Nel 2012 gli infortuni sul lavoro denunciati in Liguria sono stati 23.111, 2.387 in meno rispetto ai 25.498 dell’anno precedente, pari a una riduzione del 9,4%, in linea con quella registrata a livello nazionale (-9,5%). È in controtendenza, invece, il dato relativo ai casi mortali, che a fronte di una flessione complessiva dell’8,2%, in Liguria sono aumentati del 23,5%, passando dai 17 infortuni accertati con esito mortale nel 2011 ai 21 dello scorso anno. Questi i dati principali che emergono dalla presentazione del primo rapporto regionale Inail, che la direzione ligure dell’Istituto ha scelto di rendere pubblico a Genova in occasione della Settimana europea per la sicurezza e la salute sul lavoro dell’Eu-Osha, nell’ambito della manifestazione di due giorni dedicata alle iniziative promosse sul fronte della prevenzione, della sanità, della ricerca e del reinserimento sociale, organizzata presso il museo di Sant’Agostino di piazza Sarzano.
Se la flessione degli infortuni nel complesso delle gestioni è in linea con il dato nazionale, la Liguria si caratterizza per una contrazione molto più marcata degli infortuni nel settore agricolo (-19,5% rispetto a -9%) e uno scostamento di circa un punto percentuale (-5% rispetto a -6,1%) degli infortuni occorsi ai lavoratori della gestione Conto Stato, mentre il calo del 9,2% rilevato nell’industria e servizi è solo lievemente inferiore al -9,7% di tutta l’Italia. Dal punto di vista territoriale, più di un infortunio su due è avvenuto in provincia di Genova (12.732 casi), seguita da Savona (4.040), La Spezia (3.466) e Imperia (2.873).
Dei 20.188 infortuni avvenuti in occasione di lavoro denunciati in Liguria nel 2012 (-10,7% rispetto al 2011), 18.501 si sono verificati nell’ambiente di lavoro ordinario (-10,1%) e 1.687 con mezzo di trasporto (-16,1%). La somma di quest’ultimo dato con i 2.923 infortuni avvenuti in itinere, ovvero nel percorso tra l’abitazione e il posto di lavoro, mostra un’incidenza degli infortuni avvenuti fuori dall’azienda pari a poco meno del 20%, a conferma del fatto che la strada resta uno dei luoghi più a rischio. Il dato ligure si caratterizza per il maggior peso degli infortuni in itinere sul totale (12,64% rispetto all’11,6% rilevato a livello nazionale). Tra il 2011 e il 2012, inoltre, mentre in Italia sono diminuiti del 7,8%, in Liguria sono cresciuti dello 0,8%. A pesare, in particolare, è il dato della provincia della Spezia (+18,7%), mentre in quelle di Genova, Imperia e Savona si è registrata una lieve diminuzione.
Le denunce di malattia professionale in Liguria nel 2012 sono state 811. L’osservazione del trend regionale nel medio periodo mostra un dato superiore alle mille denunce fino al 2006, sceso a 935 nel 2008 fino agli 848 casi del 2011, calati lo scorso anno di un ulteriore 5%, superiore rispetto al -1,6% rilevato a livello nazionale. Le patologie che ricorrono con maggiore frequenza nelle denunce presentate alle sedi liguri dell’Istituto sono quelle osteo-articolari e muscolo-tendinee (311 casi), le malattie respiratorie (179), le ipoacusie (87) e i tumori (133). Un discorso a parte meritano le patologie da asbesto manifestatesi nella regione che, da sole, incidono per il 30,2% del totale, a fronte di un’incidenza nazionale di poco superiore al 5%. Nel raffronto con i dati del 2010, la percentuale di diminuzione delle malattie da amianto è pari, però, al 21,7% (dalle 313 del 2010 alle 245 del 2012).
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