Forum di Sicurezza 2013: dalla Tavola rotonda gli impegni e le novità per la prevenzione

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Tempi brevi per il lancio definitivo del Sinp, il nuovo Sistema Informativo Nazionale per la prevenzione. In via di definizione un albo dei Comitati paritetici. Ma anche una nuova massiccia dose di semplificazione della normativa sulla sicurezza. Sono queste le principali novità emerse dalla tavola rotonda che ha aperto oggi a Roma la seconda edizione del Forum di Sicurezza del Lavoro.

Al dibattito hanno partecipato Lorenzo Fantini del ministero del Lavoro, Ester Rotoli della Direzione Centrale INAIL, Fabio Potrandolfi, dell’Area Relazioni industriali, Sicurezza e Affari sociali di Confindustria, Simone Cencetti di FIAT, Cinzia Frascheri, responsabile Nazionale Salute e Sicurezza di Cisl e Alberto Spasciani, Presidente Sezione Safety di Assosistema. A coordinare i lavori il giornalista Antonio Troise.

Fantini, rispondendo ad una domanda sulla procedura di infrazione avviata dall’Ue nei confronti dell’Italia, ha ridimensionato la portata delle contestazioni al Testo Unico di Sicurezza. In particolare ha annunciato che sia in materia di delega del datore di lavoro che sul termine per la redazione del documento di valutazione dei rischi, l’Italia difenderà le sue ragioni.“Non è vero che siamo fuorilegge. Anzi. Negli ultimi dieci anni abbiamo fatto passi avanti da gigante sulla sicurezza”. Del resto, ha ricordato, i costi della mancata prevenzione ammontano a circa 45 milioni di euro.
Fantini ha poi annunciato i provvedimenti in vista in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Dovrebbe essere ufficializzato in estate il lancio del Sistema informativo nazionale per la prevenzione Sinp, sviluppato in collaborazione con l’INAIL. In via di definizione un elenco degli Organismi Paritetici,la cui funzione è fondamentale a supporto di imprese e lavoratori per l’attuazione delle misure di sicurezza in azienda. Ma l’esigenza più importante sottolineata da Fantini è quella di semplificazione della normativa di salute e sicurezza, soprattutto negli aspetti più burocratici, mantenendo i livelli di tutela inalterati:bisognerebbe semplificare, infatti, quelli che sono gli oneri formali, non gli istituti cardine della sicurezza quali il Documento di Valorizzazione dei rischi. Infine Fantini sottolinea la necessità di valorizzare buone prassi e linee guida, soprattutto in quei settori come l’edilizia, dove si auspica la realizzazione di una linea guida per l’attività di Coordinatore per l’Esecuzione che sia anche un orientamento per la giurisprudenza in materia.

Ester Rotoli della Direzione Centrale INAIL ha anticipato i dati sugli infortuni nel periodo 2011 e 2012, che saranno presentati prossimamente al Senato: si registra ancora una volta un calo del fenomeno infortunistico, attribuibile ma solo per il 50% alla decrescita occupazionale, soprattutto nel settore costruzioni, ma il calo è stato determinato anche dalle iniziative di sistema portate avanti dall’Istituto. Rotoli ricorda il Piano nazionale edilizia ed il Piano nazionale agricoltura, nati in sede di Commissione Consultiva, che hanno aiutato la conoscenza delle aziende, ed hanno permesso lo sviluppo di attività formative e informative e di lotta al lavoro nero in vista di un’attività di vigilanza coordinata in tutta Italia.
A lato di queste iniziative di sistema l’INAIL ha previsto un nuovo stanziamento pari a 153 milioni di euro (per un investimento complessivo in tre anni di 750 milioni di euro). Una dote che insieme con la quota investita dalle imprese private, ha un valore doppio. La Rotoli ha poi sottolineato l’importanza di un’altra iniziativa: lo sconto per prevenzione, una riduzione del premio assicurativo, dal 30% fino al 7% per aziende più grandi, che ha costituito una leva finanziaria per favorire l’approccio alla sicurezza.

Simone Cencetti, Head of Environment, Health and safety,Manifacturing EMEA, di FIAT ha ricordato l’importanza di un cambiamento nella cultura della sicurezza, che muova verso l’obiettivo di avere “zero infortuni”. Fra gli strumenti adottati da FIAT e proposto a tutte le aziende, Cencetti propone il modello “World class manufacturing”, un sistema di gestione della sicurezza che fa della sicurezza il primo pilastro del sistema di produzione d’eccellenza. Fondamentale poi il coinvolgimento dei lavoratori chiamati ad osservare ciò che hanno intorno e a migliorare la propria sicurezza.

Fabio Potrandolfi, dell’Area Relazioni industriali, Sicurezza e Affari sociali di Confindustria ha sottolineato la necessità per gli imprenditori, di avere la certezza delle regole. In una situazione di crisi economica, l’incapacità di predeterminare cosa si deve fare, genera Insicurezza, e l’incertezza genera un eccesso di adempimento o un difetto di adempimento. Ecco perché gli strumenti gestionali sono un ottimo strumento per avere certezza del modo in cui organizzare la sicurezza in azienda, in un contesto di regole semplici e chiare.

Infine, Alberto Spasciani, Presidente Sezione Safety di Assosistema, responsabile Nazionale Salute e Sicurezza di Cisl, ha messo in evidenza la crescente importanza dei DPI, le cui certificazioni di prodotto sono sempre più soggette alle stringenti normative europee. Spasciani ha sottolineato la fondamentale importanza dell’utilizzo dei DPI e la necessità che coloro che li indossano, siano caricati di responsabilità in caso di mancato o non corretto utilizzo. La dott.ssa Frascheri ha quindi riportato i risultati di un’indagine svolta da Cisl in collaborazione con il ministero del Lavoro, che ha evidenziato la scarsa propensione di alcune classi lavoratrici all’uso dei DPI, spesso ritenuti inadeguati rispetto alle condizioni di lavoro, e fonte di disagio nel normale utilizzo, nonché ha evidenziato la necessità di una maggiore attenzione alla loro differenziazione per uomo e per donna in funzione delle caratteristiche fisiche dei diversi soggetti che si trovano ad indossarli.

Gli atti completi del convegno saranno pubblicati sui prossimi numeri della Rivista Ambiente&Sicurezza sul Lavoro.

Redazione InSic

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