L’obiettivo è contribuire alla promozione di un lavoro decente attraverso il miglioramento delle condizioni di lavoro a livello della sicurezza e della salubrità nei rispettivi settori.
In un interessante articolo comparso sulle pagine dell’Organizzazione internazionale con sede a Ginevra, è stata chiesta una campagna globale “urgente e vigorosa” per affrontare il crescente numero di malattie professionali, che costano circa 2 milioni di vite ogni anno.
“Il costo finale della malattia professionale è la vita umana. Impoverisce i lavoratori e le loro famiglie e può minare intere comunità quando si perdono i loro lavoratori più produttivi”, così il Direttore Generale dell’ILO Guy Ryder ha riportato in una dichiarazione rilasciata nei giorni scorsi, ribadendo che “Nel frattempo, la produttività delle imprese è ridotta e l’onere finanziario per lo Stato aumenta il costo degli aumenti di assistenza sanitaria. Dove la protezione sociale è debole o assente, molti lavoratori e le loro famiglie, non hanno la cura e il sostegno di cui hanno bisogno”.
Ryder ha anche aggiunto che la prevenzione è la chiave per affrontare l’onere delle malattie professionali, ed è più efficace e meno costosa di eventuali cure e riabilitazioni e che “Un passo fondamentale è quello di riconoscere il quadro fornito dalle norme internazionali del lavoro dell’ILO per un’efficace azione preventiva e promuovere la ratifica e l’attuazione”.
Il Direttore ha poi spiegato che l’ILO si sta adoperando per la creazione di un “nuovo paradigma di prevenzione che comprenda un’azione completa e coerente d iretta in modo specifico contro le malattie professionali, e non solo contro gli infortuni”. Ha poi aggiunto “Affinché la prevenzione sia efficace, un passo fondamentale è quello di riconoscere il quadro normativo fornito dall’ILO e promuovere la ratifica e l’attuazione delle Convenzioni internazionali”.
Nel rapporto, intitolato “La prevenzione delle malattie professionali”-che troverete in allegato alla notizia- redatto in occasione della Giornata mondiale per la sicurezza e la salute sul lavoro, si riporta che dei circa 2.340.000 decessi annuali legati al lavoro, la stragrande maggioranza – circa 2,02 milioni– sono causati da malattie legate al lavoro con una media giornaliera di 5.500 morti. L’ILO stima inoltre in 160 milioni i casi di malattie correlate al lavoro non mortali che si verificano durante un anno. I cambiamenti tecnologici e sociali, insieme con le condizioni economiche globali, stanno aggravando rischi per la salute già esistenti e favoriscono la creazione di nuovi rischi. Ben note malattie professionali, come ad esempio le pneumoconiosi e le malattie legate all’amianto, sono ancora diffuse, mentre nuove malattie professionali, come i disturbi mentali e muscoloscheletrici (DMS), sono in aumento. L’ILO stima che gli infortuni sul lavoro e le malattie provocano una perdita annuale del 4% del prodotto interno lordo (PIL) mondiale, pari a circa a 2,8 trilioni di dollari, dei costi diretti e indiretti di infortuni e malattie.
Maggiori informazioni sulla Campagna ILO per la prevenzione dalle malattie professionali sono disponibili al seguente link
In allegato il rapporto ILO “La prevenzione delle malattie professionali” in lingua italiana e il video dell’intervento del Direttore Generale dell’ILO Guy Ryder in occasione delle celebrazioni della Giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro.
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