workaholism?

    Il termine workaholism indica una condizione di dipendenza dall’attività lavorativa di tipo ossessivo-compulsivo. Tale condizione determina comportamenti ripetitivi che un individuo compie rigidamente per prevenire o neutralizzare l’ossessione e l’ansia, fino a compromettere le relazioni private e la salute.

  2. Quali sono i settori maggiormente a rischio workaholism?

    Tra i settori maggiormente colpiti spiccano: l’agricoltura, l’edilizia, la consulenza e il marketing.

  3. Quali sono i soggetti maggiormente a rischio workaholism?

    I soggetti maggiormente a rischio sono quelli che ricoprono gli alti ruoli dirigenziali.

  4. Esistono dei test per identificare il workaholism?

    Il medico competente può, in sede di visita, verificare la presenza o meno di tratti comportamentali sospetti, attraverso l’utilizzo di scale scientificamente riconosciute. Alcuni esempi di test sono: la WorkBAT (Workaholism Battery), la WART (Work Addiction Risk Test), la DUWAS (Dutch Work Addiction Scale).

Per approfondire

Potrebbero interessarti anche gli articoli su:

Approfondisci la materia del Benessere sul lavoro con i volumi pubblicati da EPC

Redazione InSic

Una squadra di professionisti editoriali ed esperti nelle tematiche della salute e sicurezza sul lavoro, prevenzione incendi, tutela dell'ambiente, edilizia, security e privacy. Da oltre 20 anni alla guida del canale di informazione online di EPC Editore