Dispositivi di protezione individuale - DPI - amianto

DPI in siti contaminati da Amianto: indicazioni da INAIL

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Quali misure di sicurezza per i lavoratori usare in siti contaminati da amianto? Quali dispositivi di protezione collettiva o individuale ( DPI) scegliere e quali raccomandazioni occorre seguire per assicurare la piena sicurezza di quanti accedono o lavorano nelle aree a rischio amianto?

Il Dipartimento innovazioni tecnologiche e sicurezza degli impianti, prodotti e insediamenti antropici  di INAIL ha redatto una scheda informativa in inglese, dal titolo: “Asbestos contaminated sites: safety measures to protect workers and living environments” sulle procedure di sicurezza in siti contaminati da amianto. Al suo interno anche alcune indicazioni da seguire per assicurare la protezione dei lavoratori che in essi operano e sull’utilizzo, in particolare dei dispositivi di protezione.

Rischio amianto: quando usare i Dispositivi di protezione collettiva (DPC)

INAIL ricorda che le misure di protezione per la persona comprendono sia Dispositivi di Protezione Collettiva (CPD) e DPI e che i primi hanno la priorità

Per quanto riguarda i Dispositivi di Protezione Collettiva (CPD), INAIL ricorda che, nel caso dell’amianto sono una soluzione efficace durante la bonifica di coperture in fibrocemento per ridurre il rischio di caduta dall’alto per rottura delle lastre (es reti di protezione, linee vita, ecc.)

Protezione dall’Amianto: quando usare i DPI

Nel caso di bonifiche dell’amianto in aree contaminate tutti coloro che accedono al sito devono sempre essere dotati di idonei DPI.

Per questo, ogni datore di lavoro deve prestare la massima attenzione nella scelta del tipo, taglia e quantità di DPI da fornire in loco a ciascun lavoratore: ad esempio, la taglia della tuta unica per tutti gli operatori deve essere evitata (rischia di essere troppo abbondante e ingombrante per alcuni, o troppo piccola e a rischio di rottura lungo le cuciture per gli altri).

Quali DPI scegliere nelle aree contaminate da amianto?

Per la scelta dei DPI idonei, INAIL ricorda la necessità di una specifica Valutazione dei Rischi effettuata, anche sulla base dell’analisi del compiti degli operatori e sulla base dei risultati analitici del monitoraggio dell’aria personale e ambientale.

In particolare, si consiglia l’uso di guanti, tute in tessuto non tessuto di  terza categoria, tipo 4-5 o simili (usa e getta) con un cappuccio da indossare sotto il casco e cuciture coperte con nastro adesivo, scarpe in gomma o ad alta sicurezza, idrorepellente (da pulire accuratamente con acqua a fine turno).

Tute da lavoro: accorgimenti per la protezione dal rischio amianto

INAIL raccomanda che i pantaloni della tuta siano inseriti all’esterno degli stivali di gomma o delle scarpe antinfortunistiche alte e sigillati con nastro adesivo. Analoga tenuta deve essere prevista tra i guanti e i polsini della tuta. Non dovrebbe essere consentito l’uso di calzature usa e getta per l’ambiente esterno in quanto sono facilmente strappabili e rappresentano una potenziale causa di scivolamenti e cadute.

Amianto e protezione delle vie aeree: quale DPI?

Per quanto riguarda la protezione delle vie aeree, è raccomandata per gli addetti alle operazioni di messa in sicurezza o bonifica (operatori impegnati in attività a diretto contatto con materiale contaminato) di utilizzare una semimaschera con fi ltro P3, una maschera intera con filtro P3 o di categoria superiore.

Per il personale (trasportatori, enti di vigilanza, addetti alla manutenzione del verde, ecc.) il cui lavoro e l’attività non preveda il contatto diretto con materiale contaminato, si ritiene opportuno utilizzare una maschera filtrante (FFP3) o semimaschera/piena facciale con filtro P3.

Maschere anti-amianto: raccomandazioni d’uso e pulizia

INAIL ricorda che in caso di utilizzo di maschere a pieno facciale o semimaschere con filtro P3, prima della loro rimozione, devono essere accuratamente decontaminate con acqua e successivamente internamente, e gli eventuali filtri devono essere sostituiti.

I filtri esausti, simili ai facciali filtranti usa e getta (FFP3), devono essere smaltiti come rifiuti contaminati con sostanze pericolose e posto in un sacchetto sigillato.

Tutti i DPI riutilizzabili vanno collocati in appositi armadietti per la loro conservazione in sicurezza.

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Una squadra di professionisti editoriali ed esperti nelle tematiche della salute e sicurezza sul lavoro, prevenzione incendi, tutela dell’ambiente, edilizia, security e privacy. Da oltre 20 anni alla guida del canale di informazione online di EPC Editore

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