Ministero del Lavoro

Ministero del Lavoro: in Gazzetta il decreto sulla organizzazione interna

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In Gazzetta di oggi, il Regolamento di organizzazione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, approvato con DPR 15 marzo 2017, n. 57, vigente dal 20 maggio 2017.
Il Decreto è articolato in tre Capi: il Capo I (artt. 1-11) detta l’Organizzazione del Ministero del Ministero, il Capo II (artt. 12-13) riguarda l’organizzazione interna e il personale, mentre al Capo III (artt.14-16) si fa riferimento alle abrogazioni degli atti regolativi precedenti, (in particolare il precedente regolamento approvato con DPCM 14 febbraio 2014, n. 121).

Il DPR 57/2007 indica che il Ministero esplica i compiti ad esso demandati (previsti agli articoli 45 e 46, comma 1, lettere c) e d) del D.Lgs. del 30 luglio 1999, n. 300), ed è soggetto a verifica organizzativa ogni 2 anni ai sensi dell’articolo 4, comma 5, del medesimo decreto, al fine di accertarne funzionalità e efficienza.
Si articola in:
a) un Segretariato generale (regolato all’art.3 del DPR);
b) otto direzioni generali(artt. 4-11);
c) un posto funzione dirigenziale di livello generale per i compiti di responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza, ai sensi della legge 6 novembre 2012, n. 190, nonchè per quelli di cui al successivo articolo 3, comma 6;
d) due posti funzione dirigenziale di livello generale
e) cinquanta posti funzione di livello dirigenziale non generale di cui sette incardinati presso gli uffici di diretta collaborazione all’opera del Ministro del lavoro , sei presso il Segretariato generale e trentasette presso le direzioni generali.

Per quanto di nostra competenza, riportiamo l’art. 6 del DPR n.57/2017 che precisa le competenze della Direzione generale dei rapporti di lavoro e delle relazioni industriali che svolge le seguenti funzioni:

a) cura i profili applicativi e interpretativi degli istituti relativi al rapporto di lavoro;
b) cura l’applicazione e il monitoraggio sull’attuazione della legislazione attinente alla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro;
c) svolge attivita’ di conciliazione e mediazione delle controversie collettive di lavoro nel settore privato, di rilievo pluriregionale o di livello territoriale di rilevante interesse sociale con particolare riferimento alle procedure di consultazione sindacale per mobilita’, Cassa integrazione guadagni straordinaria e ammortizzatori in deroga in tutti i casi in cui sia necessario addivenire ad accordi in sede governativa;
d) promuove le procedure di raffreddamento in relazione alla disciplina dello sciopero nei servizi pubblici essenziali;
e) svolge attivita’ di indirizzo e coordinamento in materia di procedure conciliative nelle controversie individuali di lavoro;
f) svolge attivita’ di promozione e finanziamento delle iniziative in favore delle pari opportunita’, promuove politiche per la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro e assicura il supporto all’attivita’ della Consigliera nazionale di parita’, delle consigliere e dei consiglieri di parita’ e del Comitato nazionale di
parita’ e pari opportunita’;
g) cura il monitoraggio sulla consistenza dei dati organizzativi, a livello nazionale, delle organizzazioni sindacali nel settore privato per tutte le finalita’ previste dalla normativa in vigore;
h) effettua le analisi economiche (costo del lavoro; costo delle piattaforme rivendicative contrattuali; studio della struttura retributiva; calcolo delle indennita’ aggiuntive o sostitutive);
i) tiene l’archivio degli accordi e dei contratti collettivi nazionali depositati ed effettua il monitoraggio della contrattazione collettiva di secondo livello, territoriale e aziendale;
l) effettua la rilevazione e l’elaborazione dei dati concernenti le controversie individuali plurime e collettive di lavoro nel settore privato e pubblico;
m) gestisce la Commissione di certificazione dei contratti di lavoro e cura la tenuta dell’albo delle universita’ abilitate alla certificazione e svolge attivita’ di monitoraggio sulle attivita’ delle commissioni di certificazione dei contratti di lavoro presenti sul territorio nazionale;
n) cura l’attuazione della disciplina ordinamentale per lo svolgimento della professione di consulente del lavoro;
o) cura la relazione annuale sull’attivita’ di vigilanza in materia di trasporti su strada;
p) presiede e gestisce la Commissione consultiva permanente per la salute e la sicurezza sul lavoro;
q) promuove e diffonde gli strumenti di prevenzione e le buone prassi in materia di informazione e comunicazione, anche d’intesa con le altre amministrazioni competenti, concernenti la prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali;
r) assicura il supporto tecnico-amministrativo per la gestione del Fondo speciale infortuni e del Fondo vittime gravi infortuni sul lavoro, nonche’ per le attivita’ promozionali destinate alle piccole e medie imprese e agli istituti di istruzione primaria e secondaria;
s) provvede alla redazione dei rapporti sulle convenzioni internazionali dell’Organizzazione internazionale del lavoro e sugli articoli della Carta sociale europea in ottemperanza agli oneri derivanti dalla adesione dell’Italia all’Organizzazione internazionale del lavoro e al Consiglio d’Europa;
t) gestisce il Comitato consultivo tripartito per il coordinamento della partecipazione italiana alle attivita’ dell’Organizzazione internazionale del lavoro;
u) cura, nel rispetto delle disposizioni di cui all’articolo 3, comma 2, lettera m), le relazioni con organismi internazionali per le materie di propria competenza;
v) cura la gestione del diritto di interpello.

Riferimenti normativi:
DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 15 marzo 2017, n. 57
Regolamento di organizzazione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali. (17G00076)
(GU n.103 del 5-5-2017)
Vigente al: 20-5-2017

Redazione InSic

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