Su tutto il territorio nazionale sono stati effettuati 87.773 controlli. In particolare, l’attività di vigilanza ha registrato 71.461 accessi in materia di lavoro, 9.812 in materia previdenziale e 6.500 in materia assicurativa. Da un raffronto con i dati dell’anno 2017 si rileva una sostanziale stabilità relativamente al numero degli accessi effettuati (87.773 a fronte di 87.217), un complessivo aumento delle irregolarità riscontrate (69% in rapporto al 66% del 2017) e un sostanziale aumento dei recuperi contributivi (+12% senza considerare le posizioni contributive annullate).
Vigilanza tecnica: nell’82% dei casi riguarda la sicurezza
Per quanto riguarda la vigilanza lavoristica si segnala una percentuale pari al 65% di fenomeni di irregolarità in materia di rapporti di lavoro, fenomeni pari addirittura all’82% in materia di vigilanza tecnica (salute e sicurezza sul lavoro). Nella vigilanza previdenziale e assicurativa è stato riscontrato un tasso di irregolarità rispettivamente dell’81% e dell’89% delle aziende ispezionate.
Irregolarità contributive
In merito al recupero dei contributi previdenziali e dei premi assicurativi, nel primo semestre 2018 sono stati recuperati oltre 620 milioni di euro, di cui € 168.148.500 di recuperi legati a erogazioni di prestazioni previdenziali concernenti fittizi rapporti di lavoro.
Oltre 77.mila irregolari
Nell’ambito dell’attività ispettiva mirata alla prevenzione e al contrasto dell’illegalità nei rapporti di lavoro, i suddetti controlli hanno consentito, inoltre, di individuare complessivi 77.222 lavoratori irregolari, di cui 20.398 lavoratori in nero.
Per avere un quadro dei dati ispettivi raccolti dall’Ispettorato è possibile consultare l’apposita sezione con le rilevazioni a partire dal 1 semestre 2017.
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