Fabbricazione di nanomateriali nel luogo di lavoro: scheda informativa da EU-OSHA

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Sul sito dell’EU-Osha è stata pubblicata una interessante Scheda informativa che torna sul tema dei nanomateriali e sui rischi nei luoghi di lavoro a integrazione della “campagna Salute e sicurezza negli ambienti di lavoro in presenza di sostanze pericolose”.
La Scheda dal titolo “Fabbricazione di nanomateriali nel luogo di lavoro” disponibile anche in lingua italiana, presenta una panoramica di come trattare i nanomateriali fabbricati nel luogo di lavoro. Questi materiali, che contengono particelle molto piccole, sono potenzialmente tossici.
Contiene informazioni dettagliate sulla normativa dell’UE in materia, analizza i possibili effetti sulla salute dei nanomateriali, e consigli utili per i datori di lavoro su come prevenire o mitigare l’esposizione dei lavoratori ai nanomateriali e descrive le principali vie d’esposizione, ossia inalazione, contatto con la pelle e ingestione. La scheda elenca inoltre le misure pratiche che possono essere adottate sulla base del principio STOP per prevenire o ridurre l’esposizione ai nanomateriali.

I nanomateriali fabbricati sono materiali in cui almeno il 50 % delle particelle ha una o più dimensioni comprese fra 1 e 100 nm. Le nanoparticelle più piccole sono confrontabili in termini di dimensioni agli atomi e alle molecole. Gli effetti dei nanomateriali sulla salute dipendono dalle loro proprietà, ad esempio il materiale che li costituisce, le dimensioni, la forma e la solubilità delle particelle e le proprietà superficiali.
In generale i nanomateriali hanno i medesimi effetti sulla salute delle particelle più grosse dello stesso materiale. Tuttavia possono verificarsi anche altri effetti. Le principali vie di esposizione ai nanomateriali sono l’inalazione e l’esposizione cutanea.
L’esposizione ai nanomateriali deve essere gestita e mantenuta ben al di sotto dei valori limite di esposizione per il materiale sfuso (che consiste di particelle più grandi, ma che può anche contenere nanoparticelle), applicando il principio di precauzione.
Nei processi industriali è vantaggioso poter trattare i nanomateriali, ad esempio, sotto forma di liquame o pasta oppure conservarli in spazi ristretti per ridurre le emissioni e l’esposizione dei lavoratori. In situazioni più complesse si raccomanda di ricorrere all’assistenza di esperti. Le nanotecnologie sono in rapida evoluzione, così come le conoscenze in merito ai rischi esistenti.
Pertanto i lavoratori, i datori di lavoro e i professionisti in ambito di salute e sicurezza che si occupano di nanoparticelle sul luogo di lavoro devono tenersi aggiornati sugli sviluppi.

Redazione InSic

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