DATI INAIL: gli incidenti plurimi
Dal rogo del dicembre 2007 nello stabilimento della ThyssenKrupp di Torino, costato la vita a sette operai, alla tragica vicenda dei quattro lavoratori morti lo scorso settembre in un’azienda agricola della campagna pavese: sono questi, fra gli altri, gli incidenti riportati da INAIL che sottolinea comunque come “Tra le prime cause di infortunio mortale, a prescindere che sia plurimo o meno, troviamo principalmente gli incidenti stradali (la metà del totale dei decessi), ossia quelli che si verificano fuori dall’azienda con coinvolgimento di un mezzo di trasporto (in occasione di lavoro e in itinere); a seguire gli schiacciamenti e le cadute dall’alto, più altre cause di numerosità inferiore tra cui ustioni, folgorazioni, soffocamento e asfissia, annegamenti, esplosioni.Più avanti nel report si sottolinea che gli incidenti plurimi, nei primi nove mesi di quest’anno sono stati 16, per un totale di 34 vittime, contro i 18 occorsi nei primi nove mesi del 2018, in cui sono morti 67 lavoratori. Oltre la metà di questi 67 decessi è avvenuta nel solo mese di agosto, funestato da due gravissimi incidenti stradali occorsi in Puglia, in cui hanno perso la vita 16 braccianti, e dal crollo del ponte Morandi a Genova, con 15 morti sul lavoro denunciate all’Istituto.
DATI INAIL: Infortuni e malattie professionali nei primi nove mesi del 2019
Nei primi nove mesi del 2019 i casi mortali denunciati in flessione del 6,5%. A fronte di una sostanziale stabilità del numero complessivo degli infortuni sul lavoro denunciati all’Istituto tra gennaio e settembre, in aumento dello 0,05% rispetto all’analogo periodo del 2018 (da 468.471 a 468.698), le denunce di casi mortali sono state 780, 54 in meno rispetto alle 834 dell’analogo periodo dell’anno precedente (-6,5%). Nel dettaglio, i casi mortali occorsi “in itinere”, nel tragitto di andata e ritorno dal luogo di lavoro, sono stati 36 in meno (da 253 a 217), mentre quelli avvenuti “in occasione di lavoro” sono stati 18 in meno (da 581 a 563).DATI INAIL: il Quadro infortunistico nei primi tre trimestri
Le denunce di infortunio presentate all’Inail entro lo scorso mese di settembre sono state 468.698: 227 in più rispetto alle 468.471 dei primi nove mesi del 2018 (+0,05%). I dati rilevati al 30 settembre di ciascun anno evidenziano a livello nazionale un incremento solo dei casi avvenuti “in itinere”, occorsi cioè nel tragitto di andata e ritorno tra l’abitazione e il luogo di lavoro, passati da 70.180 a 72.199 (+2,9%), mentre quelli “in occasione di lavoro” registrano un calo dello 0,4% (da 398.291 a 396.499).A settembre 2019 il numero degli infortuni denunciati è diminuito dello 0,3% nella gestione Industria e servizi (dai 373.247 casi del 2018 ai 372.286 del 2019), mentre è aumentato dello 0,2% in Agricoltura (da 24.579 a 24.633) e dell’1,6% nel Conto Stato (da 70.645 a 71.779) (si veda nel volume INAIL il dettaglio dei dati territoriali).
DATI INAIL: Denunce di malattia professionale
Le denunce di malattia professionale protocollate dall’Inail nei primi nove mesi di quest’anno sono state 45.158, 1.075 in più rispetto allo stesso periodo del 2018 (+2,4%). Le patologie denunciate sono aumentate solo nella gestione Industria e servizi, da 34.739 a 36.189 (+4,2%), mentre sono diminuite in Agricoltura, da 8.831 a 8.505 (-3,7%), e nel Conto Stato, da 513 a 464 (-9,6%).Una squadra di professionisti editoriali ed esperti nelle tematiche della salute e sicurezza sul lavoro, prevenzione incendi, tutela dell’ambiente, edilizia, security e privacy. Da oltre 20 anni alla guida del canale di informazione online di EPC Editore