Con Messaggio n. 1100 del 21 marzo 2023 INPS invia le istruzioni per la presentazione, entro il 1° maggio 2023, delle domande di riconoscimento dello svolgimento di lavori particolarmente faticosi e pesanti, con riferimento ai soggetti che perfezionano i prescritti requisiti agevolati per l’accesso al trattamento pensionistico nell’anno 2024. Lo riporta l’Istituto in una Nota-stampa.
Si tratta dei cosiddetti “lavori usuranti”(vedi le categorie professionali, i requisiti e le misure di previdenza), di cui al D.Lgs. 21 aprile 2011, n. 67, come modificato dalla Legge 11 dicembre 2016, n. 232.
Nell'articolo
Lavorazioni faticose e pesanti: chi ottiene il beneficio?
Il Messaggio definisce i destinatari dei benefici previdenziali per le seguenti categorie:
- Lavoratori impegnati in mansioni particolarmente usuranti; lavoratori addetti alla cosiddetta “linea catena”; conducenti di veicoli adibiti a servizio pubblico di trasporto collettivo
- Lavoratori notturni a turni
- Lavoratori notturni che prestano attività per periodi di durata pari all’intero anno lavorativo.
Si veda nel Messaggio le condizioni ed i requisiti richiesti alle singole categorie di beneficiari per ottenere il trattamento pensionistico agevolato.
Per accedere al beneficio per i lavoratori addetti alle lavorazioni particolarmente faticose e pesanti, si fa rinvio alle istruzioni fornite con le circolari n. 90 del 24 maggio 2017 e n. 59 del 29 marzo 2018.
Lavori usuranti: domanda di presentazione entro il 1° maggio 2023
La domanda di accesso al beneficio, ai sensi dell’articolo 2, comma 1, lettera b-ter), del decreto legislativo n. 67 del 2011, deve essere presentata entro il 1° maggio 2023 per coloro che perfezionano i requisiti dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2024 .
La domanda può essere presentata anche dai lavoratori dipendenti del settore privato che hanno svolto lavori particolarmente faticosi e pesanti e che raggiungono il diritto alla pensione con il cumulo della contribuzione versata in una delle gestioni speciali dei lavoratori autonomi, secondo le regole previste per dette gestioni speciali.
Come presentare la domanda per il trattamento pensionistico agevolato per i lavoratori usuranti
La domanda di riconoscimento del beneficio deve essere presentata telematicamente, corredata dal
- modulo “AP45”
- dalla documentazione minima ai fini della procedibilità indicata nella tabella A allegata al decreto del Ministro del Lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle finanze, del 20 settembre 2011, in relazione alle tipologie di attività lavorative di cui all’articolo 1, comma 1, lettere da a) a d), del D.Lgs. n. 67/2011, come sostituita dalla tabella A allegata al decreto del 20 settembre 2017, del Ministro del Lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle finanze.
Documentazione INPS per lavoratori usuranti del settore privato e notturni
Per i lavoratori privati, qualora dalla documentazione sopra indicata non risulti inequivocabilmente lo svolgimento dell’attività faticosa e pesante, ai fini del riconoscimento del beneficio in parola, è possibile produrre ogni ulteriore documentazione equipollente, contenente elementi utili e probanti l’attività svolta. L’intera documentazione da analizzare deve risalire all’epoca in cui sono state svolte le attività particolarmente faticose e pesanti e la stessa non può, pertanto, essere sostituita da dichiarazioni del datore di lavoro rilasciate “ora per allora”.
Quanto alla rivalutazione dei turni notturni per i lavoratori impiegati in cicli produttivi organizzati su turni di 12 ore sulla base di accordi o contratti collettivi già sottoscritti alla data del 31 dicembre 2016, è richiesta la presentazione di detti accordi o contratti. INPS chiarisce che per provare in modo inequivocabile l’adibizione a una mansione per la quale sia prevista una organizzazione sistematica del lavoro su turni di 12 ore, con turni svolti per almeno 6 ore nel periodo notturno, è possibile produrre qualsiasi ulteriore documentazione utile.
Lavorazioni usuranti: le domande di accesso al contributo agevolato nel 2021 e 2022
Ricordiamo che nel 2022, INPS aveva inviato medesime istruzioni, con messaggio n. 1201 del 16 marzo 2022 per l’accesso al trattamento pensionistico dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023.
Con il Messaggio n. 1169 del 19 marzo 2021, l’INPS ha invece le istruzioni per la presentazione, entro il 1° maggio 2021, delle domande di riconoscimento dello svolgimento di lavori particolarmente faticosi e pesanti per i lavoratori che maturano i requisiti agevolati per l’accesso al trattamento pensionistico dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2022.
Che cos’è il lavoro usurante
La Corte di Cassazione ha definito il lavoro usurante come quello che induce uno sfruttamento anormale, eccessivo, sproporzionato, doloroso delle energie residue; provoca l’instaurarsi di uno stato patologico o l’aggravarsi di uno stato patologico preesistente; determina un grave pregiudizio della residua efficienza fisica; logora l’organismo.
Quali lavorazioni sono usuranti?
A titolo di esempio, pensiamo alle lavorazioni che comportano l’esposizione ad agenti pericolosi biologici, fisici, chimici-cancerogeni o a variazioni climatiche-ambientali (alte o basse temperature, valori elevati di pressione atmosferica), oppure che costringono a lavorare in spazi ristretti e confinati, oppure quelle che si svolgono durante la notte, alterando il bioritmo fisiologico o con ritmi e tempi predefiniti e non controllabili né modificabili dal lavoratore.
Lavori usuranti: qual è la normativa di riferimento?
L’evidenza che alcune lavorazioni creano nel tempo differenziali di aspettative di vita e capacità di lavoro, ha spinto il Legislatore a riconoscere la gravità dell’usura prodotta dal lavoro e pertanto a prevedere l’accesso anticipato al pensionamento per i lavoratori addetti ad alcune categorie di lavorazioni considerate “usuranti”. Il lavoro usurante è stato normato per la prima volta attraverso il D.Lgs. 374/1993 che all’art. 1 lo ha definito come quello per il quale“…. è richiesto un impegno psicofisico particolarmente intenso e continuativo, condizionato da fattori che non possono essere prevenuti con misure idonee…”.
Con tale definizione il legislatore ha voluto sottolineare che la maggior usura prodotta dal lavoro è causata in maniera specifica dall’impossibilità di prevenire le condizioni di rischio e/o di modificare il contesto di lavoro che obbliga gli individui ad operare in modalità sfavorevole e anti-fisiologica e li espone ad aumentato rischio di infortuni per frequenza e gravità, anche in relazione al progredire dell’età.
Per approfondire sui Lavori Usuranti
- Consulta la Scheda informativa su inSic dedicata a Il lavoro usurante: categorie e requisiti. Dal risarcimento alla prevenzione a cura di Ilaria Capitanelli, Nicola Magnavita (Scuola di Specializzazione in Medicina del Lavoro, Università Cattolica del Sacro Cuore, Roma).
- Leggi la Notizia su Attività usuranti e indennità lavoratori TPL: rinvii di comunicazioni e indennizzi
- leggi l’articolo su: Benefici pensionistici: specificate le categorie di lavoro usurante interessate: analisi del Decreto 5 febbraio 2018del Ministero del lavoro.
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