Con il decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali 12 aprile 2024, n. 62 è stato determinato, per l’esercizio finanziario 2024, l’importo delle prestazioni del Fondo di sostegno per le famiglie delle vittime di gravi infortuni sul lavoro, per gli eventi verificatesi tra il primo gennaio 2024 e il 31 dicembre 2024, in relazione alle risorse disponibili e alla numerosità degli aventi diritto per ciascun evento. Il decreto ministeriale è stato trasmesso agli organi di controllo per le verifiche di competenza.
Le risorse per il finanziamento del Fondo nel 2024, previste dalla legge di bilancio per l’anno in corso, corrispondono esattamente a quanto stanziato nel 2023 e sono pari a 10.479.421 euro. A questo importo si aggiunge poi l’avanzo di gestione per il periodo 2007-2019 comunicato dall’Inail, pari a 1.888.465 euro.
La dotazione finanziaria complessivamente disponibile nel 2024 risulta essere quindi di 12.367.886 euro.
- Ma cos’è il Fondo di sostegno per le famiglie delle vittime di gravi infortuni sul lavoro? E dove trovare tutte le informazioni per usufruirne?
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Cos’è il Fondo di sostegno per le famiglie delle vittime di gravi infortuni sul lavoro
Il Fondo di sostegno per le famiglie delle vittime di gravi infortuni sul lavoro o “Fondo vittime infortuni” è stato istituito con Legge 296/2006 (Finanziaria 2007), con lo scopo di fornire un tempestivo supporto ai familiari dei lavoratori, assicurati e non, vittime di gravi infortuni.
Gestito dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, riguarda le prestazioni erogate esclusivamente per infortuni avvenuti successivamente al 1° gennaio 2007 e che abbiano comportato il decesso del lavoratore. Sono quindi esclusi sia le malattie professionali che gli infortuni avvenuti precedentemente al 1° gennaio 2007 con decesso successivo a quella data.
Le risorse del Fondo Vittime Infortuni
Le risorse destinate dal Ministero a questo fondo, vengono erogate ai soggetti beneficiari in forma di sussidio una tantum e aggiuntivo della somma erogata dall’INAIL, come rendita ai superstiti, già prevista dal d.p.r. n. 1124/1965.
Viene regolamentato dal decreto Ministeriale 19 novembre 2008.
Chi accede alle risorse del Fondo Infortuni?
I soggetti beneficiari del fondo sono solo i seguenti familiari dei lavoratori deceduti:
- coniuge;
- figli legittimi, naturali, riconosciuti o riconoscibili, adottivi fino al 18° anno di età; fino al 21° anno di età se studenti di scuola media superiore o professionale; fino al 26° anno d’età se studenti universitari; in caso di maggiorenni inabili finché dura l’inabilità.
In mancanza di coniugi o figli:
- genitori: naturali o adottivi se a carico del lavoratore deceduto;
- fratelli e sorelle se a carico o conviventi con il lavoratore deceduto.
- Il compito dell’erogazione dei fondi è attribuito all’INAIL (in cui è confluito l’IPSEMA), previo trasferimento delle risorse da parte del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Fondo Vittime infortuni: le prestazioni
Il decreto prevede due tipologie di benefici:
- prestazione una tantum a carico del Fondo. L’importo è determinato dal numero dei componenti del nucleo superstite, dalle risorse disponibili del Fondo e dall’andamento del fenomeno infortunistico. L’importo è fissato annualmente, con decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, sulla base delle stime redatte dalla “Consulenza Statistico-attuariale dell’INAIL”, elaborate tenendo conto delle serie storiche, nonché dello stanziamento attribuito dalla Legge di Bilancio per ciascun esercizio finanziario.
- anticipazione della rendita dei superstiti pari a tre mensilità della rendita annua, calcolata sul minimale di legge per la liquidazione delle rendite. Tale anticipazione è prevista esclusivamente per i superstiti di lavoratori soggetti alla tutela assicurativa obbligatoria, ed è erogata unitamente alla prestazione una tantum. I benefici in questione non sono soggetti a tassazione.
Tutte le informazioni sul Fondo Vittime Infortuni sono disponibili
- Sulla pagina del Ministero del Lavoro con tutti gli importi per anno;
- Sul sito dell’Inail (normativa e Circolari INAIL).
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