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Certificazione dei SGSL e riduzione infortuni: ricerca INAIL-Accredia

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Nelle aziende con una certificazione accreditata del proprio Sistema di gestione per la salute e la sicurezza sul lavoro (Sgsl) gli infortuni diminuiscono in media del 22,6% per indice di frequenza e del 29,2% per gravità, con riduzioni importanti anche in settori ad alto rischio come quello delle costruzioni edili.

Lo ribadisce Inail lo scorso giovedì 11 aprile durante la conferenza di presentazione dello Studio realizzato con Accredia e sfociato nell’aggiornamento del Volume: “L’efficacia delle certificazioni accreditate per i sistemi di gestione per la salute e la sicurezza sul lavoro” disponibile sul sito INAIL.

  • Con l’occasione INAIL ha rilasciato i dati sulle certificazioni dal 2018, indicato i vantaggi per le imprese che scelgono di certificare i propri Sistemi e per le prospettive future, attenzione al mondo dell’intelligenza artificiale nei processi di certificazione…

Infortuni e sistemi di gestione per la sicurezza sul lavoro: i dati

I dati diffusi da INAIL possono essere così raccolti: nelle aziende con sistemi di gestione per la sicurezza sul lavoro certificati

  • Infortuni: scendono del 22,6% per indice di frequenza e del 29,2% per gravità con riduzioni importanti anche in settori ad alto rischio come quello delle costruzioni edili
  • l’indice di frequenza si riduce rispetto alle non certificate da un minimo del -13,6% nelle lavorazioni meccanico agricole, pesca, allevamenti a un massimo del -40,9% nella chimica, mentre la diminuzione dell’indice di gravità è compresa tra il -12,9% della metallurgia e il -38,8% delle industrie tessili e della confezione

Con riferimento ai gravi fatti di cronaca delle morti sul lavoro, il commissario straordinario dell’Inail, Fabrizio D’Ascenzo ha parlato di “risultati incoraggianti” frutto di un percorso ancora in essere. “Ci attendiamo, infatti, ulteriori miglioramenti che contribuiscano, da un lato, ad aumentare la diffusione dei Sgsl certificati e dei modelli di organizzazione, gestione e controllo asseverati e, dall’altro, a ridurre ancora di più gli infortuni anche tra le aziende certificate”.

Per il presidente di Accredia, Massimo De Felice un richiamo all’intelligenza artificiale: “I risultati della ricerca realizzata con l’Inail, indicano linee strategiche utili da considerare e generalizzare, in cui il ruolo della certificazione sotto accreditamento dei Sgsl e dei modelli organizzativi e gestionali risalta come fattore rilevante per mitigare il rischio. La certificazione, se ben realizzata, può infatti offrire un sostegno prezioso per dare concreta efficacia alla ottemperanza delle norme”.

Certificazioni SGSL: i dati INAIL

I dati Accredia parlano di un aumento del numero di aziende dalle 9.168 del 2012 alle 32.002 del 2023 negli ultimi 12 anni. Le costruzioni guidano con 4701 unità certificate, ponendo il settore in testa ai comparti certificati. Quote elevate di diffusione dei Sgsl rispetto al totale dei sistemi certificati sotto accreditamento (qualità, ambiente, sicurezza, ecc.), pari a circa il 50%, si rilevano nei settori del rifornimento di energia elettrica e della fornitura di acqua, mentre nei trasporti, nella logistica e nelle comunicazioni il rapporto è di un sito aziendale su tre.

Come adottare i MOG ed i sistemi di gestione?

Ricordiamo che ci sono molti strumenti volti a sviluppare maggiormente l’adozione dei MOG e l’implementazione dei sistemi di gestione per la sicurezza.

  • i Bandi ISI hanno uno stanziamento dedicato per contribuire all’adozione sempre più diffusa dei Sgsl e dei modelli organizzativi e gestionali (Mog) da parte delle imprese. Il bando ISI 2023, in particolare, ha messo complessivamente a disposizione per questo tipo di interventi cinque milioni di euro. Il contributo copre il 65% delle spese ammissibili ed è compreso tra un minimo di cinquemila e un massimo di 130mila euro, stabilito in base alla complessità dell’azienda e al numero dei dipendenti;
  • il software Co&Si, applicativo per la stima dei costi economici per la salute e la sicurezza sostenuti dal datore di lavoro, e il rating di sinistrosità e prevenzione messo a punto dall’Istituto per una valutazione complessiva delle imprese, a partire da quelle della committenza pubblica, dal punto di vista della sicurezza

Efficacia delle Certificazioni SGSL accreditate: il Volume INAIL-Accredia

Quanto al Volume aggiornato da INAIL e Accredia, si tratta di un nuovo studio che ha riguardato circa 26.000 imprese  certificate, un “corrispondente” insieme di non-certificate, e la serie storica degli  infortuni accaduti nel periodo 2017-2021 (adeguatamente depurata di outlier) -indicano linee strategiche, utili da considerare e generalizzare.

Il ruolo della certificazione sotto accreditamento dei SGSL e dei MOG risalta come fattore rilevante per mitigare il rischio.

Nelle premesse il Presidente Accredia spiega che la certificazione – se ben realizzata – può avere il ruolo di prezioso sostegno, per dare concreta efficacia alla ottemperanza delle norme. “Sarebbe opportuno arricchire il metodo inventando – attuando – strumenti di “spinta gentile” (il nudge) per l’indurre a certificarsi” aggiunge.

Macchine e Intelligenza artificiale: un progetto di ricerca Accredia-CINI

Un aspetto importante che emerge in questa edizione (rispetto alla primissima edizione risalente al 2018) è il riferimento alle prospettive tecnologiche (intelligenza artificiale e nuove regole per le macchine) che incidono sulle situazioni di rischio.

Nella ricerca si trova un riferimento al «nuovo Regolamento europeo sulla sicurezza delle macchine» e all’«AI ACT». E Accredia rivela di aver avviato un progetto di ricerca (in collaborazione col Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’Informatica, il CINI), per dare procedimenti concreti – operazionali – all’azione di accreditamento, coinvolgendo non soltanto il giudizio sul “macchinario”, ma anche sul processo che vede implicati i dati (portatori di informazione al macchinario) e richiede il giudizio di data selection e data quality.

Accredia ritiene anche che vi debba essere maggiore impegno a una certificazione che sia anche “di sostegno” verso l’impresa, e perciò sostenuta da efficaci piani di formazione.

 C’è bisogno di passare alla formazione sui problemi (àmbiti) specifici, riprendere l’antico slogan pragmatista del “fare e formare”, del “formare facendo”.

Una formazione “attiva e tecnica” si aggiungerebbe alla statistica tra le «misure di

prevenzione».

La ricerca sull’AI potrà dare anche argomenti e schemi didattici che l’ACCREDIA Academy potrà sfruttare, applicando. Anche per questo impegno, collaborazione e concatenamento sono auspicabili, nell’interesse delle imprese.

Quando si lanciava l’auspicio di una collaborazione da continuare – tra ACCREDIA e Inail – questa della formazione era ipotizzata altra prospettiva utile da valutare e auspicabilmente percorrere.

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Redazione InSic

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