Emergenza COVID-19: quali nuove misure restrittive in vista?

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Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha illustrato oggi alla Camera e al Senato il contenuto del DPCM che dovrebbe portare a nuove restrizioni in risposta all’emergenza epidemiologica da COVID-19.
Estrapoliamo dal testo del discorso fatto alla Camera alcuni passaggi sulle misure che vedranno la luce all’indomani della pubblicazione del Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri che dovrebbe avvenire nella giornata di domani in Gazzetta Ufficiale. Il decreto aggiungerà nuove misure a quelle già previste dal DPCM del 24 ottobre 2020 in correzione del DPCM del 18 ottobre 2020.

1. Tre aree , tre scenari di rischio

Il prossimo DPCM individuerà tre aree, corrispondenti ad altrettanti scenari di rischio, per ciascuno dei quali sono previste misure via via più restrittive.
L’inserimento di una Regione all’interno di una delle tre aree, con la conseguente, automatica applicazione delle misure previste per quella specifica fascia, avverrà con ordinanza del Ministro della Salute e dipenderà esclusivamente e oggettivamente dal coefficiente di rischio raggiunto dalla Regione, all’esito della combinazione dei diversi parametri, quale certificato dal Report ufficiale dell’Istituto Superiore della Sanità che viene diffuso periodicamente.
Sempre con ordinanza del Ministro della Salute sarà possibile poi uscire da un’area di rischio ed entrare in un’altra, qualora la Regione registri coefficienti compatibili con il passaggio di fascia.
Per l’intero territorio nazionale, dove non si segnalano livelli di rischio elevato, intendiamo intervenire solo con alcune specifiche misure che contribuiscano a rafforzare quel piano di contenimento e la mitigazione del contagio che già stiamo perseguendo con i tre DPCM e in particolare con l’ultimo.

Attività commerciali e culturali: chiusure nei festivi

Pensiamo di disporre la chiusura nei giorni festivi e prefestivi dei centri commerciali, ad eccezione di farmacie, parafarmacie, negozi di genere alimentari, tabacchi ed edicole che sono all’interno dei centro commerciali; ovviamente in ragione della maggiore attrattività che questi spazi suscitano in particolare nel weekend. In coerenza con la chiusura delle sale da gioco e delle sale bingo, intendiamo disporre anche la chiusura di corner adibite all’attività di scommesse, videogiochi ovunque siano collocati. Chiuderanno anche musei e mostre.

Trasporto pubblico locale

Prevediamo anche la riduzione fino al 50% del limite di capienza dei mezzi pubblici locali. Infine prevediamo di introdurre il limite agli spostamenti da e verso le regioni che presentano elevati coefficienti di rischio, salvo che non vi siano comprovate esigenze lavorative, motivi di studio o di salute, situazioni di necessità. Prevediamo anche limiti alla circolazione delle persone nella fascia serale più tarda, salvo che anche in questo caso le medesime eccezioni e le comprovate esigenze lavorative, dei motivi di studio o di salute, le situazioni di necessità.

Scuole: estesa la didattica a distanza

Prevediamo infine la possibilità che le scuole secondarie di secondo grado possano passare anche integralmente in questo caso alla didattica a distanza, sperando che questa sia una misura ben temporanea.
Quanto agli altri due regimi di misure di contenimento e mitigazione da applicare per le regioni che sono in una condizione di rischio più elevato, prevediamo di introdurre ulteriori disposizioni restrittive graduandole di intensità e severità in proporzione al coefficiente di rischio.

Redazione InSic

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