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Distacco dei lavoratori e tutela salute e sicurezza: modifiche alla direttiva 96/71/CE

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Entra in vigore il 30 luglio 2020, la Direttiva 2018/957 del Parlamento europeo e del Consiglio che apporta modifica alla direttiva 96/71/CE relativa al distacco dei lavoratori nell’ambito di una prestazione di servizi.
Nella direttiva compare un importante riferimento alla sicurezza sul lavoro: l’articolo 1 della Dir. 2018/957 aggiunge all’art. 1 (campo di applicazione) della Dir. 96/71/CE l’importante previsione di stabilire disposizioni obbligatorie riguardanti le condizioni di lavoro e la tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori distaccati durante il loro distacco in relazione alla libera prestazione dei servizi, che devono essere rispettate.

Sul Distacco del lavoratore
Il distacco del lavoratore all’estero, è stato oggetto della direttiva comunitaria n. 96/71/CE, recepita in Italia dal D. Lgs. n. 72/2004.
Si intendeva così colmare il vuoto di tutela al quale le regole di diritto internazionale privato avrebbero potuto dare luogo, con evidenti riflessi in termini di dumping sociale e di alterazione delle condizioni di concorrenza tra imprese e tra lavoratori di diversa nazionalità.
Si è così cercato di porre fine a questa possibilità stabilendo l’obbligo di applicare ai lavoratori stranieri distaccati lo stesso trattamento previsto da disposizioni legislative, regolamentari o amministrative esistenti nel luogo di esecuzione del lavoro.

Distacco e garanzie di sicurezza
Scrive a riguardo Daniele Campo su Ambiente&Sicurezza sul Lavoro che “L’evoluzione normativa pare indirizzarsi verso l’abbandono del principio della necessaria applicazione della legislazione nazionale, per dare spazio a un differente criterio basato sulla valorizzazione della volontà delle parti e del luogo di esecuzione della prestazione lavorativa.
Peraltro, l’applicazione di tali principi in materia di sicurezza del lavoro non pare possa pregiudicare i diritti fondamentali dei lavoratori e gli standard minimi di tutela riconosciuti dalle fonti internazionali. D’altra parte, deve ritenersi che le norme di applicazione necessaria in materia di sicurezza si riferiscano al contenuto dell’obbligo datoriale e non si estendano anche a ricoprire adempimenti procedurali che caratterizzano le singole legislazioni nazionali”
.

Riferimenti normativi:
DIRETTIVA (UE) 2018/957 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 28 giugno 2018 recante modifica della direttiva 96/71/CE relativa al distacco dei lavoratori nell’ambito di una prestazione di servizi (Testo rilevante ai fini del SEE)


Per approfondire

RIVISTE
Lavorare all’estero: la tutela del dipendente fuori dei confini nazionali
Ambiente&Sicurezza sul Lavoro 10/2011

EBOOK
Il rapporto di lavoro all’estero e la normativa prevenzionistica da applicare
La dimensione internazionale dei rapporti di lavoro importa dubbi e perplessità in merito alla normativa prevenzionistica da applicare
Daniele Campo
Edizione: gennaio 2011

CORSO
Salute e sicurezza dei lavoratori all’estero
Valido come corso di Aggiornamento per RSPP e ASPP, Datori di lavoro, Dirigenti, Preposti e Coordinatori per la progettazione e l’esecuzione dei lavori

(D. Lgs. 81/08 e s.m.i.)
Roma, 26 ottobre 2018

Redazione InSic

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