DPI

La classificazione dei DPI per categoria

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I DPI in relazione al rischio per il quale vengono utilizzati sono divisi in categorie:

  • DPI di categoria 1: proteggono da effetti lesivi di lieve entità facilmente reversibili;
  • DPI di categoria 2: sono quelli che non rientrano né nella categoria I (effetti lievi) e neppure nella III (effetti gravi);
  • DPI di categoria 3: proteggono da rischi gravi e necessitano di addestramento all’uso.

I DPI devono possedere requisiti tecnici tali da ridurre, attenuare, eliminare l’esposizione ad uno o più rischi e possedere caratteristiche tecniche ed ergonomiche di adattabilità al lavoratore anche rispetto alle differenze di genere.

Impiego e requisiti dei DPI

L’impiego e l’uso dei DPI è consentito solamente quando, dopo aver valutato e attuato tutte le possibili forme di protezione collettive tecnicamente realizzabili (ad esempio cappe chimiche, aspirazioni localizzate, …), rimane un rischio residuo non eliminabile.

I DPI possono proteggere l’intero corpo (protezione totale) o essere finalizzati ad una parte specifica del corpo stesso (protezione parziale).

Nel caso di rischi multipli può rendersi necessario:
– il ricorso all’uso contemporaneo di più DPI;
– la verifica della compatibilità

Inoltre non deve essere persa efficacia o determinare essa stessa dai rischi (ad esempio mascherina + guanti).

I DPI devono possedere una serie di requisiti che vengono richiamati sia nel D.Lgs. 81/08 e s.m.i. che nel D.Lgs. 475/1992 s.m.i.

I requisiti che devono avere i DPI sono:
– essere adeguati ai rischi da prevenire senza comportare rischi ulteriori a chi gli indossa;
– essere adeguati alle esigenze del luogo di lavoro;
– devono essere adattabili alla persona, comodi e ben tollerati;
– devono essere resistenti;
– devono essere economici, per quanto possibile;
– non devono avere parti pericolose;
– devono essere facili da indossare e da togliere in caso di emergenza;
– devono avere semplicità di confezione per consentire operazioni di pulizia e manutenzione;
– non devono provocare allergie nel caso in cui sia presente il contatto con la pelle.

La classificazione e le categorie dei DPI

I DPI si dividono in tre categorie, a seconda della gravità dei rischi dai quali proteggono il lavoratore.

DPI di prima categoria

Nella prima categoria sono inclusi DPI che proteggono da effetti lesivi di lieve entità facilmente reversibili.
È utile evidenziare che un DPI, ad esempio il guanto, a seconda della gravità di rischio da cui protegge può appartenere a categorie diverse.

I DPI di I categoria proteggono da:
azioni lesive di lieve entità prodotte da strumenti metallici;
azioni lesive di lieve entità e facilmente reversibili causate da prodotti per la pulizia;
rischi derivanti dal contatto o da urti con oggetti caldi, che non espongano ad una temperatura superiore ai 50 °C;
ordinari fenomeni atmosferici nel corso di attività professionali;
urti lievi e vibrazioni inidonei a raggiungere organi vitali ed a provocare lesioni a carattere permanente azione lesiva dei raggi solari.
I dispositivi di protezione individuale di categoria I devono avere il Simbolo CE – dichiarazione di conformità del fabbricante o suo mandatario.

DPI di seconda categoria

Nella seconda categoria sono genericamente classificati i DPI che non rientrano né in quelli della categoria I (effetti lievi) e neppure nella III (effetti gravi).
Sempre in tutte le categorie è obbligatoria la marcatura CE e la dichiarazione di conformità del fabbricante.

DPI di terza categoria

La terza categoria protegge da rischi gravi.
Per questo tipo di DPI vi è l’obbligo dell’addestramento e di un uso molto attento.
È importante evidenziare che in questo caso vi sono rischi gravi/gravissimi in cui le misure di prevenzione e protezione anche individuali sono strategiche.

I DPI di III categoria proteggono da rischi di morte o di lesioni gravi e di carattere permanente di cui la persona che usa il DPI non abbia la possibilità di percepire tempestivamente la verificazione istantanea di effetti lesivi:
• inquinamento dell’atmosfera respirabile o deficienza di ossigeno (polveri, gas, …);
• aggressioni chimiche e radiazioni ionizzanti;
• temperatura d’aria non inferiore a 100 °C, con o senza radiazioni infrarosse, fiamme o materiali in fusione;
• temperatura d’aria non inferiore a -50 °C;
• cadute dall’alto;
• tensioni elettriche pericolose.

Per i DPI di categoria III è obbligatorio il Simbolo CE completo del numero di riconoscimento dell’organismo notificato che ha rilasciato la certificazione dichiarazione di conformità del fabbricante o ha effettuato le verifiche annuali del sistema di qualità del mandatario.

L’apposizione della marcatura CE sul DPI significa che possiede almeno i requisiti essenziali di salute e sicurezza.È importante riconoscere il marchio al fine di evitare l’acquisto di DPI contraffatti che non possono garantire la massima protezione.

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di Rosario Magro e Eva Pietrantonio

Redazione InSic

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