I progetti, realizzati dagli studenti del 3′ anno di Laurea in Disegno Industriale del Politecnico di Milano, coordinati dal Prof. Luca Gafforio, hanno lavorato sul tema progettuale ampio delle mascherine per la protezione individuale e del loro futuro in un contesto di vita che richiede nuova e più consapevole attenzione al controllo della qualità dell’aria, non solo in ambito industriale.
Obiettivo del workshop era quello di generare idee innovative di prodotti, servizi, sistemi su una nuova generazione di maschere per la protezione individuale che superassero lo scenario della Full Face Mask e che fossero in grado di proteggere testa, orecchie, naso e bocca per diverse tipologie di attività. I risultati sono andati ben oltre queste aspettative definendo scenari promettenti con diversi livelli di applicabilità, ragionando su soluzioni inedite, definendo nuovi campi di applicazione, giocando sui concetti di sostenibilità e accettazione culturale.
“In un workshop correttamente organizzato e pianificato, dove gli obiettivi sono ben definiti ma aperti al cambiamento e l’azienda è presente, stimolante e disponibile all’innovazione, i risultati che si riescono a raggiungere sono sempre superiori alle aspettative. La motivazione, la creatività e la capacità progettuale di questi giovani laureandi in Disegno Industriale mi ha colpito, confermando la bontà della Scuola del Design del Politecnico di Milano nel formare professionisti di talento.” dice il Prof. Luca Gafforio a commento generale dei progetti.
La Scuola del Design del Politecnico di Milano da alcuni anni, in particolare nel Corso di Studi di Prodotto, con il coordinamento del Prof. Francesco Zurlo, ha recuperato un rapporto fondamentale con il mondo dell’impresa. I workshop sono diventati veri momenti di apprendimento e di sperimentazione. La formula prevede la presenza fissa di un’impresa, in questo caso BLS, a cui viene affiancato un professore/designer, nello specifico il Prof. Luca Gafforio, e un tema coerente scelto dagli studenti tra una rosa di opportunità costruite dal corso universitario, in modo che i ragazzi siano più motivati e possano indirizzare e personalizzare il loro percorso di studi.
“Lo scorso semestre il Corso di Industrial Design ha realizzato ben 8 workshop, coinvolgendo oltre 300 studenti italiani a cui aggiungere numerosi studenti internazionali del programma Erasmus. Gli stessi, gestiti da un team di 8 professori/designer, supportati da decine di tutors, si sono confrontati con 8 brief di altrettante aziende, proponendo tantissime soluzioni innovative e concept. Tra essi, alcuni sono stati opzionati dalle aziende e vedranno uno sviluppo nei prossimi mesi; proprio come ci mostra il “caso” BLS. Anche grazie a questo tipo di organizzazione e al modello didattico che adottiamo, siamo la 6° scuola al mondo nell’area Arts and Design, la prima in Italia nel QS Ranking” afferma il prof. Zurlo, Vice Preside e Coordinatore del Corso di Studi di Prodotto.
BLS è un’azienda boutique, specializzata nel settore della sicurezza per la protezione delle vie respiratorie con oltre 50 anni di esperienze.
L’azienda crede nelle collaborazioni a lungo termine con partner affidabili e basa il proprio lavoro sulla passione e sull’innovazione, sulla forza e sullo sviluppo delle nostre competenze, sul valore della persona, sul riconoscimento della diversità come risorsa.
“Lavorare per migliorare la qualità della vita delle persone, in particolare dei lavoratori nei diversi settori dell’industria, attraverso l’aria che respirano, filtrandone le impurità, è sempre stato il nostro obiettivo. Da oggi, consapevoli del peggioramento della qualità dell’aria, il nostro impegno si sta spostando nell’ampliare l’offerta in altri contesti e mercati, mettendo a disposizione del grande pubblico la nostra qualità di filtrazione brevettata. Respirare bene è un diritto di tutti, finché non saranno attivate policy generali di riduzione degli inquinanti dovremo proteggerci ed in BLS lavoriamo costantemente per questo” afferma PierPaolo Zani, Amministratore Delegato di BLS.
In questo senso la collaborazione con il Politecnico non si ferma solo al workshop, ma ci sono stati progetti di ricerca nazionali ed internazionali con il Dipartimento di Design, è in partenza un dottorato con il Dipartimento di Chimica, materiali e ingegneria chimica “Giulio Natta”, oltre ad uno spin-off innovativo di recente costituzione.
La vicinanza, non solo geografica, della sede aziendale storica con il Polo del Design in Bovisa non è una casualità. Molti dei dipendenti aziendali hanno studiato al Politecnico di Milano. Una storia che si rafforza di continuo, un modo diverso di vedere la collaborazione tra le imprese e l’Università che apre a nuove opportunità e che lavora a rigenerare il modello italiano dell’Innovazione, dove piccolo non vuol dire poco competitivo e dove le eccellenze possono rafforzarsi a vicenda, verso nuovi scenari di innovazione sostenibile e nuovi modelli di crescita ed occupazione.
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