Il documento era stato approvato nella seduta del 28 novembre 2012 dalla Commissione consultiva permanente per la salute e sicurezza sul lavoro e nasce con lo scopo di fornire al datore di lavoro indicazioni pratiche per la valutazione e gestione dei rischi correlati all’igiene degli impianti di trattamento aria e per la pianificazione degli interventi di manutenzione, in considerazione di quanto riportato nelle Leggi regionali, Linee Guida nazionali e norme tecniche prodotte sull’argomento.
L’obiettivo della pubblicazione è fornire al Datore di Lavoro indicazioni pratiche per la valutazione e gestione dei rischi correlati all’igiene degli impianti di trattamento aria e per la pianificazione degli interventi di manutenzione. Inoltre, fa ordine sulle linee guida e normative succedutesi nel tempo relative all’obbligo di manutenzione di questi impianti, che ha la sua fonte nell’articolo 64 del D.Lgs. 81/2008. In base al testo Unico il datore di lavoro deve a provvedere alla regolare manutenzione e pulitura degli impianti di areazione e, nello specifico, l’allegato IV: “Requisiti dei luoghi di lavoro” fornisce indicazioni in merito alla pulizia e alla manutenzione, evidenziando che: “Gli stessi impianti devono essere periodicamente sottoposti a controlli, manutenzione, pulizia e sanificazione per la tutela della salute dei lavoratori. Qualsiasi sedimento o sporcizia che potrebbe comportare un pericolo immediato per la salute dei lavoratori dovuto all’inquinamento dell’aria respirata deve essere eliminato rapidamente”.
La Procedura redatta e approvata si articola in diverse parti, e approfondisce sui controlli da effettuare sugli impianti, attraverso ispezioni tecniche e visive. Fornisce poi un flow chart della procedura operativa e contiene diversi allegati che riportano un quadro delle leggi regionali in materia di gestione e manutenzione degli impianti, un esempio di Registro degli interventi effettuati, una check list per l’ispezione visiva, e indicazioni sulle analisi microbiologiche ed interventi previsti sulla sezione di umidificazione e sulla torre evaporativa, per il monitoraggio microbiologico dei componenti dell’impianto e sul rapporto di prova dell’ispezione tecnica. Chiude la trattazione un utile Glossario
La guida riguarda tutti gli impianti di trattamento a servizio di ambienti di lavoro chiusi, destinati a garantire il benessere termo-igrometrico degli occupanti, la movimentazione e la qualità dell’aria. Risultano esclusi gli impianti di regolazione della temperatura senza immissione forzata di aria esterna (ad esempio termoconvettori, condizionatori a parete, stufe) e gli impianti di processo per la realizzazione di particolari lavorazioni industriali.
Numerosi studi hanno evidenziato che la contaminazione microbiologica e chimica dell’aria negli ambienti chiusi è spesso imputabile a scarse condizioni igieniche, al sovraffollamento dei locali e a errori di progettazione e/o installazione degli impianti di trattamento dell’aria (impianti aeraulici), che non consentono una idonea pulizia e manutenzione degli stessi. In questi casi gli impianti possono causare la diffusione di numerosi inquinanti, provenienti dall’esterno o dall’interno, derivanti da residui di materiali da costruzione, da resti di origine vegetale e animale (piccioni, topi, insetti) o da muffe e batteri che possono contaminare l’acqua e le superfici all’interno degli impianti aeraulici.
Pertanto i rischi per il benessere e la salute dei lavoratori, riconducibili alla presenza di inquinanti aerodiffusibili di varia natura (fisica, chimica e biologica), devono essere controllati attraverso la corretta utilizzazione e manutenzione degli impianti aeraulici per garantire una buona qualità dell’aria immessa e migliorare le condizioni igieniche dell’ambiente di lavoro.
Allegati
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