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Politiche per il lavoro, al via dal 1° settembre il Supporto informativo per la formazione e il lavoro: cos’è e come funziona

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Dal 1° settembre partirà il Supporto per la formazione ed il lavoro, una misura di attivazione del lavoro che prevede la partecipazione a progetti di formazione, di qualificazione e riqualificazione professionale, di orientamento, di accompagnamento al lavoro e di politiche attive del lavoro comunque denominate.

Previsto dal Decreto Lavoro 2023 (art.18 del DL 48/2023 convertito con modificazioni dalla L. 3 luglio 2023, n. 85), il Supporto è istituito ufficialmente con DECRETO 8 agosto 2023 (GU Serie Generale n.198 del 25-08-2023) ed è sostenuto dalla Piattaforma del Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa (introdotta con un altro Decreto datato 8 agosto 2023 sulla medesima Gazzetta.

Come funzionano questi strumenti di Politica attiva e come parteciparvi?

Il Supporto per la formazione e il lavoro

Il Supporto per la formazione e il lavoro è la nuova misura per l’attivazione nel mondo del lavoro delle persone a rischio di esclusione sociale e lavorativa.

Si fa riferimento alla partecipazione a progetti di formazione, di qualificazione e riqualificazione professionale, di orientamento, di accompagnamento al lavoro, di progetti di servizio civile universale e di progetti utili alla collettività. Per farne parte occorre la stipulazione del patto di servizio personalizzato, che permette l’accesso per l’interessato a un beneficio economico, quale indennità di partecipazione alle misure di attivazione lavorativa, pari a un importo mensile di 350 euro. Tale importo è erogato, mediante bonifico mensile da parte dell’INPS, per tutta la durata della misura, entro un limite massimo di 12 mensilità.

Il Supporto è stato introdotto con Decreto Lavoro 2023 (D.L. 4 maggio 2023, n. 48, convertito con modificazioni in legge 3 luglio 2023, n. 85) ed istituito dal primo settembre 2023,

Cosa rientra nel Supporto per la formazione e il lavoro

Nelle misure del Supporto rientrano anche il servizio civile universale ed i progetti utili alla collettività in ambito culturale, sociale, artistico, ambientale, formativo e di tutela dei beni comuni, da svolgere presso il comune di residenza, compatibilmente con le altre attività del beneficiario. Lo svolgimento di tali attività è a titolo gratuito, non è assimilabile a una prestazione di lavoro subordinato o parasubordinato e non comporta comunque l’instaurazione di un rapporto di pubblico impiego con le amministrazioni pubbliche (art. 6, comma 5 bis del Decreto Lavoro).

Chi può accedere al Supporto?

Il Fondo è accessibile dai singoli componenti dei nuclei familiari, di età compresa tra 18 e 59 anni, con un valore dell’ISEE familiare non superiore a euro 6.000 annui, che non hanno i requisiti per accedere all’Assegno di inclusione. Può essere utilizzato anche dai singoli componenti dei nuclei che percepiscono l’Assegno di Inclusione che decidono di partecipare ai percorsi di politiche attive per il lavoro, pur non essendo sottoposti agli obblighi di cui al Percorso personalizzato di inclusione sociale e lavorativa, purché non siano calcolati nella scala di equivalenza di cui all’art. 2, comma 4 del Decreto Lavoro.

Reddito di cittadinanza e altri strumenti di sostegno al reddito

Il Supporto per la formazione e il lavoro è incompatibile con il Reddito di cittadinanza e la Pensione di cittadinanza e con ogni altro strumento pubblico di integrazione o di sostegno al reddito per la disoccupazione involontaria.

Come ottenere il Supporto per la formazione e il lavoro?

L’interessato chiede di accedere al Supporto per la formazione e il lavoro con le modalità telematiche previste per l’Assegno di inclusione e con la sottoscrizione, mediante la piattaforma del Sistema informativo per l’inclusione sociale lavorativa (SIISL), del patto di attivazione digitale in cui il beneficiario si impegna a presentarsi alla convocazione del servizio per il lavoro competente per la stipula del patto di servizio. All’esito dell’accettazione della richiesta da parte di INPS e della sottoscrizione del patto di attivazione digitale, il richiedente è convocato presso il servizio per il lavoro competente, per la stipula del patto di servizio personalizzato, dopo la sottoscrizione del patto di attivazione digitale.

Cosa prevede il Patto di Servizio personalizzato richiesto dal Supporto per la formazione e il lavoro?

Nel patto di servizio personalizzato, sono indicate, quale misura di attivazione al lavoro, almeno tre agenzie per il lavoro o enti autorizzati all’attività di intermediazione individuate dal beneficiario nell’ambito del patto di attivazione digitale. Il patto di servizio personalizzato può prevedere l’adesione ai servizi al lavoro e ai percorsi formativi previsti dal Programma nazionale per la Garanzia occupabilità dei lavoratori (GOL), di cui alla Missione 5, Componente 1, del Piano nazionale di ripresa e resilienza.

Come funziona il Supporto per la formazione e il lavoro?

A seguito della stipula del Patto, l’interessato, attraverso la piattaforma può ricevere offerte di lavoro e servizi di orientamento e accompagnamento al lavoro, ovvero essere inserito in specifici progetti di formazione erogati da soggetti, pubblici o privati, accreditati alla formazione dai sistemi regionali, da fondi paritetici interprofessionali e da enti bilaterali. L’interessato può autonomamente individuare progetti di formazione, rientranti nel novero di quelli indicati al primo periodo, ai quali essere ammesso e, in tal caso, deve darne immediata comunicazione attraverso la piattaforma.

Quale compenso garantisce il Supporto per la formazione e il lavoro?

La partecipazione, a seguito della stipulazione del patto di servizio attraverso la piattaforma del SIISL, alle attività per l’attivazione nel mondo del lavoro determina l’accesso per l’interessato a un beneficio economico, quale indennità di partecipazione alle misure di attivazione lavorativa, pari ad un importo mensile di 350 euro. Tale importo è erogato per tutta la durata della misura, entro un limite massimo di 12 mensilità. Il beneficio economico è erogato mediante bonifico mensile da parte dell’INPS.

Il Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa: cos’è?

Il SISL o Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa è una piattaforma informatica realizzata dall’INPS che consentirà l’attivazione di percorsi autonomi e personalizzati di ricerca del lavoro e rafforzamento delle competenze per i beneficiari delle nuove misure di inclusione sociale e lavorativa.

I richiedenti attraverso la registrazione sulla piattaforma e dopo aver sottoscritto un patto di attivazione digitale, potranno accedere a informazioni e proposte sulle offerte di lavoro, corsi di formazione, tirocini di orientamento e formazione, progetti utili alla collettività e altri strumenti d ipolitica attiva del lavoro adeguati alle proprie caratteristiche e competenze, nonché a informazioni sullo stato di erogazione del beneficio e sulle attività previste dal patto di servizio personalizzato.

La Piattaforma è stata prevista dall’art 5 comma 3, del decreto-legge 4 maggio 2023, n. 48, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 luglio 2023 n. 85

Informazioni e aggiornamenti sulle misure di inclusione e lavoro sono disponibili nell’area dedicata del portale istituzionale.

Inclusione e accesso al lavoro: tutte le informazioni utili sulle nuove misure

Per le “Nuove misure inclusione e accesso lavoro”  è attivo l’URP online del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali al quale è possibile accedere per ricevere informazioni dettagliate.

La nuova sezione dell’URP online è dedicata alle misure di inclusione sociale e lavorativa, introdotte dalla Legge n. 85 del 2023 di conversione del Decreto Lavoro 48/2023, e al suo interno sono disponibili tre aree su: Fase transitoria del Reddito di cittadinanza, Assegno d’InclusioneSupporto Formazione e Lavoro.

Formazione in sicurezza sul lavoro: l’offerta di Istituto informa

Redazione InSic

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