Evoluzione normativa di Linee Guida e standard per i SGSL

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Su Ambiente&Sicurezza sul Lavoro (n.8/2019) è stato pubblicato un nuovo articolo dell’ Avv. Roberta Veloce del Foro di Ragusa (Cultore di Diritto della Sicurezza del Lavoro) torna a parlare di responsabilità degli enti e sul ruolo dei Modelli di organizzazione e gestione e sul rapporto tra MOG SGSL e ISO 45001.
L’articolo prende in esame ruolo e funzioni dei modelli di organizzazione e gestione anche alla luce del sistema di responsabilità previsto dal nostro ordinamento.
Il testo propone poi un focus su asseverazione e controllo giurisdizionale e prosegue con un approfondimento sugli apporti innovativi introdotti dalla ISO 45001.
Estrapoliamo un estratto relativo alla evoluzione normativa di Linee Guida e standard per i SGSL.

Evoluzione normativa di Linee Guida e standard per i SGSL

Il d.lgs. 81/2008 non disciplina pedissequamente i requisiti di gestione ed organizzazione aziendale in materia di salute e sicurezza sul lavoro, lasciando sostanzialmente la libertà di organizzazione alle singole aziende per l’effettiva gestione della prevenzione e protezione dei lavoratori, in questo modo ciascuna impresa deciderà volontariamente se avvalersi di tale norme tecniche o linee guida nel rispetto delle novelle legislative in merito.
Le origini della tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori e la responsabilità sociale d’impresa, si affermano negli anni ‘90, con l’emanazione delle Linee Guida BS 8800, nel 1996, e dello standard OHSAS 18001 del 1999 (Occupational health and safety assessment specification), revisionato nel 2007.
In Italia, per la prima volta, nel 2001 vengono pubblicate le Linee guida per un Sistema di Gestione della Salute e Sicurezza sul Lavoro – SGSL, redatte da UNI, INAIL e alcune associazioni datoriali e sindacali.

OHSAS 18001

Bisognerà aspettare il 2007 per promuovere la OHSAS 18001 a norma tecnica del BSI (British Standard Institute), adottata anche a livello internazionale, grazie alla sua innovativa struttura, in linea alle norme ISO 9001 e ISO 14001, per la gestione della qualità e dell’ambiente, essendo sicurezza e ambiente strettamente collegati.
Le innovazioni più significative della stessa riguardano gli aspetti gestionali ed in particolare la valutazione dei rischi, il controllo operativo, valorizzando maggiormente la partecipazione dei lavoratori, ai fini della progressiva riduzione dei rischi.
Tale normativa sebbene applicata in molti Paesi, non è rimasta indenne dal processo di globalizzazione legislativa attuale, essendo di fatto una norma di matrice non internazionale ISO (International Organization for Standardization) ma anglosassone.
L’esigenza di una norma internazionale in materia di sistemi di gestione della salute e sicurezza sul lavoro, è aumentata nell’ultimo decennio favorendo, così, l’elaborazione sotto la guida dell’International Organization for Standardization della ISO 45001, norma che si distingue per una serie di peculiarità.
La ISO 45001 adotta un approccio basato sul rischio, che garantisce l’efficienza e il miglioramento continuo del sistema di gestione, finalizzato alla continua evoluzione dell’ambito in cui opera un’organizzazione aziendale.
La stessa nasce dopo diversi anni di applicazione della BS OHSAS 18001:2007 e delle Linee guida UNI-INAIL del 2001 recependo, in questo modo, l’esperienza dell’applicazione dei sistemi di gestione, sia in materia di salute e sicurezza sul lavoro, che per la qualità e l’ambiente.
Tale normativa si fonda sul principio cardine secondo il quale la sicurezza non è un costo, bensì un investimento per l’azienda.

Struttura ad Alto Livello

Il suddetto documento adotta la cd. Struttura ad Alto Livello (HLS – High Level Structure), attraverso un testo strutturato e analitico atto a garantire uniformità tra i differenti documenti in materia di sistemi di gestione. La medesima struttura, difatti, facilita l’integrazione dei diversi sistemi nonché processi di gestione propri delle singole realtà aziendali.
La norma si rivolge a tutte le organizzazioni, pubbliche e private, produttive e di erogazione di servizi, di qualsiasi dimensione (svolgenti sia attività a basso rischio che altamente rischiose), siano esse piccole o medie imprese, multinazionali, organizzazioni no-profit, enti di formazione o pubblica amministrazione.
L’approccio allo studio della norma è semplificato dalla suddivisione in due parti, la prima descrive i requisiti vincolanti in sede di certificazione, la seconda che è allegata al documento, ne esplicita, invece, in maniera analitica il significato.

Riferimenti bibliografici:
Modelli di organizzazione e gestione.
Quale rapporto tra SGSL e ISO 45001
Roberta Veloce

Una squadra di professionisti editoriali ed esperti nelle tematiche della salute e sicurezza sul lavoro, prevenzione incendi, tutela dell’ambiente, edilizia, security e privacy. Da oltre 20 anni alla guida del canale di informazione online di EPC Editore

Redazione InSic

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