Decreto CONTROLLI – DM 1/9/2021: M.A.I.A., così cambia la formazione degli operatori antincendio

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Torniamo a parlare del “Decreto Controlli”, uno dei tre decreti che andranno a sostituire il DM 10 marzo 1998 licenziati nel corso della seduta del CCTS (Comitato Centrale Tecnico Scientifico) del 29 luglio 2020.
In questo articolo, tratto dalla rivista Ambiente&Sicurezza sul Lavoro n.2/2021 facciamo il punto sulle novità più rilevanti che sono in vista e sui prossimi passi del gruppo di Lavoro che sta predisponendo il Decreto, prossimo alla pubblicazione in Gazzetta.

Il Decreto Controlli: quali cambiamenti per il mondo antincendio?

Il Decreto “Controlli”, già approvato dal Comitato Centrale Tecnico-Scientifico del Ministero dell’Interno nella seduta del 29.7 u.s., ed in procinto di essere pubblicato sulla Gazzetta della Repubblica Italiana, comporterà, indiscutibilmente, una svolta epocale nel mercato dell’antincendio, in particolare per le seguenti motivazioni:

L’istituzione della figura del Tecnico Manutentore Qualificato ad opera del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco

  • La formazione del predetto Tecnico Manutentore diventa obbligatoria, mentre attualmente è solo volontaria, così come è volontaria la certificazione con gli enti di parte terza;
  • Gli iter di formazione dei Tecnici Manutentori vengono ben definiti sia nelle ore di formazione che nel programma;
  • Per ciascun settore merceologico (tipologia di presidio antincendio) è previsto un esame/accertamento finale costituita da commissione composta da funzionari dei VVF
  • Al superamento dell’esame verrà riconosciuta dai VVF la qualifica di Tecnico Manutentore Qualificato.

Gruppo di Lavoro al Decreto controlli: a che punto siamo?

Attualmente, sulla base di alcune richieste di integrazione del predetto Decreto Controlli, è stato costituito un Gruppo di Lavoro misto (VVF e associazioni del settore) che sta revisionando gli allegati alla bozza del Decreto.
In particolare si sta procedendo ad una più puntuale definizione della qualifica di formatore e l’abilitazione dei docenti dei corsi di formazione per tecnici manutentori antincendio. Il GdL, al quale partecipa attivamente l’Associazione M.A.I.A. con lo scrivente ed alcuni Consiglieri, sta lavorando attivamente alla definitiva elaborazione dei programmi dei corsi di formazione specifici per singolo presidio antincendio ed, inoltre, sta lavorando alla definizione dei criteri per gestire la fase “transitoria”, facendo riconoscere le ore di formazione che i Tecnici hanno già svolto in precedenza, prevedendo dei corsi di aggiornamento per coprire l’eventuale differenza di ore e di contenuti tra la formazione già svolta e quella prevista dal Decreto.
Il GdL sta anche approfondendo e definendo più puntualmente le modalità di accesso agli esami presso il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, per l’acquisizione della qualifica di “Tecnico Manutentore Qualificato” e le procedure amministrative ad essa collegate.

Il catalogo di corsi MAIA

L’Associazione, sulla base dei programmi inseriti negli allegati alla bozza dell’emanando Decreto, per il Riconoscimento della Qualifica del Tecnico Manutentore, ha elaborato un aggiornato catalogo corsi, che è stato sviluppato dai docenti dell’Associazione, e che rispecchia completamente le richieste formative presenti nell’Allegato II , sia nella durata dei corsi che nella composizione dei programmi, prevedendo anche piccole modifiche e/o integrazioni che dovessero essere necessarie per eventuali piccole variazioni dei programmi in sede di pubblicazione del Decreto.
I Centri di Formazione dovranno essere preventivamente “autorizzati” dall’Associazione M.A.I.A.e dovranno possedere e rispettare specifici requisiti, poiché non solo dovranno ospitare i moduli pratici dei corsi di formazione, ma diverranno anche sedi di esame, ospitando quindi una commissione esterna del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.
Pertanto, l’Associazione M.A.I.A. ha presentato e proposto, nel GdL, la definizione dell’elenco delle attrezzature necessarie per lo svolgimento delle prove pratiche d’esame, suddivise per singole categorie merceologiche costituenti i presidi e gli impianti antincendio; tale proposta si è resa possibile grazie alla pluriennale esperienza maturata dall’Associazione in ambito formativo dei tecnici manutentori, avendo, peraltro, allestito ben 19 centri di formazione ed esame M.A.I.A. (CFM9) sul territorio nazionale

Redazione InSic

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