In FCA l’approccio ergonomico viene adottato in fase preventiva o fase correttiva, in base allo step di sviluppo del processo a supporto delle discipline di progettazione classiche (ingegneria di processo e prodotto, ingegneria di processi produttivi etc.).
In questa notizia:
• Ergonomia di concezione ed ergonomia di correzione: differenze
• Ergonomia nella fase di progettazione di un nuovo prodotto/processo
• Ergonomia nella fase di Industrializzazione delle scelte progettuali
• L’Approfondimento sulla rivista Ambiente&Sicurezza sul Lavoro!
Nell'articolo
Ergonomia di concezione ed ergonomia di correzione: differenze
L’ergonomia preventiva che possiamo definire “ergonomia di concezione” viene applicata fin dalla fase di progettazione, al fine di intercettare eventuali criticità che potrebbero insorgere alla fine del processo di sviluppo.L'”ergonomia di correzione” viene introdotta nella correzione o nell’ottimizzazione, se possibile, di un sistema già esistente. In caso di impossibilità alla correzione, si ricorre in extremis alla ri-progettazione.
Adottando un’ottica ergonomica fin dalla fase progettuale di un sistema di lavoro è possibile prevenire gli effetti negativi, come ritardi nella realizzazione e bassa usabilità del sistema progettato, nonché costi aggiuntivi dovuti alla modifica dello stesso.
Le caratteristiche di un approccio ergonomico di tipo preventivo incontrano perfettamente le prerogative della Smart Factory, in quanto permettono di rendere i processi maggiormente integrati e flessibili e di creare spazi di lavoro più confortevoli per individui che collaborano con le tecnologie.
Proprio partendo dall’idea di portare nel nuovo contesto industriale caratteristico della Smart Factory una nuova visione del modo di progettare e riprogettare le linee e l’organizzazione del lavoro, attraverso l’implementazione della “progettazione ergonomica”, è possibile considerare gli aspetti ergonomici nell’intero flusso delle tre fasi di sviluppo del processo/prodotto di una nuova vettura e linea di produzione: la progettazione, l’industrializzazione e la produzione.
Ergonomia nella fase di progettazione di un nuovo prodotto/processo
Nella fase di progettazione di un nuovo prodotto/processo viene utilizzata la tecnologia di simulazione virtuale attraverso software di simulazione presenti sul mercato che permettono di creare, preventivamente, le singole postazioni di lavoro, nonché le linee di produzione complete di tutte le attrezzature, dei contenitori, etc. In quest’ambiente di simulazione, l’uomo è rappresentato da manichini virtuali che permettono di riprodurre i compiti di lavoro realizzati dagli operatori e di valutare i principali fattori di rischio ergonomico.In questa fase la simulazione bidimensionale è affiancata da tecnologie di realtà virtuale immersiva o aumentata, che permettono una percezione reale dell’ambiente e degli aspetti da analizzare in dettaglio indirizzando così verso le migliori scelte progettuali. La validità dei risultati ottenuti dalle prime analisi in fase progettuale è strettamente legata alle metodologie di calcolo dei software che devono tener conto delle indicazioni fornite dalle norme tecniche applicabili quali le norme della serie EN 1005 e ISO 11228.
Dove gli ambienti di simulazione non arrivano a fornire indicazioni esaustive ai team di progettazione, si rende necessario il supporto di analisi/verifiche in laboratorio che permettono di testare e validare su prototipi fisici le soluzioni ipotizzate. Con questa finalità nel 2012, nello stabilimento storico di Torino Mirafiori, è nato l’Ergolab, il laboratorio di Ergonomia di FCA nel quale possono essere riprodotte in scala 1:1 le tecnologie presenti sulle linee di produzione, permettendo analisi e sperimentazioni equivalenti a quelle eseguibili in stabilimento, senza però interferire nell’attività produttiva.
Ergonomia nella fase di Industrializzazione delle scelte progettuali
Alla fase di progettazione segue la fase di Industrializzazione delle scelte progettuali, dove le soluzioni sono oramai congelate e il progetto evolve con la costruzione e la messa in opera dei nuovi impianti/attrezzature.In questa fase, l’analisi ergonomica è principalmente rivolta all’ottimizzazione dei compiti lavorativi, sia a livello delle singole postazioni di lavoro, sia a livello dell’intera linea produttiva. Questi aspetti sono estremamente importanti per garantire la realizzazione di processi “Human Centred” efficienti. La problematica principale, nonché una delle sfide di Industry 4.0, è la difficoltà di reperire metodologie di analisi che si adattino allo scopo descritto nel contesto temporale dello sviluppo del processo produttivo. Solo negli ultimi anni, infatti, sono stati sviluppati metodi innovativi, che si basano sui concetti fondamentali di efficienza ed ergonomia delle postazioni di lavoro.
In particolare, FCA ha contribuito alla sperimentazione di uno specifico strumento, il sistema ERGO-UAS, nato in Germania proprio per rispondere in modo efficace alle suddette necessità dei processi di produzione degli autoveicoli che hanno delle peculiarità specifiche rispetto ad altri processi industriali.
ERGO-UAS è diventato, da più di 10 anni, lo strumento operativo con cui vengono ingegnerizzati i cicli di lavoro nelle fabbriche di FCA così come sancito e descritto dal Contratto Collettivo Specifico di Lavoro (CCSL) aziendale fin dal 2010.
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Ergonomia&Safety. L’esperienza di Fiat Chrysler AutomobilesS. Spada. L. Ghibaudo, S. Cencetti
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