Qualche dato…
Tra le regioni aderenti al modello Malprof, l’Emilia-Romagna è risultata quella con più segnalazioni per il biennio 2011 – 2012, sia in termini assoluti (circa 5.000 all’anno), che in rapporto alla popolazione (il tasso di segnalazione annuo è ben superiore a 100 casi ogni 100.000 abitanti).
Tenendo conto di questo aspetto, sembra comunque confermato il netto calo delle segnalazioni di sordità da rumore, che nel 2012 si attestano intorno al 20% dei casi, abbandonando la prima posizione in graduatoria ed essendo soppiantate dalle malattie muscolo-scheletriche. Se si sommano insieme le tre classi che si riferiscono alle patologie muscolo-scheletriche (malattie del rachide, sindrome del tunnel carpale, altre malattie muscolo-scheletriche) nel 2012 si arriva ormai a quasi il 62% del totale delle segnalazioni.
Un confronto tra le diverse tipologie di malattia in base all’età mostra, pur nell’esiguità di alcuni numeri, le peculiarità riguardanti i lavoratori più giovani (sotto i 30 anni) ed i lavoratori anziani (oltre i 60 anni): al di là degli aspetti comuni a tutte le età, cioè la costante presenza ai primi posti delle malattie muscolo-scheletriche e della sordità da rumore, anche le segnalazioni del biennio 2011 – 2012, come quelle precedenti, fanno emergere il problema delle malattie della pelle tra i più giovani e quello dei tumori maligni di pleura e peritoneo per gli ultrasessantenni.
Le ipoacusie rappresentano rispettivamente per il 2011 ed il 2012 un quarto ed un quinto delle segnalazioni. Escludendo questo tipo di patologie tra i casi valutabili, la quota di quelli segnalati dai patronati è la più alta (oltre il 30%), ma una fonte rilevante è anche l’Inail (che contribuisce per quasi il 30%). Se, invece, ci si limita a considerare le sole ipoacusie, la situazione cambia: la fonte principale delle segnalazioni valutabili sono i medici competenti, con una quota che supera il 60%.
Per saperne di più su MALPROF
Il corrente Piano nazionale della prevenzione (PNP) 2014 – 2018, emanato dal Ministero della salute in accordo con le Regioni e in attuazione degli obiettivi europei, stabilisce tra le strategie nazionali il perfezionamento dei sistemi di conoscenza dei rischi e dei danni da lavoro, tra cui il sistema di sorveglianza Malprof.
Dal confronto con i Piani precedenti emergono gli elementi portanti che definiscono l’impianto del PNP attuale, in particolare per quanto riguarda l’adozione di percorsi metodologicamente condivisi, la qualità della programmazione, la comparabilità e la trasferibilità dei risultati. Tali elementi caratterizzano l’impostazione del sistema Malprof, il cui modello per la raccolta delle segnalazioni consente di valutare in maniera omogenea e standardizzata la diagnosi e l’anamnesi lavorativa.
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