Biotecnologie e sicurezza, i dati di un convegno INAIL

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Si è tenuto oggi a Roma, presso l’Auditorium Inail, il Convegno dal titolo “Biotecnologie per lo sviluppo sostenibile: applicazioni e sicurezza“.

L’incontro è stato l’occasione per presentare i risultati del progetto finanziato dal Ministero della Salute, nell’ambito del programma del “Centro Nazionale per la prevenzione delle malattie” (CCM) del 2011 e che ha visto la collaborazione di soggetti pubblici e imprese.
L’approfondimento si è concentrato sulle bioraffinerie, con particolare riguardo agli aspetti relativi alla sicurezza dei processi in un’ottica di tutela dei lavoratori e dell’ambiente.
Numerose le autorità che hanno partecipato alla giornata di lavori; in particolare l’Ing. Ester Rotoli, Direttore Centrale Prevenzione dell’Inail, che ha elogiato l’iniziativa ricordando l’importanza della trasferibilità delle conoscenze, nuova sfida per l’istituto che ha recentemente accorpato la sezione ricerca ex Ispesl.

Nei vari interventi che si sono susseguiti, si è evidenziato come già nel 2001 l’OCSE, nel tentativo di promuovere il concetto di “industrializzazione sostenibile”, avesse individuato nelle biotecnologie una chiave di volta per realizzare uno sviluppo industriale rispettoso dell’ambiente.
Tra i problemi rilevati nel settore la sostanziale diffidenza della chimica tradizionale, gli elevati costi e l’atteggiamento critico della popolazione.
Ciononostante sono sempre più numerose le aziende che, pur operando in settori tradizionali, integrano prodotti e tecnologie biotech nei propri processi produttivi con l’obiettivo di migliorarne la qualità e la resa e di diminuirne l’impatto ambientale. Su questa linea è stato presentato un caso d’eccellenza nel panorama nazionale: quello dello stabilimento di Crescentino nel vercellese. L’impianto è il primo al mondo su scala industriale per la produzione di bioetanolo da biomasse e nasce grazie all’interesse del Gruppo Mossi & Ghisolfi per le biotecnologie e la chimica verde. Il sito è all’avanguardia anche per quanto riguarda la sicurezza attiva e passiva e la tutela dei lavoratori e dell’ambiente.

I risultati del progetto sono stati raggiunti grazie alla fattiva collaborazione di grandi aziende attive nel panorama nazionale, quali – oltre alla già citata Mossi & Ghisolfi – ricordiamo la Novamont, la Maccarese Spa, l’impresa Marcopolo Environmental Group di Vignolo e la società cooperativa Agricola Speranza di Candiolo che hanno permesso incontri, sopralluoghi e monitoraggi ambientali.

Una squadra di professionisti editoriali ed esperti nelle tematiche della salute e sicurezza sul lavoro, prevenzione incendi, tutela dell’ambiente, edilizia, security e privacy. Da oltre 20 anni alla guida del canale di informazione online di EPC Editore

Redazione InSic

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