L’esperienza personale del lavoratore non esime il datore dall’obbligo di formazione

L’esperienza personale del lavoratore non esime il datore dall’obbligo di formazione

L’apprendimento di fatto da parte del lavoratore e la socializzazione delle esperienze o delle prassi di lavoro non valgono a surrogare le attività di informazione e di formazione previste dalla legge e gravanti sul datore di lavoro.

Così la Cassazione penale nella sentenza n. 29947/2020. Il commento è a cura diS.Casarrubia, Avvocato,Studio legale Casarrubiaed è tratto dalla rubricaRASSEGNA DELLA GIURISPRUDENZA, suAmbiente&Sicurezza sul Lavoro n.2/2021.

In appello veniva confermata la penale responsabilità ex art. 589 c.p. del datore di lavoro per il decesso del lavoratore, rimasto folgorato dal contatto tra il cassone ribaltabile del camion in dotazione con una linea elettrica ad alta tensione. Si ricorreva per Cassazione.

Tra i motivi dell’impugnazione, si deduceva che all’imputato non poteva essere mosso alcun rimprovero in relazione alla mancata formazione del lavoratore dal momento che quest’ultimo aveva posto in essere una condotta imprudente, in considerazione del fatto che, da una parte, il rischio di folgorazione era espressamente previsto dal manuale di uso del veicolo e, dall’altra, essendo a cura dello stesso titolare della specifica patente di guida per la conduzione del mezzo, avrebbe dovuto essere a conoscenza di tutti i rischi di manovra.

Il giudizio della Cassazione nella nella sentenza n. 29947/2020

I giudici di legittimità, nel pronunciare l’inammissibilità del ricorso, si pronunciano nel solco di una giurisprudenza consolidata sul tema. Il datore di lavoro che non adempie agli obblighi di informazione e formazione gravanti su di lui e sui suoi delegati risponde, a titolo di colpa specifica, dell’infortunio dipeso dalla negligenza del lavoratore. Né, come chiarito in massima, l’adempimento di tali obblighi è surrogabile dal personale bagaglio di conoscenza del lavoratore, formatosi per effetto di una lunga esperienza operativa, o per il travaso di conoscenza che comunemente si realizza nella collaborazione tra lavoratori.