Ispettorato nazionale: Bruno Giordano lascia. L’incarico a Pennesi – il congedo ed i risultati raggiunti

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Bruno Giordano lascia l’incarico di direttore generale dell’INL a favore di Paolo Pennesi.

Sul sito dell’ispettorato il messaggio di congedo dell’ormai ex direttore che ha ricevuto la notizia il 16 dicembre scorso durante un incontro con il ministro del lavoro e delle politiche sociali.

“La mia gratitudine va a chi mi ha dato una mano a lavorare, mi ha spiegato e fatto capire molte cose della vita di questa amministrazione, e a chi mi ha criticato giustamente dandomi opinioni diverse e costruttive. Il contraddittorio e il confronto fanno parte del mio dna professionale e non ho potuto che trarne insegnamento, intelligenza e cultura”.

Giordano augura dunque buon lavoro a Pennesi “che conosce bene l’Agenzia avendo contribuito a costituirla e avendola già diretta nella sua fase di avviamento”.

  • Nel discorso di commiato, i risultati raggiunti ed i passi che hanno contribuito alla crescita dell’INL sotto la sua direzione.

Bruno Giordano all’INL: i risultati raggiunti

Nel suo Saluto, Giordano ha voluto ricordare i passaggi che hanno segnato questi 500 giorni di guida dell’INL che hanno cambiato il volto dell’INL, rincara.

Il Decreto Fiscale e la sospensione dell’attività di impresa

A tal proposito l’ex Direttore ricorda il Decreto Fiscale D.L. n. 146/2021 “che non ha semplicemente riconosciuto all’Ispettorato le competenze generali in materia di sicurezza ma ha consentito ulteriori concorsi per un incremento dell’organico di 1024 unità, e di 90 carabinieri del lavoro, di avviare il SINP dopo ben 14 anni di inerzia amministrativa, di intervenire chirurgicamente dove v’è lavoro nero e gravi violazioni in materia di sicurezza”.

Il Direttore ricorda anche la riforma della sospensione dell’attività di impresa, “misura che si sta rivelando efficacissima se è vero che si è passati da alcune centinaia di provvedimenti del 2021 a oltre 7.000 nei primi mesi del 2022”.

Il portale nazionale del Sommerso

Fra gli altri risultati raggiunti, il “Portale nazionale del sommerso” che prenderà avvio nel prossimi giorni, annuncia, “ponendo l’Agenzia quale artefice della raccolta dei dati e  del monitoraggio del lavoro sommerso, indispensabile per il raggiungimento dei quattro obiettivi assegnati dal PNRR nella materia di competenza dell’INL. E aggiunge: “A tal proposito si deve riconoscere il contributo eccezionale, sostanziale, prestato dalla direzione centrale tutela e vigilanza alla redazione del Piano nazionale di contrasto al sommerso”.

PNRR e Ispettorato: aumento del personale

Bruno ricorda poi l’aumento ispezioni (attraverso i cinque i concorsi per funzionari, statistici, informatici, ispettori ordinari e ispettori tecnici) e l’aumento consequenziale del numero di nuovi ispettori portato a quota un 1 ispettore ogni 10.000 imprese, raggiungendo il rapporto di  1 ispettore ogni 6700 imprese circa in ottemperanza degli obblighi PNRR.

Nel 2023, riporta Bruno, porterà ad incremento dell’organico degli ispettori tecnici da poco più di 200 a circa 1400, cioè del 700 %, come atteso dopo molti anni di mancate assunzioni.

Deficit di personale INL: cause e riconoscimento del ruolo di ispettore

Riguardo le osservazioni sul deficit di organico del personale ispettivo, Bruno ricorda che il fenomeno riguarda anche altre Pubbliche amministrazioni e “nelle modalità e nella contestualità di decine di concorsi pubblici tenutisi in pochi mesi mediante prove a semplice risposta multipla che hanno consentito a molti candidati di essere idonei in molteplici graduatorie e di scegliere quindi la sede più vicina ai loro interessi e la funzione meglio retribuita”.

Sul trattamento economico dei dipendenti che osterebbe agli spostamenti di sede (soprattutto nel Nord Italia) Bruno ricorda che non è solo una questione di mancata perequazione dell’indennità di amministrazione, “cosa ingiusta e offensiva” ma di “una scarsa considerazione e di un disconoscimento del ruolo e della funzione di chi lavora per tutelare il lavoro così ulteriormente penalizzato”.

Giordano: la nomina nel 2021

Il Consiglio dei Ministri nella seduta n. 29 del 15 luglio 2021, aveva nominato Giordano a direttore dell’Agenzia unica per le ispezioni del lavoro denominata “Ispettorato nazionale del lavoro”. Succedeva all’allora Generale di Divisione dei Carabinieri, Leonardo Alestra.

Il Magistrato è da anni collaboratore della rivista Ambiente&Sicurezza sul Lavoro e per la rivista Antincendio (per la quale fa parte anche del Comitato tecnico scientifico). Ha partecipato al nostro evento, Safety Expo nel 2017 e 2019 in qualità di oratore.

L’insediamento di Giordano all’Ispettorato Nazionale del lavoro

L’11 agosto 2021 si è svolta la cerimonia di insediamento del nuovo Capo dell’Ispettorato alla presenza del ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Andrea Orlando che ha ribadito nel suo intervento: “quanto la sicurezza sul lavoro sia una questione drammatica e quanto occorra agire su più piani: quello del contrasto sicuramente, ma anche quello della prevenzione, della formazione, dell’informazione, della sensibilizzazione più in generale rispetto a questo fenomeno.”

Il ministro ha anche ribadito la necessità di un’azione continua, di natura primaria, senza soste, volta alla costruzione di un approccio strategico, di ampie dimensioni e plurimi livelli, l’unico in grado di invertire la tendenza alla recrudescenza in atto; non solo per quanto riguarda gli infortuni sul lavoro, ma anche per l’altrettanto drammatico fenomeno delle malattie professionali”.

INL: accordi istituzionali di Bruno Giordano

Fra i risultati raggiunti, segnaliamo il 2 Agosto 2022 l’intesa siglata con INAIL su un Accordo quinquennale per la prevenzione degli infortuni e delle malattie sul lavoro per la condivisione dei database in materia di vigilanza, a favore del processo di implementazione del Sistema informativo nazionale per la prevenzione nei luoghi di lavoro, previsto dal Testo unico in materia di salute e sicurezza.

La convenzione di durata quinquennale stretta da INAIL e INL  punta a rendere più efficace, attraverso l’utilizzo di alcune banche dati Inail, l’attività di vigilanza nell’azione di contrasto agli infortuni e alle malattie professionali.

Fra gli altri Accordi, ricordiamo quello siglato il 26 maggio 2022 per la promozione della salute e sicurezza nelle scuole con Ministero del lavoro e INAIL: fu approvato il Protocollo d’intesa per la promozione e la diffusione della cultura della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro nell’ambito dei percorsi per le competenze trasversali e orientamento.

Un Protocollo di durata triennale che mirava a favorire una maggiore sensibilizzazione ai valori della sicurezza attraverso formazione e informazione, affidata ad INAIL per i dirigenti scolastici in cui le Regioni parteciperanno nell’erogazione di percorsi di alternanza, tirocini e stage.

Giordano: controlli e controllori sempre più necessari

Giordano ha subito preso in mano l’attività di vigilanza in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro: in occasione di un discusso report sui Controlli sulle imprese nelle giornate di Ferragosto, in cui furono riscontrate irregolarità in 7 aziende su 10, ha sottolineato come: “Se tra le aziende ispezionate attive a ferragosto 7 su 10 operano con lavoratori in nero, con violazioni in materia di  busta paga e di tracciabilità dei pagamenti, e con persone che percepiscono indebitamente il reddito di cittadinanza, vuol dire che in questo Paese dobbiamo contrastare un quadro di illegalità diffusa nel lavoro e vuol dire che controlli e controllori sono sempre più necessari per la tutela della legalità del lavoro”.

Inoltre, in occasione del Rapporto INAIL 2020, il Direttore INL si era espresso a proposito del sistema di sorveglianza nazionale invitando a “Superare la frammentazione, la disomogeneità delle ispezioni e un piano organico della prevenzione” e di totale coinvolgimento di tutti i corpi ispettivi in un’unica regia nazionale” e a puntare ad una formazione dei lavoratori reale e non apparente.

Giordano: i luoghi di sfruttamento e caporalato, non solo in agricoltura

In occasione della prima audizione del Direttore INL al Senato, il 22 luglio scorso, presso la Commissione parlamentare di inchiesta sulle condizioni di lavoro in Italia, il Capo dell’Ispettorato ha parlato di sfruttamento e caporalato sottolineando come: “non si rinvengono solo in agricoltura, oggi i luoghi dello sfruttamento riguardano i migranti, i riders, la logistica, l’assistenza. Per contrastare il caporalato del terzo millennio bisogna intervenire su piattaforme digitali e grandi organizzazioni, perché lo sfruttamento è il vizio di una economia ricca che si fa forte con i deboli”.

Giordano ha anche spiegato che “anche per il caporalato esiste un terzo livello. Il primo è quello del datore o del caporale, il secondo è quello dei poteri economici a capo delle filiere produttive che scaricano verso il basso, il terzo è quello dei pensatori senza etica di impresa e senza responsabilità sociale”.

Sicurezza in edilizia: il giudizio sulle sospensioni avviate nel 2022

In occasione del Rapporto INL dell’ottobre 2022 Giordano ha commentato i risultati raggiunti ad un anno dall’attuazione del Decreto Fiscale:

“E’utile sottolineare il dato delle sospensioni sotto un duplice profilo: quello dell’incremento dei provvedimenti (basti pensare che nell’arco del 2021 erano stati adottati 3.971 provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale, mentre nei soli primi 9 mesi di quest’anno le sospensioni sono state 6.196) e quello della regolarizzazione conseguente ai provvedimenti. Una percentuale così elevata di revoche, pari all’83%, testimonia un forte impatto in materia di recupero della legalità come lavoro regolare e sicuro”.

Che cosa fa il Capo dell’Ispettorato?

Il Capo dell’Ispettorato ne ha la rappresentanza legale e ne assume la responsabilità, attua gli indirizzi e le linee guida definite d’intesa con il Consiglio di Amministrazione e approvate dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

Le competenze del Capo dell’Ispettorato

La figura è scelta tra esperti, ovvero tra il personale dirigenziale della pubblica amministrazione, in possesso di elevata esperienza e professionalità nelle materie di competenza dell’Ispettorato ed è nominata con Decreto del Presidente della Repubblica, previa deliberazione del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministero del Lavoro.

Incompatibilità con altre figure pubbliche

L’incarico di Capo dell’Ispettorato è incompatibile con altri rapporti di lavoro pubblico o privato che possano entrare in conflitto con i compiti e le funzioni dell’Ispettorato stesso. Tra i compiti del Direttore rientrano anche tutti quelli non espressamente assegnati dallo Statuto stesso ad altri Organi.

Redazione InSic

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